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Ci sono mondi che da lontano sembrano brutti e grigi. Mondi poveri, in cui il cibo era poco, in cui la libertà di scelta era poca, in cui la fatica sembrava non finire mai. Eppure, proprio di questi mondi, pur ricordandone tutte le ombre, decenni dopo si sente nostalgia, si avverte la mancanza. Confrontata all’anonimato consumistico contemporaneo, la Russia d’un tempo, la Grande Russia del socialismo, rappresentava una fede, una identità, una sfida. Attraverso le testimonianze di decine e decine di donne e uomini che hanno attraversato e creduto alla Perestrojka, Svetlana Aleksievic ci racconta l’utopia di un mondo finito, che non ha saputo restituire al suo popolo l’orgoglio di un tempo.



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Tempo di seconda mano 2023-08-19 10:35:13 Jari
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Jari Opinione inserita da Jari    19 Agosto, 2023
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Mosaico di vite e memorie

La fine dell'Unione Sovietica ed i tumultuosi anni che ne sono seguirono raccontati dai suoi protagonisti, semplici cittadini soprattutto, contadini, operai, intellettuali, che ci danno uno spaccato desolante, triste, spesso nostalgico di quella che è stata l'utopia comunista e del suo tramonto. Ne esce un mosaico di vite tragiche, disorientate fra la nostalgia di un passato colmo di speranze ed illusioni, ed un futuro incerto, dove non c'è più spazio per l'"homo sovieticus", per i "Sovok", termine ironico-dispregiativo con cui nel gergo comune sono chiamate tutte quelle persone che non sanno adattarsi al mondo nuovo del capitalismo e restano fermamente ancorati, per mentalità e approccio all'esistenza, all'URSS. Lettura davvero consigliata.

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Tempo di seconda mano 2016-01-14 17:12:55 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    14 Gennaio, 2016
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AI CONFINI DELLA REALTA'

Racconti.
Vita vissuta.
Squarci di vita. Ricordi.
Flash, lampi di episodi lontani e recenti.
Nostalgia per il tempo passato. Rimpianto per una vita vissuta o non vissuta affatto.
Gioia per il presente.
Felicità? Direi di no.

La penna di questa autrice è magistrale, non per niente ha vinto vari premi con le sue opere.

La sua capacità sembra semplice, ma non lo è affatto; lei racconta, anzi riporta le parole ascoltate dalle persone incontrate in vari luoghi: nelle loro case, in piazza o semplicemnte su un treno; ma non rielabora nulla, scrive fedelmente ogni loro singola parola, ogni loro racconto, ogni loro dialogo... perche l'impatto sia dei più forti, perchè i sentimenti esplodano nella mente di chi legge, perchè solo così la verità prende vita.

Questo libro non è affatto facile, non è un saggio noioso, ma è necessario dedicargli tempo e attenzione; ogni persona che racconta la sua esperienza personale, la sua vita, è una pagina di storia, anzi di più, è lei stessa storia.

Ogni pagina è una pugnalata, quanto poco conosciamo del mondo sovietico noi occidentali... sappiamo si della guerra fredda, conosciamo Stalin e Gorbacev, ci ricordiamo di alcuni attentati che hanno colpito il paese russo, ma... ma leggere questo libro sconvolge la coscienza, ti fa sentire davvero ignorante, capisci di non sapere nulla se non ciò che i mezzi di comunicazione di massa ti hanno voluto far sapere.

Il popolo russo è un popolo strano, amano il salame, amano la vodka, amano i libri di poeti e scrittori e ne discutono spesso in cucina... e più di tutto amano la Patria. Morirebbero per lei, sono morti per lei, di ciò non sono affatto pentiti, perchè quello gli è stato inculcato, in quello hanno creduto e in quello continueranno a credere, fino alla fine dei loro giorni.

Ogni storia è un romanzo; ogni racconto è vita e morte; ogni capitolo è uno schiaffo per aprire gli occhi su un mondo che conosciamo davvero poco e soprattutto male.

I libri di questa autrice sono stati banditi dal suo paese; chiedetevi perchè e iniziate a leggerli.
Buona lettura.

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