Il pipistrello Il pipistrello

Il pipistrello

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L'ispettore Harry Hole della squadra criminale di Oslo è in missione fuori sede, a Sidney, per investigare su un caso di omicidio. La vittima è una ragazza norvegese di ventitré anni, abbastanza nota nel suo Paese. Harry è stato mandato lì dai suoi superiori per dare una mano alla polizia locale, con la raccomandazione di stare alla larga dai guai. Ma lui non è tipo da limitarsi a osservare il lavoro degli altri. Man mano che stringe amicizia prima con un detective, poi con una testimone, si fa coinvolgere sempre più nelle indagini. E scopre che l'assassinio è collegato a una serie di altri casi verificatisi in Australia, le cui tracce portano tutte alla figura di uno psicopatico. Nessuna tra le persone impegnate nell'inchiesta può però sentirsi al sicuro. Tanto meno Harry Hole.



Recensione della Redazione QLibri

 
Il pipistrello 2014-04-16 08:18:22 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    16 Aprile, 2014
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In principio era Holy, Harry Holy

Un uomo. Il suo passato, i suoi errori, i suoi segreti.
L'amore, il sesso, la tenerezza, il pianto, la fiducia.
Una medusa dai lunghi tentacoli rosso fuoco e la pelle diafana, un profumo inebriante che ti fa innamorare. Innamorare da morire.
Oslo e' lontana, Sidney e' qui. Canguri, opossum, serpenti velenosi, coccodrilli.
Narahdarn,il pipistrello che puni' chi violo' l'albero sacro, portando il male sulla discendenza del primo uomo. Il pipistrello e grandi ali nere che si accaniscono su giovani creature dai capelli biondi.
Il pipistrello che stupra, che strazia, che uccide.
E poi, quando ormai te ne eri quasi scordato arriva Hole, Harry Hole, il detective  che per muto consenso accetta una distorsione di pronuncia australiana in Holy. Perche' santo e' meglio che buco.

IL PIPISTRELLO e' il primo romanzo della serie scritta da Nesbo, tradotto e pubblicato soltanto ora in Italia. Ho alle spalle un paio di suoi titoli, non i piu' famosi, e devo dire che nella mia breve carriera di lettrice di Nesbo questo e' il migliore che mi sia capitato.
Se auspicate di gettarvi a capofitto in un thriller mozzafiato fin dalle prime battute, lasciate perdere.
Per una buona meta' il romanzo si addentra nella vita di Harry, l'uomo.
 L'ambientazione australiana stuzzica Nesbo il narratore, che si sbizzarisce in un piacevole assortimento di leggende aborigene che caratterizzano gli attori, oltre che intrattenere. 
Il ritmo e' piu' quello scandito da una narrativa scorrevole che non da un poliziesco incalzante. Tant'e' che tra una pagina e l'altra quasi si ci si scorda del thriller, quasi. Perche' nella seconda meta' l'indagine emerge a ritmi incalzanti, leggende e personaggi e dettagli si incontrano, scontrano, incastrano...e poi arriva Harry Hole, quello di Oslo. 
E apriamo il paracadute prima di sfracellarci a terra. Buona lettura.

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Il pipistrello 2018-05-01 09:57:20 AndCor
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AndCor Opinione inserita da AndCor    01 Mag, 2018
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Il mito del Narahdarn: Leggenda che diventa Realtà

Sydney, Australia sud-orientale.
L’ispettore norvegese Harry Hole, parte integrante della squadra anticrimine di Oslo, vola nella terra dei canguri per supportare l’investigatore locale di origini aborigene Andrew Kensington sul caso di Inger Holter, giovane norvegese strangolata dopo uno stupro. Il caso, apparentemente dall’analisi lineare, si rivelerà ben presto complesso e articolato: infatti, Inger rappresenta solo il più recente di una lunga serie di omicidi, la cui scia di sangue abbraccia droga e sesso, ma anche figure mitologiche come Narahdarn, il leggendario pipistrello che porta la Morte nel mondo.

Un Harry Hole devoto ai canoni romantici, ma estremamente goffo è il perfetto simulacro di un'opera dalle basi discrete che, tuttavia, lascia trasparire un senso di incompiutezza: trama zoppicante in alcuni snodi dell’intreccio, personaggi ai limiti della caricatura psico-somatica, e ritmo e stile compassati, sebbene il lettore più eclettico possa ritrovare (e apprezzare) quel tocco di istrionismo e vivacità nelle numerose sequenze di violenza esplicita, sono solo alcuni degli aspetti del testo da rivedere. In poche parole semi-citate, il romanzo non balla, ma è comunque bello.

