La briscola in cinque La briscola in cinque

La briscola in cinque

Letteratura italiana

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La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell’immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l’immaginaria Pineta. L’omicidio ha l’ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista.



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Opinioni inserite: 21

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La briscola in cinque 2015-02-28 11:39:36 Illary
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Illary Opinione inserita da Illary    28 Febbraio, 2015
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LA BRISCOLA IN CINQUE

Davvero spassoso questo giallo tutto toscano…. Massimo Viviani (“il barrista”) è proprietario del BarLume, piccolo locale di Pineta, cittadina sulla costa tirrenica.
Assidui ed immancabili frequentatori del bar sono quattro pensionati, (“il senato”), dei quali uno è nonno di Massimo, che trascorrono il loro tempo libero sproloquiando e facendo congetture su ciò che succede nel paesello. Quando a Pineta una ragazza viene trovata morta in un cassonetto, il Bar diventa il luogo di ritrovo e di discussione del caso. Nonostante i tentativi di Massimo di non essere coinvolto, ed al contrario quelli del senato di avere sempre l’ultima informazione a portata di orecchio, il “barrista” diventerà la chiave di volta della risoluzione dell’omicidio.
Ironico, divertente e brillante… Malvaldi, oltre che regalare qualche ora di sorrisi, fa riflettere anche sulla difficoltà degli anziani ad integrarsi nella società moderna. Azzeccati gli aneddoti e lo stile dialettale, sempre comprensibile.
… Che Pineta non si trasformi nel nuovo Cabot Cove?

Consigliato a chi sa apprezzare l’unione di un pizzico di ironia al tradizionale genere giallo. Sconsigliato a chi si aspetta il classico thriller da suspance e brivido.

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La briscola in cinque 2014-04-03 12:52:44 Belmi
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Belmi Opinione inserita da Belmi    03 Aprile, 2014
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Non eccezionale

Premetto che sono toscana, quindi ero davvero incuriosita di leggere un racconto in dialetto (anche se non propriamente il mio).
Il libro è davvero molto simpatico, il gruppetto di nonnini mi ha fatto piegare dalle risate e con Massimo (il nipote di uno di questi nonnini) a tenerli a bada il divertimento è assicurato. Il gruppo dei cinque si troverà a dover scoprire chi ha assassinato una giovane ragazza della zona.
Come hanno notato anche altri, devo dire che anch'io avrei preferito delle descrizioni un pò più dettagliate e in alcuni casi un approfondimento della trama.
Comunque il libro è leggere e simpatico, ho letto anche gli altri della serie ma devo dire che questo è il mio preferito forse perchè è stato il primo.

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La briscola in cinque 2013-10-18 08:13:25 amleto
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amleto Opinione inserita da amleto    18 Ottobre, 2013
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Sopravvalutato

Non si va oltre l’intrattenimento in questo libro, a mio modo di vedere, sopravvalutato. La letteratura è davvero un’altra cosa. E se qualche pagina si salva, è simpatica e ben scritta, ho trovato troppo debole anche la potenziale vena ironica e un po’ inconsistente la trama.
La cosa che più di ogni altra mi ha dato fastidio però è che Malvaldi resta troppo sulla superficie, in particolare nella descrizione e nella caratterizzazione dei personaggi...
Non so, forse, viste le lodi, mi aspettavo troppo da lui, ma penso che per restare nel "genere" Camilleri sia veramente di un altro pianeta.

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La briscola in cinque 2013-06-21 16:26:07 LaMarta
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LaMarta Opinione inserita da LaMarta    21 Giugno, 2013
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UN PO' BAR SPORT UN PO' CAMILLERI

Un romanzo scorrevole, carino e ironico.
Ho apprezzato molto l'ambientazione del racconto (un Bar Lume che mi ricorda tanto il mio adorato Bar Sport) e lo stile linguistico adottato.
Il giallo che si snoda fra le pagine sinceramente non è il massimo, nel senso che l'ho trovato poco avvincente, ma ben controbilanciato dalla piacevolezza complessiva del racconto, soprattutto dalla simpatia dei vecchietti e dalla personalità di Massimo il barista.

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La briscola in cinque 2013-04-02 08:04:31 silvia t
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silvia t Opinione inserita da silvia t    02 Aprile, 2013
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Una bella sorpresa

Questo piccolo giallo contiene in sé tutti gli ingredienti per far trascorrere qualche ora di puro divertimento al lettore. Quella che si respira è la più tradizionale Toscana, con i suoi vecchietti a giocare a carte nel baretto e a leggere il giornale come se fosse il pane durante la guerra! Le caratterizzazioni sono perfette, esilaranti, vere e l'atmosfera che si crea sdrammatizza la vicenda, alleggerendola, ma senza mai farla diventare farsa. Il piano narrativo è lineare, il giallo è di facile risoluzione, ma è la caratterizzazione dei personaggi a rendere adorabile questo libretto, il protagonista è forse il più riuscito, poiché da giovane barista laureato, ma non frustrato per questo, si vuole distinguere dai quattro ottuagenari paradigma dell'ultima età della vita, ma inesorabili in esso si vedono comparire i segni di ciò che sarà e sarà inevitabile un giorno giocare a briscola in cinque con i capelli d'argento e mirare "Il Tirreno" per accaparrarselo. I comprimari sono appena accennati, elementi necessari all'indagine, ma del tutto marginali, il cuore della vicenda è il bar ed è lì che la vita del paese si svolge ed è lì che l'essenza del paese, quella vera viene custodita e protetta e come un rito antico tramandato di padre in figli, anzi di nonno in nipote.
Lo stile è semplice, i dialoghi in dialetto toscano donano un tocco comico a tutta lettura costringendo il lettore più e più volte a interrompersi per ridere di gusto, i tempi narrativi sono serrati e non ci sono falle nella trama.
Senza dubbio consigliato per respirare l'aria della mia meravigliosa Toscana.

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La briscola in cinque 2012-12-14 15:28:04 MrsRiso13
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MrsRiso13 Opinione inserita da MrsRiso13    14 Dicembre, 2012
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un Bar...Lume di speranza

Giocata vincente per questo primo romanzo di Malvaldi, che si apre descrivendo uno dei tanti paesini toscani sulle spiagge del Tirreno e continua raccontando l’assassinio di una ragazza.
Tutta la vicenda viene esposta attraverso le parole e le congetture del barista Massimo, un po’ burbero e dispotico, scopritore del cadavere e le parole sagaci e pungenti, di quattro vecchietti. Tra una briscola e l’altra, Nonno Ampelio, Aldo dell’osteria, il Rimediotti pensionato delle poste e il Del Tacca del Comune fanno commenti in vernacolo livornese/pisano , narrando come pettegolezzi, dicerie di paese che aiutano a risolvere il delitto.
Libro brioso, comico quanto basta, con parole (anche se in dialetto) di facile lettura,che permettono alle pagine di volare via in fretta ed al lettore di scoprire l’assassino in pochi giorni. Il giallo semplice e lineare, senza artifizi che ne intaccano la credibilità, fa da solida base sulla quale vengono appoggiati personaggi, primi fra tutti i vecchietti del BarLume, come macchiette del più sincero vivere toscano.
Promosso a pieni voti questo “Camilleri al caciucco”, non resta che annoverare Pineta tra i luoghi da “fanta-visitare” nei prossimi “libri-viaggi”.

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giallo in dialetto
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La briscola in cinque 2012-03-23 16:20:43 kobe
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kobe Opinione inserita da kobe    23 Marzo, 2012
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Eravamo 4 amici al bar…

Classe 1929, in pensione, non sanno dove andare, il loro sport preferito sono le carte, il secondo…il pettegolezzo. Sono quattro ottuagenari che ogni giorno “infestano” il BarLume martirizzando il barista (nipote di uno di loro).
Era da tempo che non ridevo così tanto durante una lettura.
La storia a mio avviso fa solo da sfondo, il giallo è perlopiù un pretesto per sketch e battute esilaranti, soprattutto grazie ad un linguaggio colorito (in alcuni punti sembra di leggere il Vernacoliere!!) e pittoresco. Lo ammetto, mi sono sbellicato immaginando questi vecchietti che tra una partita di carte e l’altra provano a fare il Perry Mason della situazione in modo goffo, ironico e assolutamente “politically uncorrect”.
Il vero detective è, suo malgrado, Massimo (il barista) che si trova coinvolto nel delitto di una ragazza e sotto il sol leone di agosto piano piano trova il bandolo della matassa.
Suo malgrado, è vero, ma sotto sotto strizza l'occhio alla regina del giallo, sua maestà Agatha Christie, e si sente un po' come Poirot.

