Apocalypse Baby Apocalypse Baby

Apocalypse Baby

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La trama e le recensioni di Apocalypse Baby, romanzo di Virginie Despentes edito da Einaudi. Irriverente e provocatorio, immerso nello sguardo acido di tre cattive ragazze - due investigatrici private sulle tracce di un'adolescente in fuga - Apocalypse Baby è una black comedy tutta al femminile, un thriller antisociale, collerico e spassosissimo. La quindicenne Valentine Galtan, cocainomane ed espulsa da una serie di scuole private, sparisce misteriosamente su una banchina della metro di Parigi, malgrado fosse pedinata dall'investigatrice privata Lucie Toledo, assoldata dalla nonna della ragazzina. La povera Lucie, priva di qualsiasi iniziativa e sotto sotto in realtà intimamente solidale con gli adolescenti che tagliano la corda, sa di non potercela fare. Cosí decide di chiedere aiuto alla mitica «Iena», un'investigatrice leggendaria. Lesbica e facile a menar le mani, la Iena dà un'immediata svolta al caso. E col suo ciclone di energia traumatizza la povera Lucie, ma alla fine, a forza di scossoni, le apre gli occhi su un mondo insperato.

Virginie Despentes, nata nel 1969 a Nancy, ha vissuto un'adolescenza ai margini, tra una lunga militanza punk e la prostituzione. Nel 1993 ha pubblicato Scopami (Einaudi Stile libero), romanzo-scandalo per la durezza e la scabrosità dei temi trattati, e nel 2000 ne ha codiretto la versione cinematografica. Nel 2007 ha pubblicato King Kong Girl (Einaudi Stile libero) e nel 2012 Apocalypse Baby (Einaudi Stile libero). Attualmente sta lavorando alla realizzazione di una pellicola tratta dal suo romanzo Bye Bye Blondie, con Béatrice Dalle e Emmanuelle Béart.



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Apocalypse Baby 2013-01-09 10:59:07 cheyenne
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Opinione inserita da cheyenne    09 Gennaio, 2013

Recensione Apocalypse baby

Dall’autrice dello scabroso Baise moi, ecco spuntare la nuova eroina, o meglio anti-eroina contemporanea: la Iena. Non quel brevilineo di Kurt Russell, che lo schermo cinematografico ha però sapientemente immortalato nel cult movie 1997: Fuga da New York…qui al centro della storia c’è una donna di straordinaria e mascolina bellezza, longilinea, scattante, nervosa e perdutamente lesbica, una sorta di Colombo in gonnella alle prese con la scomparsa di una ragazzina di quindici anni, ricca, annoiata, viziata e cicciottella. Al suo fianco una sciapa socia, che a dire il vero sarebbe l’originaria protagonista della vicenda, dato che il libro si apre con il racconto della sua misera vita, ma ve ne dimenticherete presto…tutto a vantaggio della carrellata di personaggi che invadono le pagine di questo avvincente noir che strizza gli occhi alla letteratura erotica della miglior tradizione, dal marchese De Sade a Erica Jong (altro che sbavature di colori!). Sullo sfondo una Parigi malinconica, avvolta nell’ormai mitologica fuliggine metropolitana, con le sue storie di disagio sociale condito dal sempre attuale odio razziale: nella fattispecie arabi che rifiutano di integrarsi pur detestando le proprie origini. Poi lo scenario si spalanca nel paese dei Balocchi, Barcellona e le sue multiformi attrattive turistiche. Una Barcellona colorata e variopinta, ma anche stuprata da troppa umanità e da troppo poco rispetto per il suo glorioso passato. E su tutto lo spettro dei nostri tempi, la crisi che si estende melliflua in ogni strato della popolazione e della vita contemporanea, rendendo il ricco sempre più ricco e il povero sempre più povero. Ogni tanto fa capolino qualche frase che li per li non riusciamo a digerire, come : “ quelli che non capiscono le donne che rimangono con un uomo che gliele dà non capiscono niente delle donne”, che forse, ad un’analisi meno superficiale e contestualizzata, riusciamo a comprendere. E infine un dilemma atavico: amare o essere amati?
Non un libro per tutti, ma chi lo affronta non aspettandosi nulla di particolare resterà stupito.

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