Narrativa straniera Fantasy Rebel. Il tradimento
 

Rebel. Il tradimento Rebel. Il tradimento

Rebel. Il tradimento

Letteratura straniera

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Amani, ormai consapevole dei poteri sovrannaturali ereditati dal padre, si è unita alle forze della resistenza in lotta contro il Sultano. Gli scontri stanno sfuggendo al controllo del principe Ahmed per evolvere verso una guerra che i ribelli non sono ancora pronti a vincere: quando in una remota città del deserto la filosofia della ribellione viene usata per giustificare un massacro, anche tra i seguaci di Ahmed scoppiano i primi profondi contrasti. Segreti e antichi rancori familiari, agguati, tradimenti, un susseguirsi di colpi di scena in un mondo in cui nulla è ciò che sembra: Amani arriverà a chiedersi se davvero il Sultano è un tiranno, come lo dipingono i ribelli, e non invece un sovrano che cerca disperatamente di difendere il paese che ama dall'invasione di un nemico straniero. Un mondo di passioni intense dove i padri sono pronti a uccidere i propri figli, ma anche dove l'amore è ardente come il deserto.



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Rebel. Il tradimento 2022-03-23 18:23:52 Cathy
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Cathy Opinione inserita da Cathy    23 Marzo, 2022
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Il dubbio

Da quando Amani ha lasciato la sperduta cittadina di provincia in cui è nata e cresciuta per unirsi ai ribelli che aspirano a sconfiggere il crudele sultano Oman e mettere sul trono il suo legittimo erede, il Principe Ribelle, è cambiato tutto. Ha combattuto al fianco di Amhed, Shazad, Jin, Hala, Imin, è diventata una di loro e per loro ha versato il suo sangue. Ha scoperto cosa significa dare la propria vita per gli altri e amare un'altra persona più di tutto il resto. Ha svelato il mistero delle sue origini e ha iniziato a scoprire chi è davvero. Ha imparato a essere parte di qualcosa, a lottare con i suoi compagni come un sol uomo, a credere in una missione che non sia soltanto la propria libertà, ma quella di tutta il Miraji, stretto nella morsa di un sovrano usurpatore che ha venduto il paese agli stranieri, opprime il suo popolo e schiaccia ogni opposizione senza pietà. Non è più la ragazzina che credeva solo in se stessa e combatteva solo per se stessa. Adesso Amani crede in qualcosa di più grande di lei, ha trovato il proprio posto nel mondo ed è disposta a tutto pur di proteggerlo, anche se questo significa ritrovarsi prigioniera nell'harem del sultano, a Izman, la capitale del regno. Dopo aver attraversato il deserto in lungo e in largo nel primo libro della saga, "Il tradimento" si svolge quasi per intero in un nuovo, affascinante scenario, fra intrighi di palazzo, concubine e ritorni inattesi di vecchie conoscenze.
Chiusa in una gabbia dorata, Amani è di nuovo sola e può contare solo su stessa per sopravvivere. È cambiata profondamente dai tempi di Dustwalk, e la sua evoluzione come personaggio è una delle più profonde e interessanti mai viste in uno young-adult, eppure ora tutto potrebbe cambiare di nuovo: la vicinanza al sultano le permette di conoscere il famigerato nemico della ribellione e fa nascere dentro di lei il dubbio, spingendola a interrogarsi sul senso delle azioni che compie, il significato del potere e la reale capacità di governare di Amhed. Il suo Principe Ribelle, onorevole, generoso, premuroso con gli altri, dolce, cauto, riflessivo, sempre pronto ad ascoltare le opinioni dei suoi compagni prima di decidere, incapace di punire chi gli disubbidisce e di imporre la sua volontà con la forza, è un uomo infinitamente migliore di suo padre, ma sarebbe anche un governante migliore? Il sultano Oman, il "cattivo" della storia, è perfettamente descritto dalla penna essenziale ma sempre efficace di Alwyn Hamilton ed è uno dei villain meglio costruiti e più interessanti che si possano trovare in un fantasy young-adult: un "cattivo" che non agisce per pura crudeltà o semplicistica brama di potere, ma perché crede sinceramente di salvare il Miraji e riesce a essere così convincente da insinuare il seme del dubbio non soltanto nella protagonista, ma perfino nel lettore.
A lottare insieme ad Amani contro i demoni interiori e le spie e i pericoli che riempiono lo splendido harem del sultano non c'è nemmeno Jin, prima impegnato in una missione per conto di Amhed, poi scomparso misteriosamente nel deserto. "Rebel", però, non è una di quelle saghe che in realtà, a conti fatti, sono dei romance con appena un tocco di fantasy, la trama poco più che un contorno o uno sfondo per la relazione sentimentale della protagonista. "Rebel" non è una storia d'amore, o meglio, non è soltanto questo. È la storia del Miraji e della ribellione che punta a mettere sul trono il principe Amhed. L'aspetto sentimentale è presente e ha un ruolo abbastanza importante per lo sviluppo del personaggio di Amani, come è giusto che sia, ma non prende mai il sopravvento. Anche in questo secondo volume, come già nel "Deserto in fiamme", a fare da padrona è l'azione, sempre incalzante e coinvolgente. Anche tra le lussuose mura dell'harem, senza pistole, assalti e fughe nel deserto, non si tira mai il fiato. Gli eventi, le sorprese, le svolte di trama si succedono una dopo l'altra e lo straordinario gusto del racconto, che è uno dei maggiori punti di forza della saga di "Rebel", non viene mai meno neppure per una pagina. È così che dovrebbero essere i romanzi perfetti.

