Narrativa straniera Racconti La solitudine del maratoneta
 

La solitudine del maratoneta La solitudine del maratoneta

La solitudine del maratoneta

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Pubblicato la prima volta nel 1959, La solitudine del maratoneta deve la sua fama in parte a una suggestiva trasposizione cinematografica del racconto che dà il titolo alla raccolta, ma sicuramente allo stile innovativo, e ancor oggi modernissimo, della scrittura di Sillitoe: l’intero racconto che dà il titolo alla raccolta è un lungo inarrestabile fiume in piena di sessanta pagine che ripercorre, al ritmo dei suoi passi durante una gara di maratona, i pensieri agitati del protagonista. Colin Smith, un giovane scapestrato rinchiuso in un riformatorio, di cui il direttore dell’istituto ha intuito e incoraggiato il talento sportivo, continuerà a chiedersi a ogni passo della sua gara per chi o per cosa stia correndo, trovando l’unica risposta possibile a un passo dal traguardo, che non raggiungerà mai.



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La solitudine del maratoneta 2013-10-22 06:51:31 Mario Inisi
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Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    22 Ottobre, 2013
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Tante solitudini

Il libro contiene una raccolta di racconti, tutti molto belli e originali, con una malinconia diffusa data dal muro tra il protagonista e il resto del mondo. Il primo racconto è un po' l'eccezione perchè il muro è un muro reale più che mentale (il muro del carcere) e il protagonista avrebbe, volendo, la possibilità di inserirsi nel mondo trovando il suo ruolo sociale (maratoneta). Tutti gli altri personaggi invece sono irrimediabilmente ai margini, e cercano un rapporto con la parte più buona e meno rigida della società (i bambini) ma questa loro tensione a un affetto a una relazione con qualcuno viene sempre fraintesa risultando incomprensibile agli altri . In tutti i racconti o quasi la polizia imperversa a difesa della società-bene, dimostrando un'ottusità granitica e l'ultimo racconto autobiografico, spiega in parte come mai l'autore sia così legato proprio a quel tipo di personaggio e di situazione. Se il primo racconto, un po' alla giovane Holden, potrebbe anche risultare irritante gli altri sono senz'altro commoventi.

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