Divertente, proprio divertente.

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La briscola in cinque 2012-03-06 13:59:08 Henry
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Henry Opinione inserita da Henry    06 Marzo, 2012
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Quattro terribili vecchietti

In questo libro d’esordio Malvaldi ci porta a Pineta, un paesino della costa toscana. Ci racconta di un bar, dove quattro terribili vecchietti non sanno tenere a freno la lingua e per passare il tempo giocano a carte con il barista. Massimo desideroso di tranquillità si ritrova a badare alla sua clientela e, suo malgrado, coinvolto in un’indagine per omicidio.
È una mattina come tante altre quando, aperto il locale, si presenta un ragazzo appena uscito da una discoteca. Non sembra molto lucido e chiede di poter telefonare alla polizia per avvisare il ritrovamento di un cadavere. La scoperta di un corpo in un cassonetto dei rifiuti trasforma, contro la volontà del proprietario, il BarLume nel “nuovo” commissariato di polizia. Massimo con il suo acume saprà indirizzare le indagini nella direzione giusta e aiutare il commissario Fusco a far luce in questo delitto.

Durante le ricerche faremo conoscenza con i quattro vecchietti che, con la loro parlata toscana, daranno un po’ di pepe alla storia. Un racconto breve ma godibile, ideale per qualche ora tranquilla in spiaggia sotto l’ombrellone.

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La serie del BarLume
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La briscola in cinque 2012-02-03 17:09:09 Anna
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Opinione inserita da Anna    03 Febbraio, 2012

da livornese e pisana

Basti questo: da parziale attrice quale sono, livornese di nascita e pisana per simpatia, ne ho lette diverse parti in pubblico e ci siamo divertiti infinitamente.
Tante piccole cose intelligenti sparse che si ricordano,scorrevole, il che non guasta in una notte insonne:e una nostalgia lunga per quelle terre che sanno di patria, e che ormai mi sono lontane.
Mi pareva di sentire il mi' babbo, vedere la mi' nonna che diceva le stesse cose.
E Massimo è un personaggio che merita d'esser ritrovato!
(per non parlare dei giovanottini..)
unico problema: si capisce da quasisubito che non può essere che il dottore, evvia!ma resta la voglia di leggere, perciò, se in una notte di ripensamento volete sentirvi più leggeri, prendetelo in mano e cominciate.
(leggo ,poco i Sellerio, ma magari ora ci riprovo...)

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La briscola in cinque 2012-01-22 17:27:43 Frodo-478
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Frodo-478 Opinione inserita da Frodo-478    22 Gennaio, 2012
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Un giallo come si deve...

La briscola in 5 è un libro che, come io stesso ho fatto, deve essere affrontato senza aspettative, senza aspettandosi di leggere un giallo, un romanzo o una commedia. Lo stile è molto leggero e scorrevole, con descrizioni dei luoghi e dei personaggi fatte in giusta misura e personaggi fortemente caratterizzati dai nostri quotidiani stereotipi. Il racconto narra le "gesta" di un barista di Pineta che insieme ai suoi compagni di briscola del bar, si vedono improvvisamente circondati dalla notizia di un cadavere di una giovane ragazza, ritrovato poco distante. Massimo, il protagonista, cercherà di dare delle risposte al caso, raccogliendo prove e testimonianze degli anziani del paese, confrontandosi con Fusco, il maresciallo di Pineta. Le ambientazioni sono principalmente il bar, dove lavora Massimo, e non escono comunque mai dai dintorni della cittadina. Il libro personalmente mi ha fatto spesso sorridere con esilaranti battute e trovo che anche il linguaggio schietto e provocatorio sia spesso concordante con il tipo di racconto, spesso contornato con aneddoti molto curiosi.

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Camilleri
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