'Bello' grazie allo spaccato sociale di una cultura australiana ambivalente, raccontata in modo sublime e punto di forza assoluto del romanzo: il Nuovo Galles del Sud avanguardista, con Sydney capitale del voyeurismo e del lusso sfrenato, e il Queensland degradato e schiavo della droga sono le due facce di un Paese che strizza l'occhio al Moderno e alla Globalizzazione, ma le cui fratture interne appaiono ancora aperte e insanabili. Una falsariga di ipocrisia che si riflette anche nel rapporto fra bianchi e aborigeni, nato sotto la cattiva luce di una pseudo-Apartheid e peggiorato da politiche di integrazione asfittiche e incapaci di fare presa su un tessuto sociale già pieno di pregiudizi e contraddizioni.
Contraddizioni che, pagina dopo pagina, emergeranno dall'oscuro passato di Andrew e dai flashback sulla vita privata di Harry, un alcolizzato pieno di tormenti e ancora capace di innamorarsi della Birgitta di turno: d'altronde, "La natura umana è una foresta grande e imperscrutabile che a nessuno è dato conoscere completamente." e "... non è sulle strade illuminate che trovi la vita animale della foresta, quella la devi cercare nella macchia e nel sottobosco.".

“La verità è che nessuno vive di verità e perciò la verità non interessa a nessuno.”. La verità è che, nonostante questo panegirico di parole, questo romanzo vi piacerà.

Insegne malfunzionanti di postriboli notturni, cocktail ghiacciati a prova di afa e papponi appassionati di boxe stanno per accogliervi a braccia aperte.

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Il pipistrello 2015-09-11 11:27:48 Bookaholic
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Bookaholic Opinione inserita da Bookaholic    11 Settembre, 2015
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Come tutto ebbe inizio

Harry Hole e il suo primo serial killeri, Harry Hole e il suo alcolismo, Harry Hole e la morte così come sarà per sempre da "Il Pipistrello" in avanti. Solo che noi apprendiamo tutto ciò che la reso il detective che sarà in evidente ritardo rispetto all'originale e allora ecco che uno dei maestri del thriller (ok a mio parere il Maestro) sembra qui non essere all'altezza del titolo.

Le pagine scorrono, l'attenzione è alta, i colpi di scena però scarseggiano e Hole non è ancora quell'uomo affascinante e inquieto che ti fa tifare per lui anche quando è sprofondato nella melma. Un thriller coinvolgente dalla scrittura ancora da rodare, niente a che fare con i titoli successivi che però mostra un lato di scrittore e protagonista che non avevamo avuto modo di conoscere prima.

Jo Nesbo ha creato libri migliori e nel tempo è riuscito a costruire un personaggio via via più complesso e intrigante di cui "Il Pipistrello" ci mostra i teneri esordi.

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Jo Nesbo, Stieg Larsson, Lars Kepler
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Il pipistrello 2015-07-18 17:28:35 Anna_Reads
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Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    18 Luglio, 2015
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Provaci ancora Harry.

Harry Hole, dell'anticrimine di Oslo, è in trasferta in Australia.
Incrocia le armi, in modo inaspettato prima e drammaticamente inaspettato poi, con un serial-killer.
Nesbo è molto godibile ed appassionante per almeno metà romanzo. Poi succedono due cose: tu-lettore capisci chi è il colpevole, e lui-Nesbo probabilmente lo sa; quindi, per mantenere alta la tensione per le successive 150 pagine, cosa fa? Si mette a cercare di rendere più interessante il suo protagonista che nell'ordine si inciucca, si droga e si racconta come se non ci fosse un domani.
Direi che Harry Hole è un caso da manuale di detective che si-sbircia-nelle-vetrine-per-vedere-quanto-è-figo. A cui aggiunge anche lo charme del dannato.
Uff.
Dirò solo questo, ancora: il finale è talmente inverosimile che ho sperato che Harry fosse sotto acido e avesse avuto le allucinazioni. L'ho letto due volte per vedere se magari avevo capito male e ad un certo punto di svegliasse, ma pare proprio di no. È veramente andata così.
Peccato.
Mi dicono che i successivi sono migliori, quindi... vedremo!

