Dannati Dannati

Dannati

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Lo chiamano Oltre. Sia che abbiano scritto a caratteri di fuoco il loro nome nel grande libro della Storia - tiranni sanguinari, criminali di guerra - sia che nel corso della loro oscura esistenza si siano macchiati di colpe incancellabili, adesso sono tutti relegati in quel luogo maledetto. Tutti, tranne John Camp. Lui è "vivo", ed è lì per sua scelta. Perché ha giurato di salvare la donna che ama. Durante un audace esperimento di fisica delle particelle, la dottoressa Emily Loughty è scomparsa nel nulla e, quando si è deciso di ripetere il procedimento per capire cosa fosse successo, John si è posizionato nel punto esatto in cui lei era sparita e... in un attimo è stato catapultato nel mondo chiamato Oltre. E ora deve affrontare il male assoluto per ritrovare Emily e riportarla indietro.



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Dannati 2018-04-18 20:05:15 alessio
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alessio Opinione inserita da alessio    18 Aprile, 2018
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L'OLTRE

L'OLTRE

l'oltre, cosi è chiamato il luogo dove la dottoressa Emily Lougthy si è ritrovata catapultata dopo un esperimento riuscito male presso il laboratorio del MAAC per cui lavora. Gli abitanti di questo nuovo mondo sono tutti criminali senza scrupoli, che una volta deceduti si sono ritrovati li per scontare la loro pena in eterno, infatti come sulla Terra hanno bisogno di mangiare,bere e dormire, e se si fanno male o si feriscono non possono morire, e sono costretti a soffrire per l'eternità, finché le loro carni non si decompongono. Il sole non c'è, si riconosce quando è giorno perché il colore del cielo è grigio, i bambini non esistono, e le poche donne che ci sono vengono contese dai più cattivi, per essere abusate e trattate come schiave.

E la dottoressa Emily è proprio li, nel mondo dei Dannati.

Ma anche l'oltre ci ha ricambiato con uno dei suoi abitanti, un certo Brandon Woodbourne un assassino morto una sessantina d'anni prima nella vecchia prigione di Dartfort,dove appare nel luogo in cui poco prima c'era la dottoressa Emily, che con un colpo di fortuna e abilità riesce a impossessarsi della pistola della guardia del laboratorio e darsi alla fuga, uccidendo chiunque si trovi sul suo cammino.

Per rimettere a posto la situazione bisognerebbe prima acciuffare Woodbourne, e poi ripetere l'esperimento riposizionando nello stesso punto sia la dottoressa che l'assassino, ma, nel frattempo che le ricerche sono state avviate, John Camp il fidanzato di Emily si offre volontario per raggiungere la dottoressa nell'oltre, con la speranza di salvarla e riportarla indietro.

Riuscirà John Camp a ritrovare Emily e portarla nello stesso punto in cui è arrivata, prima della scadenza del tempo stabilito?E riusciranno a fare la stessa cosa con Woodbuorne?

Chi arriverà al posto di John Camp?

Nel racconto di Cooper, l'inferno o l'oltre, è visto e vissuto come ai tempi del Medioevo, e chi ci andava aveva le stesse sembianze,età, vestiti,conoscenze e mentalità dell'epoca in cui era morto e le guerre per la conquista dei territori e le manie di grandezza erano all'ordine del giorno, per cui si combatteva con spade e pugnali pur di ottenere quello che si desiderava,cosi quando videro arrivare John e scoprirono le sue abilità di guerra e la conoscenza delle armi "moderne", subito diventa una "preda" allettante per tutti i tiranni che vennero a sapere della sua presenza.

L'impresa di John sembra impossibile da portare a termine e la presenza di alcuni personaggi come Garibaldi, Cesare Borgia, Enrico VIII, Rosbespierre, Himmler e molti altri lo portano a stringere patti e alleanze pur di portare a termine la sua missione.

Il libro non mi è dispiaciuto, è chiaro che va presa come un 'opera di pura fantasia perché come senso logico non c'è molto,ma l'idea e la trama mi è piaciuta,non nego che su alcune parti ho fatto un po'di fatica a tenere il filo del discorso, trovando un po' di confusione nelle varie vicende,specialmente su quelle di guerra, mi è piaciuto molto e incuriosito il racconto dei vari personaggi sul perché erano finiti all'inferno,ben descritti i dialoghi, e i luoghi, regalandomi tutto sommato una lettura scorrevole e non impegnativa. Sul finale c'era da aspettarselo che non ci sarebbero stati i "fuochi d'artificio" perché essendo questo il primo libro di una trilogia ero già preparato ad un finale non conclusivo,ma l'autore è stato bravo a tenermi alta la curiosità sul sequel, che sicuramente andrò a leggere.

