La neve sotto la neve La neve sotto la neve

La neve sotto la neve

Letteratura italiana

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A Tallinn lo sanno tutti, la zona dei vecchi baraccamenti di Kopli è terra di nessuno; spacciatori, squatter e delinquenti di ogni tipo ne hanno fatto il loro regno. È un brutto posto per vivere e ancor più brutto per morire e, se potesse parlare, la ragazza lo confermerebbe. Ma la ragazza non parla, è morta; il suo cadavere è stato disteso su un vecchio divano abbandonato e, nella notte, la neve lo ha completamente sepolto. Al commissario Marko Kurismaa la neve piace, e molto, ma non quando nasconde ogni traccia, ogni indizio; gli piace la neve che scricchiola sotto i suoi sci da fondo, non quella che illividisce il corpo nudo di una giovane donna. E mentre la neve del gelido inverno estone continua a cadere inesorabile, Kurismaa inizia la sua caccia all'uomo, la sua corsa contro il tempo, perché per ogni ragazza uccisa ce ne possono essere altre dieci in pericolo. A condividere con lui l'indagine, e non solo l'indagine, c'è Kristina Lupp, che dirige la Sezione Crimini Domestici e Violenze sulle Donne; ma a entrambi qualcosa sembra sfuggire: la pista che porta all'assassino o agli assassini scompare ogni volta che loro si avvicinano troppo alla verità. Fino a che Marko non capisce che la neve, oltre che nemica, può essere un'insospettabile alleata.



Recensione della Redazione QLibri

 
La neve sotto la neve 2017-09-14 08:59:35 Fr@
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Fr@ Opinione inserita da Fr@    14 Settembre, 2017
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quando la neve si tinge di "giallo" (o di "rosso"?

La neve può piacere o meno, ma il bianco che si posa sui tetti e sulle strade non può che suscitare un senso di candore, purezza, calma. Questo però se la neve cade su tetti e strade: se la neve copre totalmente il corpo di una giovane donna, di sicuro non suscita queste emozioni. Anzi.

Il nuovo libro di Arno Saar, aka Alessandro Perissinotto, inizia con il ritrovamento di un cadavere nella zona dei vecchi baraccamenti di Tallinn. Marko Kurismaa, commissario di polizia, è chiamato ad indagare sulla morte della giovane. L’indagine è resa difficile dalla neve che sembra non voglia far trovare alcun indizio o alcuna traccia.

Tallinn descritta da Perissinotto potrebbe essere paragonata quasi a una grande metropoli come New York, con una zona ghetto, luogo del ritrovamento: “Niente nomi, soltanto uno squallido numero. Marko non conosceva troppo bene quella zona e neppure la amava. Lo faceva soffrire lo stato di abbandono in cui erano state lasciate quelle costruzioni che, in fondo, erano un pezzo di storia di Tallinn”. Mi sono chiesta perché un autore italiano dovesse crearsi un alter ego estone per scrivere gialli ambientati in questa terra fredda. Sul retro della copertina l’autore commenta così: “Una parte di me aveva ancora una gran voglia di scrivere gialli, quella parte di chiama Arno Saar”.

Infatti, questo è il secondo romanzo con protagonista il commissario Marko Kurismaa e di ciò me ne sono resa conto durante la lettura del testo quando in una nota a piè di pagina si fa riferimento al libro precedente “Il treno per Tallin”. Sono intenzionata a leggerlo però ammetto che non lo farò in tempi brevi. La lettura di questo romanzo è stata per me piuttosto difficile. Ho letto gialli di autori italiani, scandinavi, americani. Ognuno ha un proprio stile ma nel complesso, a seconda della nazionalità, gli scrittori un po’ si assomigliano. Non a caso molto spesso si dice che i gialli scandinavi sono cupi e i loro protagonisti lo sono altrettanto. In “La neve sotto la neve” ho quasi visto un tentativo di imitazione, piuttosto forzato, di questo stile. Il libro in sé non è per niente male, ma questa sensazione mi ha accompagnato per tutta la lettura.

Proverò di sicuro a leggere altri romanzi di questo autore, romanzi però scritti “con il suo vero nome”, in modo da cercare di capire effettivamente quale sia il suo stile. Detto questo, è un romanzo che comunque suggerisco: l’Estonia ha una storia piuttosto travagliata, che sarebbe interessante approfondire.
Quindi, che dire se non buona lettura? :)

“Il mare che circondava la penisola di Kopli quel mattino era di metallo; era d’acciaio e di piombo, a seconda di come la poca luce che filtrava dalle nuvole spesse, ne colpiva la superficie liscia, priva di increspature. […] Dietro al cumulo si vedeva il fianco di una delle case di legno semiabbandonate che rendevano quel posto uno dei più tristi di tutta Tallinn”.

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Consigliato a chi ha letto il precedente romanzo "Il treno per Tallinn" e a chi piacciono in generale i romanzi gialli di autori nordici.
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La neve sotto la neve 2017-09-04 15:39:17 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    04 Settembre, 2017
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Un'alleanza insolita con la neve

Dopo aver conquistato il pubblico italiano ed estone, scalando le classifiche dei noir, il commissario Kurismaa è tornato in libreria con una nuova inchiesta. E’ edito, infatti, La neve sotto la neve, il nuovo romanzo di Alessandro Perissinotto- alias Arno Saar- edito da Mondadori.
Dopo essersi nascosto dietro il suo misterioso alter ego baltico per raccontare, ne Il treno per Tallinn, la prima indagine del commissario Kurismaa, Alessandro Perissinotto esce alla luce del sole, firmando questo secondo volume della sua serie estone.

"A Tallinn lo sanno tutti, la zona dei vecchi baraccamenti di Kopli è terra di nessuno; spacciatori, squatter e delinquenti di ogni tipo ne hanno fatto il loro regno. E’ un brutto posto per vivere e ancor più brutto per morire, e se potesse parlare, la ragazza lo confermerebbe. Ma la ragazza non parla, è morta; il suo cadavere è stato disteso su un vecchio divano abbandonato e, nella notte, la neve lo ha completamente sepolto. Al commissario Marko Kurismaa la neve piace, e molto, ma non quando cela ogni traccia, ogni possibile indizio; gli piace la neve che scricchiola sotto i suoi sci da fondo, non quella che illividisce il corpo nudo di una giovane donna. E mentre la neve del gelido inverno estone continua a cadere inesorabile, Kurismaa inizia la sua caccia all’uomo, la sua corsa contro il tempo, perché per ogni ragazza uccisa ce ne possono essere altre dieci in pericolo. A condividere con lui l’indagine, e non solo l’indagine, c’è Kristina Lupp, che dirige la Sezione Crimini Domestici e Violenze sulle Donne; ma a entrambi qualcosa sembra sfuggire: la pista che porta all’assassino o agli assassini svanisce ogni volta che loro si avvicinano troppo alla verità. Fino a che Marko non comprende che la neve, oltre che nemica, può essere un’insospettabile alleata. ".
Arno Saar ne La neve sotto la neve accompagna il lettore, con una scrittura elegante ed avvolgente, nell’intrico di un giallo ad alta tensione, ma anche nella complessa psicologia di un commissario brillante e ruvido, dall’animo gentile ma pieno di spigoli: un personaggio a cui è impossibile non affezionarsi. Un’ottima lettura, preludio all’inverno alle porte.

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Consigliato a chi ha letto Arno Saar, Il treno per Tallinn.
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