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A chi ama Fabio Montale, Giovanni Ricciardi, Rocco Schiavone.
Meno ai culturi del giallo "all'inglese".
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Il pipistrello 2015-06-17 18:15:29 mariaangela
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mariaangela Opinione inserita da mariaangela    17 Giugno, 2015
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E’ sempre colpa del jet lag?

Harry dell’anticrimine di Oslo atterra in Australia.
Affianca un gruppo già in azione: l’aborigeno Andrew Kensington “Tuka”, squadra Omicidi della polizia di Sydney, quello che in Norvegia si direbbe “negro australiano”.
Neil McCormack, Capo del distretto di polizia.
Larry Wadkins, Responsabile della squadra investigativa, affiancato dal suo braccio destro Sergej Lebie.
Yong Sue è il più giovane del gruppo.

C’è da risolvere il brutale omicidio di Inger Holter, cittadina norvegese con un visto di lavoro australiano.

Al racconto mitologico di Narahdarn, il pipistrello che reca la morte nel mondo, si affianca la risposta ai nostri dubbi, ai nostri perché, a ciò che ci era incomprensibile fino a un romanzo fa. Terreno, inizio, incubo, tassello che ci mancava e che ora ci viene finalmente svelato: conosciamo Harry e anche il perché.
Ora sappiamo come tutto è cominciato.

“Per tutta la vita sono stato circondato da persone che mi vogliono bene. Non mi è mai stato negato niente. Per farla breve, non so perché sono diventato quello che sono diventato. … Un alcolizzato.”

Nesbo.

Un noir con tutti i coinvolgimenti e le digressioni e gli attimi di buio totale.
Momenti di autentico disorientamento riflettono lo spirito d’animo e i pensieri di Harry. I continui salti di tempo e di luogo nei suoi racconti, inizialmente spiazzano, ma poi, quando tutto sembra essere distorto, avviene la riconciliazione e ogni cosa inizia a prendere il suo posto.
“Che senso ha?”
“Harry si era perso. … Sentì il fiele bruciare nella fossa nasale mentre si poneva la classica domanda: ma dove accidenti sono?”

Questo romanzo, la nascita di Harry, non deve sorprenderci.
Forse ci destabilizza, a volte ci delude, ma è Nesbo.. E non poteva che essere così, Hole è ciò che abbiamo imparato a conoscere: un “buco” all’interno del quale sprofonda per poi riemergere insieme al suo atavico amore.. no non sto’ pensando ad una donna… e neanche al sesso o all’amore…

“La natura umana è una grande foresta buia.”

Semplicemente, abbiamo intrapreso il viaggio..
Buon inizio.

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Semplicemente Jo Nesbo
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Il pipistrello 2015-05-03 09:44:05 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    03 Mag, 2015
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Harry Hole alle prese con un serial killer

L’ispettore della polizia norvegese Harry Hole si trasferisce in Australia : una ragazza del suo paese viene trovata, probabilmente assassinata, alla base di un dirupo ed il protagonista di tanti romanzi di Jo Nesbo ha l’incarico di collaborare con la polizia locale per indagare sul misterioso omicidio. Non è un compito facile, il rapporto con i colleghi australiani non è sempre amichevole, ma il nostro Harry si abitua a poco a poco a convivere con una realtà ed un mondo assai lontani dalla sua terra e dalle sue abitudini. Mentre procedono le indagini, sondando l’ambiente e le amicizie più strette della vittima, Harry Hole si lascia coinvolgere a poco a poco dalla realtà che lo circonda : eccede nel vecchio vizio del bere, intreccia una relazione con una barista amica della vittima, conosce e collabora con un investigatore aborigeno, che lo istruisce sui miti e sulle leggende della sua terra. Lentamente il protagonista si lascia assorbire quasi in un’atmosfera irreale, l’indagine procede a sprazzi, in un mondo popolato da spacciatori, artisti da strada, maniaci sessuali, costellato da efferati delitti che l’inafferrabile serial killer continua a compiere quasi indisturbato. Infine, il consueto colpo di scena, che inchioda un personaggio insospettabile e che proietta sull’ìndagine l’ombra cupa di alcune figure della mitologia aborigena, tra cui (ed ecco l’origine del titolo) quella del pipistrello Narahdam, portatore di morte. Il thriller si conclude in modo inconsueto, lasciando aperto il discorso sulla sorte dell’ispettore norvegese. Indubbiamente un thriller complesso, i cui difetti, già riscontrati in altre opere di Jo Nesbo, sono la prolissità, dovuta soprattutto a vicende marginali che poco hanno a che fare con la trama narrativa, a ricordi di tempi passati, a delucidazioni minuziose su storie di miti e leggende aborigene. Lo scrittore comunque è molto abile nel tenere avvinto il lettore ed a ricondurlo, con opportuni colpi di scena, alla vicenda che riguarda le indagini.