Buona lettura.

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Dannati 2016-11-30 12:05:16 luk74
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luk74 Opinione inserita da luk74    30 Novembre, 2016
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UN PO' SOTTO TONO...

Forse Glenn Cooper ci aveva abituati troppo bene, quindi le aspettative, quando si decide di prendere in mano un suo tomo per dedicarsi a qualche piacevole ora di svago, sono fin troppo alte.
O forse l'argomento, trito e ritrito da libri, film, racconti e via discorrendo, non ha proprio più nulla da dire.
Eppure era partito bene a mio modo di vedere, gli esperimenti del CERN di Ginevra, la Dottoressa Emily Loughty catapultata in una dimensione parallela per colpa di un collega senza scrupoli, l'approdo sulla Terra di un "individuo" sconosciuto al suo posto, pronto a creare scompiglio tra i vivi, il prode fidanzato che decide di replicare l'esperimento, collocandosi nel posto preciso in cui si veniva a trovare l'adorata al momento della sparizione, per raggiungerla.
Tutto sembra filare liscio, le pagine scorrono, aumenta il desiderio di scoprire questo nuovo luogo, appunto l'inferno, nel quale i nostri paladini si sono ritrovati loro malgrado.
Tuttavia, seguendo le disavventure di John Camp, questo è il nome del nostro moderno Rambo infernale, per salvare la sua amata Emily in questo luogo di perdizione, ci scontriamo con l'aridità della fantasia di uno spento Cooper, che non ha saputo fare di meglio che ridisegnare un'epoca passata, come il Medioevo, infarcendola di personaggi storici tra i più disparati, da Garibaldi, a Caravaggio a Rosbespierre a Enrico VIII ecc.
Ad un cero punti mi sarei aspettato di veder spuntare anche Batman o l'uomo ragno, per fortuna questa l'autore ce l'ha risparmiata.
Del finale non voglio dire nulla, speriamo solo che nel seguito (si tratta infatti del primo capitolo di una trilogia) le cose migliorino e Glenn Cooper ci stupisca, come ha fatto in molti altri casi, inventando qualcosa di VERAMENTE originale.
Per ora è un nì...

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Dannati 2016-08-06 04:52:24 nadia
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Opinione inserita da nadia    06 Agosto, 2016

DAVVERO PESSIMO

La parabola discendente del genio di questo autore ha il suo picco, a mio avviso, con questo libro iniziale di una trilogia che mi sforzerò di leggere con un pizzico di masochismo.
Un libro approdato in una palude di insulsaggini in cui l’autore perde di credibilità e fascino. Egli, dunque, prende spunto dall’idea dell’esistenza di un multiverso ma, in questo caso, sembra che l’unico passaggio possibile dal nostro sia costituito dall’Inferno. Qui non trovi l’ipotetico “doppione” di te stesso ma anime dannate che si son trovate catapultate, chi sa come, imprigionate dallo stesso corpo che avevano in vita. I nostri eroi viventi hanno a che fare con cattivoni presi a manciate da epoche diverse della storia europea e, testualmente dice, esserci davvero pochi americani. Il protagonista maschio è una sorta di super-eroe che passa quasi indenne tra una serie di battaglie che rendono, come se non bastasse, ancor più noiosa la lettura. La protagonista perfetta, intelligente e “tosta” resta incontaminata per tutto il tempo della sua avventura. Ci si dilungherebbe troppo a elencare le incongruenze di questo libro che relega ormai questo autore nel gradino più basso delle mie preferenze. Pollice verso per questa operazione che ha poco di letterario e tanto di sfruttamento editoriale.

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Dannati 2016-04-07 14:30:03 Nadiezda
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    07 Aprile, 2016
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Down-Pinhole

