Narrativa italiana Romanzi La valigia del signor Budischowsky
 

La valigia del signor Budischowsky La valigia del signor Budischowsky

La valigia del signor Budischowsky

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Un piccolo romanzo di formazione che accompagna i quattro protagonisti dall'infanzia attraverso l'adolescenza e fino alla prima giovinezza. Con accanto sempre, pretesto narrativo, ma anche simbolo di partenza, di fuga, di libertà come pure di ritorno a casa, la "Budischowsky", una vecchia valigia di famiglia che deve il suo misterioso nome al pellettiere boemo che la fabbricò negli anni Venti del secolo scorso.Una storia tra realtà e invenzione che rischia, però, facilmente, di diventare autobiografia di chi legge. Un libro ironico e melanconico che parla di noi, del nostro passato e del nostro presente, che smentisce l'eterna leggenda secondo la quale l'infanzia è un meraviglioso tempo felice. Adatto a lettori di tutte le età, rivelerà tuttavia a ciascuno qualcosa di diverso e di speciale.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La valigia del signor Budischowsky 2016-08-21 14:22:17 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    21 Agosto, 2016
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La valigia dei ricordi

Può una vecchia valigia essere fonte di tanti ricordi? Certamente, come anche qualsiasi altro oggetto, a patto che a far emergere dalla memoria eventi del passato sia un acuto osservatore; per poi metterli nero su bianco, occorre un narratore che abbia la straordinaria abilità di rendere interessanti e piacevoli anche fatti apparentemente banali. Con la sua scrittura semplice, ma non povera, con uno stile quasi colloquiale Isabella Bossi Fedrigotti si impegna nel tema che le è più congeniale, quello del ricordo. La vecchia valigia di pelle fabbricata a Brno da un artigiano dal nome pressoché impronunciabile e da tanto tempo presente nella casa di famiglia è così il pretesto per raccontarci un po’ della sua gioventù, con la vacanza al mare, insieme alla sorella e ai due fratelli, accompagnati dalla tata tedesca, a quella in montagna, dalla zia, con la famiglia questa volta al completo. Lei é bambina e certe storielle fanno un po’ sorridere, però sono tipiche di quell’età dell’essere umano. La valigia è sempre presente, anche quando si va in collegio dalle suore (assai riuscita la descrizione di queste) e infine è quasi un oggetto del contendere fra una mamma e un papà continuamente litigiosi, con lui che minaccia di andarsene e che allo scopo riprende la valigia dalla soffitta, la porta nella camera d’ingresso e lentamente la riempie di indumenti, per poi fermarsi, e lei che la nasconde, lui ancora che la ritrova, la riporta giù e la stipa di vestiario, senza poi tuttavia andarsene. Piccoli dispetti, atteggiamenti pateticamente infantili in due adulti che dovrebbero dare l’esempio di una sana famiglia ai figli e questi che assistono impotenti e anche attoniti sono forse le pagine migliori di questo breve romanzo che si lascia leggere in breve tempo, senza particolari pretese o messaggi di rilevante profondità, ma che alla fine risulterà un gradevolissimo passatempo. Non solo, però, perché stimolati dalla circostanza il nostro pensiero finirà con il correre a qualche oggetto che è presente nelle nostre case e che è il simbolo di una vita; potrà essere un mobile, un apparecchio fotografico, insomma qualsiasi cosa che possa riaccendere la nostra memoria e che, con un po’ di commozione, alimenti un flusso di ricordi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante