Narrativa italiana Romanzi Bianca come il latte, rossa come il sangue
 

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Bianca come il latte, rossa come il sangue

Letteratura italiana

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Leo è un sedicenne come tanti, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé.



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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2021-06-29 14:31:14 Con.i.libri.si.vola
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Con.i.libri.si.vola Opinione inserita da Con.i.libri.si.vola    29 Giugno, 2021
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i colori della vita

"La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita anche se spesso costano un lungo viaggio e qualche bastonata."

Romanzo d'esordio di Alessandro D'Avenia, narrato in prima persona da Leo, il protagonista, un ragazzo di 16 anni che si innamora di Beatrice, una ragazza bellissima e inavvicinabile.

È un libro sui colori della vita a cui Leo associa le proprie emozioni, in particolare il bianco sinonimo di silenzio, vuoto e paura e il rosso che ricorda la vita e l'amore.

Lo stile è scorrevole, le frasi sono semplici, i capitoli molto brevi e questo rende la lettura facile coinvolgendo il lettore (lo si può leggere anche in un pomeriggio).

Ho apprezzato molto la figura del Sognatore soprattutto per il legame che si crea con il protagonista, Leo infatti dovrà affrontare le sue paure e riceverà da lui un importante sostegno morale.

"I sogni colorano qualsiasi bianco."

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2021-02-01 10:35:33 GioPat
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GioPat Opinione inserita da GioPat    01 Febbraio, 2021
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Beatrice è vino rosso: mi ubriaca

Leo è un ragazzo liceale come tanti altri: va a scuola, gioca a calcio, è innamorato. La ragazza che ha fatto breccia nel suo cuore si chiama Beatrice e, quando Leo non la vede più a scuola, inizia a mandarle messaggi sul cellulare senza mai ricevere risposta. Dunque inizia per il protagonista una vera e propria rivoluzione che porterà anche a cambiarlo nel profondo: scopre che Beatrice è malata, ha una malattia che Leo paragona al bianco, colore che lo preoccupa profondamente. Scopre che la malattia ha a che fare con il sangue, il colore rosso che egli paragona al bello della vita in quanto i capelli di Beatrice sono proprio rossi, e dunque cercherà di fare di tutto per riuscire ad aiutarla e confessarle finalmente il suo amore, aiutato dalla sua inseparabile amica Silvia e da un insegnante di storia e filosofia soprannominato “Il Sognatore”.

Romanzo d’esordio per Alessandro D’Avenia che gli ha conferito la fama internazionale. Lo stile mi è piaciuto molto: il narratore è Leo che parla in prima persona e nelle descrizioni ho trovato il linguaggio di un ragazzo di 16 anni, per questo a volte leggermente colorito. Attraverso le descrizioni effettuate sono riuscito ad immedesimarmi nel protagonista e riuscire, talvolta, a provare ciò che provava lui, vivere ciò che viveva lui e sperare ciò che sperava lui. Le frasi usate nel libro sono perlopiù semplici e rendono la lettura scorrevole. Inoltre non mancano nel corso del racconto similitudini tra i colori e aspetti della vita che ho apprezzato molto: ad esempio lo scrittore attraverso il protagonista paragona il rosso all’amore e alla passione, mentre il bianco alla paura. In alcuni punti del racconto vi sono dei passaggi che meritavano, a mio parere, una maggior attenzione e su cui avrei preferito che lo scrittore ci si soffermasse un po’ di più, anche se mi ritengo soddisfatto dello stile scelto.

La trama, al pari dello stile, non è complessa: è una storia lineare senza salti temporali che permette di avere una visione chiara e completa dei fatti in corso. L’epilogo del racconto potrebbe risultare scontato anche se personalmente, una volta giunto alle ultime pagine, sono rimasto colpito. I personaggi non sono molti, ma possiedono caratteristiche differenti l’uno dall’altro; i protagonisti sono stati ben delineati e le loro intenzioni appaiono chiare all’occhio di un lettore attento, anche se avrei preferito una delineazione maggiore per i personaggi secondari. In questo romanzo ho inoltre ritrovato i comportamenti tipici degli adolescenti, con tutti i loro punti di forza e debolezza.

A mio parere è un libro che non può mancare nella libreria dei lettori di romanzi, giovani e non. Un bello spaccato di vita che fa anche riflettere, raccontando temi sensibili dal punto di vista dei giovani e nascondendo dentro di sé un messaggio molto importante: i giovani non hanno paura di lottare per ciò che desiderano, per il rosso della loro vita.