L’ambientazione di questo libro in parte è nel presente ed in parte nell’Aldilà, più precisamente all’Inferno.
Alcune delle anime che “vivono” in questo luogo ormai sono stabili da millenni mentre altre ci sono appena arrivate.
John Camp ed Emily Loughty non sono ancora morti e sono finiti in questo luogo a causa di un esperimento di fisica riuscito male.
Emily Loughty è una dottoressa e durante il procedimento per conseguire al meglio l’esperimento è misteriosamente scomparsa ed al suo posto si è materializzato un uomo poco raccomandabile.
John è il fidanzato di Emily e vuole a tutti i costi portarla in salvo.
Decise di mettersi nello stesso posto di dove prima c’era la sua ragazza e fece ripetere pari pari lo stesso esperimento.
In un baleno si ritrovò anche lui nell’Aldilà.
Aveva perso tutte le sue cose tecnologiche che aveva con sé e persino le otturazioni che aveva in bocca non erano più al loro posto.
Ora in questo luogo dovrà affrontare diverse difficoltà tenendo conto solo delle sue forze e sperando che la sua donna stia ancora bene.
Il tempo che ha a disposizione è davvero poco ed i problemi che si presenteranno saranno davvero molti.
John ed Emily conosceranno diverse personalità storiche che in vita hanno macchiato la loro anima con fatti davvero deplorevoli.
Dovranno combattere contro i dannati e contro il tempo che per i viventi non si ferma mai.
Riusciranno i protagonisti a tornare nel presente?

Il libro è abbastanza travolgente e diviso in capitoli più o meno brevi.
Questo testo è il primo della nuova trilogia di Glenn Cooper.
Una cosa che secondo il mio parere è stata molto interessante è la scelta fatta dallo scrittore di dare la possibilità di parola a dei personaggi storici che tutti hanno “incontrato” nella vita scolastica.

Che altro aggiungere?
Mi sento di consigliarlo agli amanti di questo genere anche se in alcuni tratti è stato un po’ confusionario e prevedibile.
Buona lettura!

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Dannati 2015-09-15 16:04:15 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    15 Settembre, 2015
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Il male non muore mai

La morte è soltanto il principio pare proprio il motto, o leit motiv, di questo libro. Perchè?

Beh perchè dalla mente di Cooper questa volta è nata un'idea secondo la quale l'inferno esisterebbe davvero, un luogo davvero simile al Medioevo, in cui condizioni igieniche e povertà fanno a botte con sovrani bellicosi e odori nauseabondi.

Emily e John, protagonisti della vicenda, si ritrovano catapultati, separatamente l'uno dall'altra (altrimenti dove sarebbe il bello?), in questo mondo parallelo un po' per caso, un po' per sfortuna.... a seguito di un del tutto cercato incidente scientifico che aveva come obiettivo conferme e scoperte stile Cern di Ginevra.

Il nostro principe eroe dei tempi moderni, dovrà salvare la bella vivente pulzella in un mondo di morti... viventi e, come nelle migliori tenzoni, verrà aiutato e contrastato da giovani e meno giovani cavalieri erranti: ecco allora spuntare fuori figure storiche vissute in tempi diversi, come Garibaldi, Himmler, Enrico VIII, Massimiliano, Cesare Borgia, Rosbespierre, ecc ecc.

Che dire... l'idea è simpatica, ma un libro infestato da zombie storici famosi proprio non me lo aspettavo... ovviamente potete anche immaginare il finale... che lascia aperto il portone dell'inferno per la seconda avventura di questa trilogia, che ahimè ormai mi toccherà di leggere, sperando che ci sia qualche novità inaspettata.

Consigliato a chi cerca una lettura piacevole e leggera per staccare da libri impegnativi carichi di tensione.

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Dannati 2015-07-11 13:35:41 pirata miope
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pirata miope Opinione inserita da pirata miope    11 Luglio, 2015
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TUTTO QUI

“Tutto qui?” E la domanda che ti fai, non appena la fantasia di Cooper, autore di bestseller dal successo planetario, apre a te e ai suoi eroi le porte dell’inferno, collocato in una dimensione parallela alla nostra, raggiungibile attraverso esperimenti scientifici analoghi a quelli realizzati dal CERN di Ginevra. Se è vero che è l’inimmaginabile a spaventare, qui a far paura non c’è davvero nulla. L’Oltre, come viene definito dai suoi abitanti, è una sorta di Medioevo maleodorante, con fortezze, capanne e automobili a vapore, popolato da una miriade di personaggi storici proveniente da epoche diverse e dove se si viene feriti a morte l’agonia è eterna. Federico Barbarossa, Himmler, Cesare Borgia, Enrico VIII regnano o consigliano, si contendono i territori guerreggiando e mantengono in vigore la legge della giungla. Il diavolo non si vede da nessuna parte, e le ragioni per cui fra i malvagi un residuo di bontà e generosità in qualcuno sopravvive non hanno una vera motivazione, se non quella di svolgere il ruolo di aiutanti magici della coppia protagonista. Comunque c’è persino Garibaldi ( finito lì chissà perché?) che aspirerebbe a mutare la distopia in utopia. Emily, una scienziata inglese, finisce lì per un errore non suo, l’innamorato John, un veterano di guerra americano, si fa inviare lì per riportarla a casa, novello Orfeo. Inizia cosi l’avventura esplorativa nell’aldilà che, considerato l’abilità da artigiano di Cooper, ti divertirebbe anche, se non fosse per l’intreccio arzigogolato, infarcito da creature uscite dai manuali scolastici di Storia che danno vita a un inferno più assurdamente ridicolo che raccapricciante.

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Dannati 2015-06-18 06:16:31 cosimociraci
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cosimociraci Opinione inserita da cosimociraci    18 Giugno, 2015
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Nel mezzo del cammin...

Nel mezzo del cammin della mia vita
mi ritrovai il romanzo tra le mani
di Cooper Glenn ben scritto e congegnato
ma che mai potran legger i profani
Il baldo John fu scelto designato
per riportar da un luogo sempriterno
la bella Emi che fu finia all'inferno.
La scienza volle che tali gravitoni
svolsero proprio il ruolo principale
di fare scambio di un corpo mortale
con quello proviente dall'inferno.
Ma questo inferno è ben diverso da come Dante ce l'ha raccontato
niente fiamme gironi e contrappasso
solo dannati che se ne vanno a spasso
i giochi sono qui sempre li stessi
chi è re, resta re pure dannato
e chi è stato comandato in vita in vero
li giù all'inferno ha solo a dimandare ad un padrone di farsi schiavizzare
Garibaldi, Barbarossa e Caravaggio
fanno di questo posto desolato un accozzaglia di geste mal riposta
tutti accaniti in una guerra opposta
che fa gelar peggio dell'inverno
ma diamine ora basta mica è l'inferno!
Con questa tentativo dell'autore di fare un opera vicino alla dantesca
come direbbe il Fantozzi ragionere
non è divina ma "Una boiata pazzesca"
In vero mi sono divertito a leggere cotale romanzetto
ma spero che Glenn Cooper un po' migliori
e ritorni agli sfarzi degli albori
dove c'è il fantasy di base
ma il romanzo mi accanisce e fin mi piace

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Dannati 2015-01-03 17:03:24 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    03 Gennaio, 2015
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Un viaggio all'Inferno e ritorno.

Dopo “Il marchio del diavolo”, “L’ultimo giorno” e “Il calice della vita”, Glenn Cooper ci trasporta in uno strano mondo ultraterreno che lui chiama “Oltre” e che assomiglia ad una specie di Inferno dantesco. E ci arriva con una trovata abbastanza geniale. Un esperimento di fisica delle particelle, attuato con un moderno acceleratore situato a Dartford, nei pressi di Londra, portato al di là di certi limiti imposti dalla sperimentazione, fa scomparire improvvisamente un’esperta scienziata. La ritroviamo in un altro mondo ove vagano da millenni “dannati” più o meno famosi : al posto di Emily (così si chiama la scienziata) compare sulla terra, provenienza Inferno, un killer, giustiziato decenni prima, che fugge e semina il terrore nella zona. Ecco allora che un baldo ex Berretto Verde americano, John Camp, si propone per essere spedito con il medesimo esperimento all’Inferno per tentare di riportare nel nostro mondo l’amata Emily. Così inizia questo infernale polpettone, che si dilunga poi per centinaia di pagine nella descrizione di conflitti infernali tra famosi personaggi della storia, defunti in epoche diverse, ma tutti presenti contemporaneamente alla guida di nazioni e relativi eserciti. Ecco allora l’infido Enrico VIII, coadiuvato da Cromwell, Massimiliano Robespierre diventato re di Francia, Federico Barbarossa più rozzo e violento che mai, perfidamente consigliato da un Himmler ansioso di rivincite, il malvagio Cesare Borgia diventato re d’Italia al quale Garibaldi soffia il trono dopo aver evitato un avvelenamento da parte di un subdolo Niccolò Machiavelli, e via di questo passo. John Camp combatte da par suo, offrendo a destra e a manca i suoi servigi e la sua competenza in nuovi armamenti : il suo unico scopo è quello di ritrovare la bella Emily ( che si difende comunque con abilità e coraggio) e di raggiungere con lei un punto preciso nei pressi di Dartford per il richiamo sulla terra. Il romanzo, visionario s sconcertante, è una saga senza capo né coda, zeppa di banalità e di arditi riferimenti storici : i due viventi, John ed Emily, si destreggiano tra orde di morti viventi (e puzzolenti), nell’attesa del colpo di scena finale, che prelude purtroppo ad altri probabili romanzi su argomento analogo. Unico pregio : Glenn Cooper deve avere un debole per il nostro Giuseppe Garibaldi, descritto come uomo onesto ed eroe coraggioso, propugnatore di un grande disegno di unificazione tra i popoli dell’Oltre cooperiano e unica figura infernale delineata con caratteristiche decisamente positive. La lettura è comunque sconsigliata.