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Rebel. Il tradimento 2017-08-30 10:30:49 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    30 Agosto, 2017
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Bentornata Amani..

Secondo capitolo delle avventure, “Rebel. Il tradimento” si dimostra essere sin dalle prime battute un piacevole seguito del primo episodio delle medesime. In questo nuovo racconto ritroviamo non solo Amani, Jin (anche se la sua presenza è nettamente inferiore rispetto che a “Rebel. Il deserto in fiamme”), Ahmed, Imin, Shazad e tutti gli altri protagonisti a cui siamo stati abituati dall’autrice, ma anche nuovi interessanti personaggi atti a qualificare ulteriormente le vicende. In particolare, a causa di uno stratagemma utilizzato a danno della nostra eroina, faremo conoscenza del Sultano, entreremo nel suo palazzo e, nel discorrere degli eventi, assaporeremo usanze, costumi, strategie e battaglie perfettamente articolate e bilanciate tra loro. Sarà possibile, cioè, assistere anche all’altro piatto della bilancia, il fronte di opposto di lotta rispetto a quello del principe ribelle e da qui, valuteremo anche i dubbi legittimi nutriti dal “bandito dagli occhi blu”.
Il tutto, attraverso un linguaggio semplice, non troppo impegnativo, ma non per questo banale. La storia non pecca di convenzionalità, riesce cioè, a ben svilupparsi, incuriosendo il lettore che, pagina dopo pagina, è invogliato ad andare avanti. Non mancano, seppur si facciano desiderare, nemmeno i momenti romantici tra Amani e Jim, due giovani così opposti eppure così uguali, due ragazzi indissolubilmente legati... Leggermente lento, forse, a partire. Ma questo dipende anche dall’umore – mio in particolare – che non era congeniale al genere all’atto di conoscenza dello stesso.
In conclusione; “Rebel. Il tradimento” si dimostra essere un fantasy ben riuscito, una degna conferma della buona impostazione già data con il precedente volume, nonché un elaborato adatto al pubblico più giovane che più adulto purché quest’ultimo sia alla ricerca di un testo con cui trascorrere qualche ora lieta e non particolarmente impegnativo. Decisamente degno di apprezzamento il carattere di assoluta assenza di qualsivoglia volgarità sia dal punto di vista linguistico che vicissitudinale.

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