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2016-09-07 19:15:22 joannes88
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joannes88 Opinione inserita da joannes88    07 Settembre, 2016
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Un libro senza particolari pretese

Un figlio di Re mangiava a tavola. Tagliando la ricotta, si ferì un dito e una goccia di sangue andò sulla ricotta. Disse a sua madre: “Mamma, vorrei una donna bianca come il latte e rossa come il sangue”.
“Eh, figlio mio, chi è bianca non è rossa, e chi è rossa non è bianca. Ma cerca pure se la trovi.”

Con questa citazione di Italo Calvino tratta da Fiabe italiane si apre il primo romanzo pubblicato da Alessandro D’Avenia, al quale mi sono avvicinato con curiosità per una serie di buoni motivi: il titolo, la copertina, le buone recensioni sentite in famiglia e non per ultimo il desiderio di leggere qualcosa di leggero. Sì, perché Bianca come il latte, rossa come il sangue è un libro per ragazzi, privo perciò di particolari pretese letterarie.
Nel suo romanzo d’esordio D’Avenia riprende un tema molto ricorrente, quello dell’amore impossibile. Non potrebbe definirsi altrimenti infatti il sentimento del sedicenne Leo, un adolescente come tanti altri, per la bellissima Beatrice, una ragazza dai capelli lunghi e rossi, gli occhi verdi e un terribile segreto: la leucemia che lentamente la sta spegnendo. Quando Leo lo scopre, un tumulto di emozioni e pensieri lo sconvolgono, costringendolo ad interrogarsi sul suo sogno e sugli ostacoli che si frappongono alla sua realizzazione.
Raccontata in una forma che si avvicina molto al diario, con una scrittura che vorrebbe ricalcare quello di un giovane liceale, la vicenda di Leo è la storia di una progressiva e necessaria crescita interiore, stimolata sia da eventi apparentemente più grandi di lui sia da due personaggi che con la forza della loro presenza e la dolcezza delle loro attenzioni lo aiuteranno a guardare le cose del mondo con occhio maturo e fiducia nell’avvenire.

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2016-01-25 14:54:13 Phoenix25
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Phoenix25 Opinione inserita da Phoenix25    25 Gennaio, 2016
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REalismo promosso

Letto su suggerimento della mia sorellina 17enne, posso dire che non mi è dispiaciuto.
Trovo molto interessante utilizzare i colori per le emozioni, mi ricorda un po’ la mia infanzia..dove tutto ciò che mi trasmetteva allegria lo associavo al giallo.
Sono felice che il libro abbia parlato anche di malattia e dolore; perché credo sarebbe stato troppo facile un finale a lieto fine per tutti.
La presenza di Silvia mi è parsa stonata fin dall’inizio, non so perché, forse perché più che una presenza “sicura” mi ha sempre dato la sensazione di esser lì ad aspettare solo il peggio per poter essere felice..visione forse cinica nei confronti di un’adolescente; ma avrei preferito un personaggio con caratteristiche diverse.
Titolo ad effetto ma troppo esagerato per i miei gusti.
Mi è piaciuto lo stile e il ritmo della narrazione, quindi se qualcuno avesse da suggerirmi altri libri dello stesso autore, ne sarei felice!

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2015-08-22 12:26:05 Veronica
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Opinione inserita da Veronica    22 Agosto, 2015

Sopravvalutato

Questo libro è stata una tremenda delusione: se fsi fosse trattato di "Tre metri sopra il cielo" o "50 sfumature di Grigio" forse la mia reazione sarebbe stata meno dura, poiché sono libri meno pretenziosi. Incoraggiata invece dalle ottime recensioni e dalla fama del libro, convinta di essere in procinto di immergermi in una storia emozionante e toccante, ho iniziato questo libro.
Lo stile è scorrevole, ma a mio parere non piacevole e del tutto inverosimile: la storia viene raccontata in prima persona dal protagonista, un sedicenne, che si esprime in maniera ridondante e termini lontanissimi dal gergo attuale dei suoi coetanei.
La storia, che se ben sviluppata possedeva un bel potenziale, è di una banalità e di una prevedibilità sconcertante, senza contare che i personaggi sono piatti e mi è stata impossibile qualsiasi empatia nei loro confronti (e vi assicuro che io sono una lettrice più che propensa ad immedesimarsi nelle storie e nei personaggi, sciogliendomi spesso in grandi pianti), tanto da non essere minimamente toccata nemmeno nei momenti che immagino dovessero essere, nelle intenzioni dell'autore, di massima drammaticità.
Mi sorge spontaneo il paragone con "Colpa delle stelle" di John Green, che pur essendo anch'esso un libro destinato ad un pubblico di adolescenti, mi era emozionato tantissimo, forse per il forte realismo dei personaggi e della vicenda, del tutto assenti in "Bianca come il Latte, Rossa come il sangue".

