Le vendicatrici. Eva
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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Adesso voglio che paghino.
Le Vendicatrici, seconda puntata: questa volta al centro del palcoscenico c’è Eva, la romana dal cuore a volte troppo tenero. Accanto a lei, possessivo come una zecca, ritroviamo Renzo Russo, il marito, il bel lumacone che continua a far danni. Non c’è dubbio che sia un parassita infetto e pericoloso, ma in fondo non è poi così cattivo. E non è nemmeno privo di pregi e di sentimenti positivi. Che colpa ne ha se un’ossessione, molto più ostinata della forza di gravità, lo ha trasformato in una pietra rotolante? E lui rotola, sempre più veloce, sempre più disperato, trascinato fino al fondo di una morte violenta, che lo aspettava da un pezzo. Egoismo e fragilità distruggono e non di rado uccidono, se crescono insieme nell’ambiente sbagliato. Roma, con la sua disgregazione, è una riserva naturale per gli esemplari come Renzo, ma produce anche di meglio e, inevitabilmente, di peggio.
Il clan dei Mascherano è molto più di una famiglia amorale: è un gruppo dalla struttura antropologica complessa: non più nomade, residente in un quartiere fortificato come una cittadella medioevale. Serse è lo zio di tutti, il capo anziano che tiene saldamente in mano le redini delle attività criminali e delle tradizioni. La vita di un Mascherano non lascia spazio all’improvvisazione: è rigidamente codificata dal comportamento sessuale all’abbigliamento. Melody, la ribelle del clan, incrocia la strada di Renzo Russo. Lo scontro culturale produce esiti ramificati, e devastanti.
L’intreccio di questo romanzo è più complesso del precedente: il ritmo si fa talmente serrato, che ogni tanto si rischia di incespicare, ma ne vale la pena. Gli autori riescono a mettere in moto i singoli personaggi e i gruppi legandoli come marionette a case, strade, negozi, pubblici esercizi, pubbliche sciagure della loro città.
La conclusione ci consegna una famiglia molto unita e molto diversa dalle altre: le quattro protagoniste e i loro cari amici sono saldamente uniti dalle dolci catene degli affetti, della complicità e anche del lavoro. Senza dimenticare la vendetta, che ci lascia in sospeso fino al prossimo romanzo: quello di Sara, la guerriera.
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Ev_oluzione
Se Kenia è raziocinio, Eva è senza ombra di dubbio "sentimento" !!!!!!
Più che una semplice seconda puntata o secondo capitolo, per me questo libro rappresenta più una prima evoluzione del capitolo precedente. E dico "prima" perchè, a questo punto, mi aspetto una ulteriore crescita con gli ultimi due episodi.
Eva è sicuramente molto diversa da Ksenia, e questo lo si era capito già nel primo episodio. E' stato molto interesante conoscerla meglio, tuffarsi e nuotare nel suo amore per Renzo, un autentico ciclone in grado di sconvolgere in modo drammatico la vita di tutte le donne che attraverano la sua miserabile vita. E proprio come un ciclone, nell'avvicinari ti cattura inesorabilmente, ti avvolge, non ti da scampo, poi ti illude di poterti dare serenità e felicità (calma apparente dell'occhio del ciclone) e poi invece finisce con il devastare tutto e tutti. E come dal nulla è emerso....così nel nulla velocemente svanisce, lasciando dietro di se solo macerie e dolore.
Ma Eva non è solo questo, non è solo una donna innamorata, tradita e sconfitta. E' comprensione, compassione, empatia, determinazione, e non è affatto una persona fragile come può sembrare.
C'è poi Melody, altra vittima di Renzo e testa matta del clan dei Mascherano, che si sente fuoriposto e su cui forse valeva la pena di scrivere un capitolo a parte. E' un personaggio che mi ha coinvolto in modo particolare.
Sullo sfondo, come nel primo capitolo, c'è il commissario Mattioli, anche lui in evoluzione e che impariamo a conoscere meglio. Nell'intorno ci sono sempre le altre protagoniste, passate e future, della serie, che continuano a crescere di intensità e continuano a creare questa sorta di famiglia allargata molto particolare.
In una nicchia, c'è ancora Angelica, queta figura enigmatica di donna molto malata e stanca ma che ha una voglia di vivere smisurata, una saggezza d'altri tempi e una forza d'animo sorprendente che.....varrebbe la pena di conoscere meglio.
In definitiva quindi, direi: evoluzione della specie !!!!
C'è solo un piccolo neo, o almeno una cosa che non ho gradito molto, ed è il "romanesco" che c'è in Eva. Nel mio immaginario non ce la vedo prorio a parlare in romanesco !!!!! Io continuo a immaginarmela sempre e comunque con un lessico impeccabile ed elegante che riflette la sua immagine. Mia cantonata ? può essare !!!!
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On m'appelle Renzo...
On m'appelle Zobi, oui c'est moi la mouche . J'suis pas tant crédible, car on me trouve louche . Ceux qui lisent la Bible en ouvrant la bouche sont des jolies cibles, des gobeurs de mouches...Non so se avete mai ascoltato questa canzone cantata dal gruppo francese "Les Negresses Vertes" è musica che fonde ritmi latini e tzigani, l'autore canta di Zobi , una mosca, che ne combina di tutti i colori, del resto la mosca è per sua natura fastidiosa come lo è Renzo Russo, uomo bello e affascinante che ha, fra i tanti difetti,quello di amare il gioco e le belle donne. Dunque Renzo Russo sul tavolo verde ha dilapidato grandi fortune, ne sa qualcosa la sua ex moglie Eva d'Angelo (ancora innamorata di lui), proprietaria di una profumeria a Roma che gestisce con due indivisibili amiche Ksenia,la siberiana e Luz, la colombiana, omosessuali e legate da un amore inscindibile l'una all'altra.
Renzo Russo è anche uno che , come Zobi la mosca, i guai se li va a cercare, così seduce Melody Mascherano , ragazza bellissima e testa matta appartenente alla famiglia dei Mascherano, potente clan di etnia Rom che a Roma controlla lo spaccio della droga, ma questa volta i ventimila euro che riesce a truffare ai Mascherano gli costeranno carissimi. Innanzitutto Melody, avendo scoperto che il suo Renzo ha fatto ritorno nel letto dell' ex moglie che, come tutte le donne innamorate, è sempre pronta a perdonare, decide di vendicarsi. Appeso l'accordéon al chiodo, lo strumento musicale che di solito adopera per avvisare i negozianti taglieggiati che è venuta l'ora di pagare il pizzo, sfodera il suo micidiale rasoio e con questo sfregia il viso di una inconsapevole e innocente Eva. Renzo che apprende della terribile vendetta della sua amante in un secondo momento perchè impegnato, come al solito, nei suoi traffici si dilegua, sa che Serse Mascherano il potente capo clan a lui non deturperà il viso come è costume della nipote , ma taglierà la gola. Tutte queste gelosie e vendette innescheranno un meccanismo di azioni sempre più violente e cruente che solo la cocciuta determinazione del commissario Mattioli, altro personaggio chiave del romanzo, riuscirà a contenere non senza aver ottenuto l'appoggio di Eva che dovrà imparare a mettere fine a quello che credeva l'amore della sua vita.
Carlotto e Videtta firmano un romanzo "criminale" che vi terrà inchiodati alla sedia fino all'ultimo capitolo.
di Luigi De Rosa
Indicazioni utili
Ksenia - Le vendicatrici di Massimo Carlotto e Marco Videtta,Einaudi.
Gioco Perverso Massimo Lugli, Newton & Compton.
Giancarlo De Cataldo Romanzo criminale Einaudi.