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Nel corso della più violenta tempesta di neve a memoria d'uomo, il treno 601 da Oslo a Bergen deraglia sui binari ghiacciati tra le Alpi norvegesi. I passeggeri, soccorsi e tratti in salvo, trovano rifugio in un vicino hotel, a quota 1222 metri, in attesa che la tempesta si plachi e possano ripartire. Tra di loro, per caso, c'è anche l'ex detective della polizia di Oslo Hanne Wilhelmsen, ormai in pensione e sempre più burbera, adesso che è costretta sulla sedia a rotelle, dopo che un proiettile l'ha ferita alla spina dorsale. Sebbene con la polizia e le indagini abbia chiuso da tempo, quando nell'albergo viene rinvenuto il cadavere di un uomo ucciso, non può che rimettersi silenziosamente al lavoro.



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Quota 1222 2015-04-09 20:18:53 olaola
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Opinione inserita da olaola    09 Aprile, 2015

un giallo in alta quota

Giallo della serie dedicata all'investigatrice Hanne Wilhelmsen che intriga fin dall'inizio per l'ambientazione abbastanza originale, un albergo in alta quota dove un gruppo di persone reduci di un incidente ferroviario sono costrette a rimanere bloccate da una tempesta. All'interno dell' albergo avvengono degli omicidi. L'autrice riprende il classico whoddunnit con il particolare della "stanza chiusa" (in questo caso la funzione della stanza la svolge l'albergo) tanto cara ai classici alla Agatha Christie. E indubbiamente crea suspence e interesse nel lettore che rimane attaccato fino alla fine al racconto. Il finale non è particolarmente originale ma il lettore rimane soddisfatto dall'atmosfera e sedotto dalla personalità di Hanne Wilhelmsen.

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