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2015-07-31 13:32:08 Martina S.
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Martina S. Opinione inserita da Martina S.    31 Luglio, 2015
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"Beatrice è vino rosso. Mi ubriaca: io la amo"

Il protagonista è Leo, un sedicenne, che paragona le proprie emozioni ai colori.
Bianco è silenzio, paura, vuoto.
Rosso è sangue. Rosso è amore. Rosso è beatrice.
Devo dire che questo libro mi ha emozionato molto. Nonostante la storia sia oggettivamente abbastanza banale, l’autore sa come far comprendere i sentimenti del protagonista al lettore, tanto che ci si sente in qualche modo, coinvolti nella storia. Inoltre, durante la lettura pare di legarsi emotivamente ai protagonisti. E’ una lettura semplice e scorrevole, priva di parole ricercate, ma dato che si tratta di un racconto in prima persona di un adolescente, è accettabile.

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A chi ama le storie d’amore e le storie di ragazzi, a chi vuole un libro semplice ma piacevole.
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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2015-02-17 18:14:59 lollina
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lollina Opinione inserita da lollina    17 Febbraio, 2015
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Romanzo di formazione da manuale

L’autore applica alla perfezione la formula del romanzo di formazione, compreso il ruolo di guida di Beatrice, lontana emula di quella amata da Dante. Ben scritto, evita la trappola del giovanilismo e dello scimmiottamento piacione del linguaggio dei ragazzi. Forse per questo (o per i pochi anni trascorsi dalla sua pubblicazione) risultà già un po’ datato (chi usa più gli SMS? E poi il T9, chi si ricorda più cos’era?), così che mi chiedo se eserciti un appeal maggiore sugli adolescenti o sui professori che cercano di svecchiare le proprie letture … A proposito, ho trovato insopportabile la figura del Sognatore, il supplente di filosofia volenteroso e velleitario che invita i suoi alunni ad inseguire i loro sogni raccontando apologhi che Vecchioni va propinando ai concerti da vent’anni … Debolezza scusabile, ma quella del professore “maestro di vita” sospetto che sia più una proiezione nostra che un bisogno dei ragazzi, che a sognare sono bravissimi da soli!

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2014-07-03 06:00:53 Ginseng666
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    03 Luglio, 2014
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Il bianco e il rosso...

Un libro che commuove e fa riflettere, non solo perchè agganciato alle tematiche giovanili, ma perchè parla d'amore, un amore nato sui banchi di scuola.
Inteso che l'amore non è soltanto una questione che riguarda i giovani, ma investe come un uragano di emozioni ogni fascia di età dell'essere umano, ma qui si parla di amore, di maturazione e di morte...
L'antitesi tra il colore bianco e il rosso.
Leo è un giovane che frequenta la scuola, ha sedici anni e tutte le passioni legate alla sua età.
Per Leo il colore bianco corrisponde all'assenza di ogni cosa...assenza di energia, assenza di significato, assenza di tutto..
Il rosso al contrario è il colore dell'energia, dell'amore, della passione, dell'emozione positiva e costruttiva...della collera...della gioia, dell'appagamento..
Leo si innamora di Beatrice, ragazzina adorabile con i capelli rossi, che forse incarna il suo ideale...
Ma su Beatrice si fionda improvvisamente l'ombra della morte, poichè viene colpita dal morbo letale che i greci denominavano il male bianco....un male che sfinisce e consuma...che corrode ogni energia...che distrugge lentamente colui che ne è colpito..
Leo è adesso sospeso fra il rosso dell'amore passionale e il bianco preoccupante dell'assenza di gioia, della malattia.
Leo, imprigionato in questa dolorosa problematica riuscirà a maturare e alla comprensione che la vita non è priva di tormento, ma è comunque sempre degna di essere vissuta; in ogni condizione sia nella gioia che nella sofferenza più atroce...
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666

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Love story, Le parole che non ti ho detto..
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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2014-07-01 20:23:26 Nadiezda
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    01 Luglio, 2014
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Di che colore è l’amore?