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Dannati 2014-11-04 10:33:04 McLennon
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McLennon Opinione inserita da McLennon    04 Novembre, 2014
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Un inferno improbabile..

Mi spiace dirlo, perché Glenn Cooper ha scritto romanzi che personalmente sono piaciuti parecchio (e la foto del mio avatar ne è la prova), ma questa volta il risultato è poco convincente, se non a tratti imbarazzante.
La sensazione provata durante la lettura è quella di un miscuglio di deja-vu, un continuo sapore di riciclato, un miscuglio di storie che miscelano Divina Commedia con Dan Brown e Ritorno al futuro;
basta leggere le prime pagine e sentire parlare di CERN per inevitabilmente pensare ad "Angeli e Demoni"...
-ATTENZIONE SPOILER-
L'inferno narrato è a dir poco improbabile e assai poco credibile; l'autore l'ha popolato con il preciso intento di piazzare il colpo di scena (tentativo non riuscito tra l'altro) con personaggi storici buttati ì alla rinfusa quali Enrico VIII, Robespierre, Federico Barbarossa, Stalin, Garibaldi, Caravaggio senza una logica precisa e senza un filo conduttore plausibile.
Anche le vicende che compongono la trama appaiono un'abbozzata avventura alla Indiana Jones, una lotta contro il tempo scontata e priva di suspance, scadendo in alcuni tratti ai limiti del paradossale.

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Dannati 2014-10-17 12:44:20 aeglos
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aeglos Opinione inserita da aeglos    17 Ottobre, 2014
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UN INFERNO RIDICOLO (ATTENZIONE:SPOILER)

Dovrei urlare al capolavoro, visto l’originalità della trama.
Dovrei gridare favoloso, visto che Cooper è uno dei miei scrittori preferiti.
Dovrei dire «UAO», questo si che è un vero inferno.
Eppure non sono riuscita ad entusiasmarmi più di tanto per questo suo ultimo libro, atteso veramente con tanta ansia.
Non sò dirvi come mai.....
Forse è che mi aspettavo tutta un’altra storia, forse perché non amo particolarmente libri dove ci sono scene di guerra, forse perché i protagonisti non mi sono entrati nel cuore, (a dire il vero chi mi è
entrato nel cuore, strano a dirsi, è stato solo l’assassino che è tornato sulla Terra), forse perché dalla copertina mi aspettavo un capolavoro. .....
Fatto sta che sono riuscita a finirlo, certo, ma con grande fatica.
La storia in sé per sé non è tanto malvagia, anche perché per lo meno Cooper racconta
un inferno un pò diverso dal solito e se si vuole tanto analizzare non è neanche tanto sbagliata come teoria.
Un inferno dove non esiste il diavolo ma dove la gente soffre, cerca da mangiare, viene ferita ma non muore per la seconda volta, ma patisce il dolore e viene messa a rimpiangere ciò che ha fatto....
I malvagi sono costretti a vivere e a soffrire in un luogo simile alla Terra, non ci sono bambini
e le donne sono rare e quelle che ci sono vivono trattate come schiave.
È un mondo in cui il sole non splende mai; in cui non esistono nè la speranza e nè la generosità,
in cui l'arte e la musica sono praticamente inesistenti e in cui non c'è nessuna promessa di salvezza.
Ma tutto ciò, scritto in un libro, mi è sembrato stravagante, anzi...scusate....assurdo e ridicolo, altro che stravagante.
Persone morte che ancora mangiano, che hanno animali e macchine per viaggiare.
Dai, ma dove si è mai visto?
Per non parlare poi del fatto che i protagonisti, in men che non si dica, si trovano a viaggiare
con cavalli, barche e macchine vecchie con poca potenza e riescono in poco tempo a giungere la destinazione.
Riescono persino a inventare nuovi armi....
Tutte le scene di guerra o scene di combattimento si risolvono in brevissimo tempo, poca azione a mio avviso...
Come se non bastasse, dopo aver fatto la fatica di finirlo, ho trovato una bella sorpresina alla fine del libro...... Ahimè ci si deve aspettare il continuo........ Certo.... ho la curiosità di leggerlo, di vedere come si evolve la storia, ma credo che non riuscirei a finirlo stavolta.....

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