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I thriller di Jo Nesbo
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Il pipistrello 2015-01-19 16:07:23 Vita93
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Vita93 Opinione inserita da Vita93    19 Gennaio, 2015
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Harry Hole #1

Harry Hole è il carismatico protagonista di numerosi romanzi polizieschi dello scrittore norvegese Jo Nesbo.
Personaggio spigoloso, tormentato, soggetto a frequenti ricadute nell’alcolismo, Hole ha saputo entrare nel cuore di molti lettori per il suo intuito nelle indagini ed il personale senso del dovere e della giustizia che lo caratterizza.
Gli ultimi otto romanzi della serie, già tradotti e pubblicati in Italia, hanno fatto conoscere un Harry maturo, alle prese con i problemi appena elencati.
Mancavano i primi due libri e, sia per chiarire il passato oscuro del poliziotto che per cavalcare l'onda del meritato successo di un autore spesso in vetta nelle classifiche dei best seller, Einaudi ha parzialmente rimediato con l'uscita del primo romanzo datato 1997, "Il pipistrello".

La prima indagine di Harry si svolge in Australia, dove il poliziotto viene trasferito dalla Norvegia per affiancare il collega aborigeno Andrew Kensington nella soluzione di un caso. Inger Holter, una giovane norvegese, è stata infatti stuprata e strangolata a Sidney.
Un caso apparentemente isolato, ma presto i due detective si rendono conto che l’assassinio potrebbe essere opera di un omicida seriale.

Difficilmente il primo romanzo di una lunga serie può aspirare ad esserne il migliore. “Il pipistrello” non sfugge a questa regola non scritta. Lontane sono le vette raggiunte da Nesbo in alcune opere successive. Ma essendo l’istrionico autore norvegese un narratore di assoluto riferimento nel genere crime, anche le opere “minori” come questa sono da considerarsi di buon livello.

Consiglio questo thriller per l'ambientazione affascinante teatro della vicenda, per la capacità dello scrittore di alternare la componente crime all'introspezione del protagonista e infine per recuperare un pezzo fondamentale del complesso puzzle raffigurante il passato di Hole.

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Il pipistrello 2014-07-20 13:59:17 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    20 Luglio, 2014
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Un lupo solitario

Primo episodio della serie di gialli con protagonista Harry Hole. La storia è ambientata in Australia ed è decisamente avvincente, complice anche la scelta originale dell’intestazione dei capitoli, con sempre tre concetti chiave che invogliano a proseguire la lettura. La parte più bella è proprio conoscere il personaggio principale, scoprire il suo passato e le radici del suo problema dell’alcolismo. Perché le persone sentono il bisogno di essere punite quando non riescono più ad accettare le proprie azioni. Il contorno è rappresentato da una miriade di personaggi che costituiscono un vero e proprio circo di comparse: dal clown eccentrico, alla prostituta con un pechinese, che poi è una parrucca, nella borsa, dall’investigatore di origini aborigene all’anatomopatologo, ma al centro c’è proprio Harry, anima sola che cerca di vivere senza commettere troppi errori fatali. Qualunque cosa ci si getti dietro le spalle, lascia tracce, e non si può immaginare quanto una dipendenza, anche minima, riesca ad influire nel proprio modo di vedere le cose. Harry in questo rappresenta un vero cardine del libro e ci aiuta a comprendere che la natura umana è una foresta grande ed imperscrutabile, che a nessuno è dato conoscere completamente nell’arco di una breve vita. Anche noi non possiamo conoscere Harry Hole in un solo libro. Ma questo primo è piacevole ed invoglia a proseguire con i successivi episodi, seppure indipendenti. Comprenderemo il lupo solitario un po’ di più, di mano in mano.

