Narrativa straniera Romanzi storici La città senza tempo
 

La città senza tempo La città senza tempo

La città senza tempo

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La trama e le recensioni di La città senza tempo, romanzo di Enrique Moriel. Passato e presente si rincorrono lungo i vicoli di Barcellona, città pregna di odori e leggende. La lotta fra Bene e Male, Dio e il Diavolo è senza tempo, e coinvolge indifferentemente il più cupo Medioevo e la razionalissima contemporaneità. Due sono le storie che si intrecciano in questo avvincente romanzo. Nel XV secolo nasce il figlio di una schiava costretta a prostituirsi nella “città di nessuno”, la periferia di Barcellona in cui si susseguono, uno di fianco all’altro, bordelli e conventi. Ai giorni nostri si svolge l’investigazione dell’avvocato Marcos Solana, che cerca di far luce sulla strana morte di un suo facoltoso cliente, il cadavere del quale è stato ritrovato dissanguato e ferito sul collo da due fori, come di denti di animale. Le fattezze del bambino quattrocentesco sono mostruose, un volto adulto che assomiglia alla “carassa”, la faccia di pietra che nel Medioevo segnalava la presenza di un postribolo. Sulla scena del delitto novecentesco viene trovata una fotografia di inizio secolo, nella quale appare un volto che Marcos Solana ha già visto, lineamenti che ricordano in tutto la “carassa” ritrovata pochi giorni prima nel corso di alcuni scavi nella parte medievale della città. Per comprendere le forze oscure che sembrano essersi impossessate della realtà, l’avvocato si serve dell’aiuto di Marta Vives, la sua assistente, e di un ambiguo sacerdote detective, ma il mistero si infittisce sempre più, come il dedalo dei vicoli medievali di Barcellona.



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La città senza tempo 2012-05-29 19:53:24 Fedra
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Fedra Opinione inserita da Fedra    29 Mag, 2012
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Un uomo senza tempo per una città senza tempo

Questa è la storia di una città nei secoli vista attraverso gli occhi di un "immortale", un vampiro. La sua vita legata a doppio nodo a una città, la sua nascita, la sua quasi morte, l' Inquisizione, l' Altro (non vi dirò chi sia perchè non l'ho capito nemmeno io). E' un libro in cui non si capisce molto di bene e male, c'è azione, ma è tutto molto filosofico. Sembra che su di lui gravi una maledizione, quella di non potersi allontanare dalla città anche a costo di autodistruggersi per restarvi, una città che che vive, pulsa, respira e muta.
Per tutti quelli che amano Barcellona. Per tutti quelli che grazie a questo libro l' ameranno per sempre

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La città senza tempo 2008-09-22 06:51:54 miky
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Opinione inserita da miky    22 Settembre, 2008

bello

Il libro all'inizio mi pareva un romanzo posto tra il triller e il romanzo gotico.Misbagliavo, è la vita di Barcellona, dalla nascita di questo essere del male, che ci narra la sua storia e la storia di un avvocato e una donna che cercano spiegazioni, l'uno per risolvere un omicidio pressapoco assurdo e l'altra per trovare tracce sulle sue antenate. Il tutto con una generosa critica verso la chiesa, i re, le istituzioni che hanno cercato di opprimere il popolo. è un vero e proprio tuffo nella storia (molto riassunta altrimenti chissà che libro sarebbe uscito!). praticamente una storia in una storia, la storia di Barcellona vista da questa creatura che a sua volta ha una storia, e poi c'è l'altra storia insomma un bell'approccio che rende la lettura piacevole, ma non forsennata, con scene che da suspence al punto giusto e delle bellissime descrizioni della città. Ma dove si era nascosto questo scrittore??

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Consigliato a chi ha letto...
è il terzo libro che mi ritrovo in mano che parla di Barcellona, in pratica l'ho visitata tutta virtualmente attraverso i libri. Lo stile un pò misterioso e pieno di nebbia mi ricorda molto "l'ombra del vento" mentre la storia di Barcellona con al centro la tematica della libertà rimanda a "la cattedrale del mare". Ho notato che ai Barcellonesi (gli scrittori intendo)è molto radicato il concetto di libertà, inoltre la consapevolezza di avere una storia che non è fatta solo di re, conti, signorotti, palazzi ecc. ma di gente che è morta per l'egoismo e l'estremismo delle classi superiori ribellandosi alla condizione di nullità. è un bel passo, magari ci fossero più scrittori con queste belle idee...oltre che farci visitare la città e farci conoscere la sua storia virtualmente ci stuzzicherebbero la coscienza con temi sociali, teologici ed etici.
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La città senza tempo 2008-08-08 09:43:52 Krazas86
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Opinione inserita da Krazas86    08 Agosto, 2008

La Città senza tempo

Sono nuovo a recensire e tra l' altro non credo neanche di avere capacità di scrittura tali da dare un giudizio perlomeno che si avvicini all' obiettività, ma in queste poche righe proverò a spiegare ciò che è stato per me questo libro...Innanzitutto considero la trama come molto ben articolata, sopratutto lo sviluppo della storia in 2 parti(SolanaMarta vives e figlio del Male)permette un phatos che altimenti non sarebbe uguale...Ma la parte focale di questo libro, quello che ne determina, a mio parere, un ottimo voto sono le elucubrazioni e le riflessioni filosofiche sulla religione, sulla dicotomia DioDiavolo, BeneMale: pochi libri permettono al lettore di riuscire a smuovere quei meccanismi fin troppo augginiti da troppa televisione e questo libro è uno dei pochi...Non molto spesso ho trovato libri così: i presupposti filosofici sono molti, a mio parere ma sopratutto è l' impostazione del metodo approccio che merita risalto, il lettore scoprirà così la visione dell' autore spigata punto per punto e con disarmante semplicità...Da non tralasciare le moltissime nozioni storiche e sociali dalla Barcellona quattrocentesca fino a quella moderna, spaccati di vita che Moriel descrive con puntualità eccezionale, facendo "vivere" al lettore quello che i 2 protagonisti sentono e provano in tutti i punti del libro...Da leggere assolutamente!

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