Da un po’ di tempo alcuni problemi familiari mi hanno tolto il tempo per leggere.
Molti di questi problemi sono legati alle malattie.
Quale libro migliore di questo avrei potuto leggere in questo periodo?
Era davvero moltissimo tempo che ci giravo intorno sempre indecisa sul momento migliore per iniziarlo fino a quando l’altro giorno mi sono decisa e l’ho terminato dopo poche ore.
Sì, l’ho divorato, più pagine scorrevo, più avevo bisogno di andare avanti e non ero mai sazia delle parole che i miei occhi vedevano scorrere.
Questo libro è uno dei tanti che rimarrà impresso nel mio cuore, un po’ per il periodo buio che sto vivendo un po’ per la storia magnifica che narra.

Il libro parla di Leonardo, per gli amici Leo un ragazzo di 16 anni con un sogno, il suo sogno è Beatrice, una bella ragazza dai capelli rossi.
Beatrice però è malata e questo Leonardo non lo sa.
La loro storia d’amore nasce per caso come tutte le storie d’amore.
Una storia dolce, ma non melensa, bella e fresca come la loro giovinezza, ma altrettanto dolorosa.
Leo è ancora un ragazzo, ma sa comportarsi da uomo, il suo amore lo fa crescere e sa farsi rispettare anche da chi è più vecchio di lui.
Leo ci insegnerà molte cose e ci entrerà nel cuore insieme a tutti gli altri protagonisti.

Vi auguro una buona lettura!

“-Non capisco. Perché chi ama dovrebbe ferirci?-
-Perché quando c’è di mezzo l’amore le persone a volte si comportano in modo stupido. Magari sbagliano strada, ma comunque ci stanno provando… Ti devi preoccupare quando chi ti ama non ti ferisce più, perché vuol dire che ha smesso di provarci o che tu hai smesso di tenerci…-”

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Bianca come il latte, rossa come il sangue 2014-01-20 20:37:27 TutteLeDonneDiVasco
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TutteLeDonneDiVasco Opinione inserita da TutteLeDonneDiVasco    20 Gennaio, 2014
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E la vita è l'unica cosa che non si inganna...

...se tu,cuore,hai il coraggio di accettarla..."
E noi,l'accettiamo sempre la nostra vita?siamo sempre disposti ad ascoltare il nostro cuore? io credo non sempre,o almeno,non spesso. Siamo troppo presi dalle distrazioni,dalle fughe,dalle paure,dalle incertezze,e lasciamo che la mente sovrasti il cuore. Abbiamo tutti noi un pò paura del bianco. Se chiudiamo gli occhi,cosa vediamo?c'è chi risponderebbe "nero" e c'è chi risponderebbe "bianco". Sono punti di vista,infondo sono due colori "assoluti",non hanno sfumature. Leo,il protagonista,vede bianco,come la paura,come il dolore,come le ansie e le insicurezze. Solo Beatrice rappresenta il rosso dell'amore,della passione,dei sogni. Ma Beatrice non è solo rosso,Beatrice è anche bianco e questo a Leo fa paura,lo terrorizza il solo pensiero di perderlo il suo sogno. Beatrice ha il sangue bianco e se pur spaventoso,lei ha un compito:spingere Leo verso l'amore,il rosso dell'amore,quello vero. Ma questo è impensabile,inconcepibile per Leo che per il suo sogno,scalerebbe montagne,affronterebbe il bianco a viso aperto. Ma dinnanzi al volere di chi è più grande di noi,dinnanzi al suo "strano"volere,siamo battuti e anche Leo lo è,distrutto,affranto e incazzato con l'amore stesso.
Ma si può amare anche quando non si ama più perchè amare è un verbo,non un sostantivo.
E se l'amore chiama,il cuore risponde e Leo risponde all'amore,alla vita.

Un mio pensiero su questo romanzo?troppo breve e troppo intenso. Per chi è estremamente emotivo,come me,consiglio di accompagnare la lettura con la scorta di fazzoletti,troppe emozioni da poter contenere e trattenere! l'ho adorato,forse non fin da subito,ma lasciare una lettura a metà non è da me e per fortuna direi! :-)
Bisognerebbe proprio che portassimo il messaggio di questo libro custodito lì,nel posticino non troppo remoto del nostro cuore. Così quando ci sentiamo stanchi,affranti ed arrabbiati,possiamo tirarlo fuori e ricordare che la vita non è mai banale e non va mai sprecata e che proprio quando ci sentiamo più poveri,lei è lì che,come una madre,sta cucendo il vestito più bello.

"Credevo di avere tutto e non avevo niente,al contrario di Beatrice,che non aveva niente e lei sì che aveva tutto."

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