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Il pipistrello 2014-07-06 19:01:31 Tanu
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Tanu Opinione inserita da Tanu    06 Luglio, 2014
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Opera prima e si vede

Purtroppo leggere l'opera prima di un autore dopo aver letto tutte le altre, non è proprio il massimo. Sarà per questo che Il Pipistrello è probabilmente quello che mi è piaciuto meno. Il nostro eroe arriva a Sydney per indagare sull'assassinio di una connazionale (norvegese) e con la polizia locale si mette sulle tracce di un potenziale killer. Il ritmo è però lento ed il libro stenta a decollare fino alle ultime 80/100 pagine quando è però ormai evidente chi sia l'assassino. Lo stile è ancora acerbo rispetto alle ultime opere anche se si intravede il carattere ombroso del Philip Marlowe norvegese che finisce attaccato alla bottiglia suo malgrado. Forse le mie aspettative erano un po' troppo alte ma resta un retrogusto di delusione dopo aver finito questo libro che resta comunque più che discreto.

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Nesbo, thriller scandinavi in genere
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Il pipistrello 2014-04-28 13:10:38 rivendell
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rivendell Opinione inserita da rivendell    28 Aprile, 2014
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Dove crescono le rose selvatiche

Benvenuti dove tutto ebbe inizio....
Benvenuti in Australia e, soprattutto, nelle sue leggende...
Benvenuti nella vita di Harry Hole!

La leggenda narra che Jo Nesbo iniziò la stesura di questo libro proprio in Australia per poi concluderlo nella fredda Norvegia, passando dalle bestie mitologiche della tradizione aborigena al grande Draugr delle mitologie Scandinave.
Harry Hole è un rappresentante della polizia Norvegese inviato in Australia a causa dell'omicidio di una sua compaesana.
La polizia Australiana, però, non muore dalla voglia di avere tra i piedi questo ragazzone biondo sempre in cerca di guai.
Un poliziotto aborigeno sarà il suo braccio destro in questa avventura tra gay, prostitute, magnaccia, clown, spacciatori e, forse, serial killer.
Harry si è portato un bagaglio ingombrante in quel continente così lontano dal suo, ma non c'è stato bisogno di metterlo in valigia, sono i suoi problemi, con se stesso e con gli altri.
Ha portato con sé anche una serie di brutti ricordi, e di sensi di colpa che lo seguono come un'ombra.
Una volta li metteva a bagno nel Whisky per renderli inoffensivi, ma adesso beve succo di frutta!
Ovviamente trova anche il tempo di innamorarsi, lei è una ragazza Svedese, bella come solo le Svedesi sanno esserlo.
Durante il viaggio è perseguitato da una canzone di Nick Cave, "Where the wild roses grow", cantata insieme ad una biondina mai nominata.
Per la cronaca lei è Kylie Minogue che, molto probabilmente, non rientra nei gusti rockettari di Nesbo/Hole.

Il titolo originale è uomo-pipistrello e non semplicemente pipistrello, anche in Inglese è stato tradotto Bat e non Batman...paura di confondere Sidney con Gotham?

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Thriller
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Il pipistrello 2014-04-07 13:55:00 Monika
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Monika Opinione inserita da Monika    07 Aprile, 2014
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Ma non era un Thriller?...

Primo libro che leggo di Jo Nesbø. Si potrebbe dire che "mi ha detto bene" perchè ho iniziato dall'ultimo uscito che in realtà è il primo della serie che ha per protagonista Harry Hole. Inizio molto lento e noioso. Troppi racconti su mitologie aborigene, una potrebbe essere interessante, ma due sono troppe...Il resto è noia. Mentre leggevo mi sono domandata: 'Ma non era un thriller?' perchè per metà del libro di thriller ha ben poco. Forse c'è un serial killer, (solitamente c'è nei thriller, giusto?), ma non leggo di indagini, indizi... solo accenni. Non c'è suspense e alcune volte si dimentica quasi che qualcuno è stato ucciso. Fortunatamente verso metà libro "inizia" il thriller. Ho sentito sempre parlare bene dei libri di Nesbø, ma questo mi ha un po' deluso. Ben scritto, senza dubbio, ma non è ciò che ti aspetti da un thriller. Gli darò una possibilità.

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