Narrativa straniera Romanzi Dopo il banchetto
 

Dopo il banchetto Dopo il banchetto

Dopo il banchetto

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Nella totale dedizione di sé e delle proprie ricchezze agli ideali politici radicali del vecchio ministro Noguchi, intellettuale aristocrtico, la vitalissima Kazu tenta di versare l'intera carica emotiva e femminile che possiede, il suo senso corposo e violento dell'esistenza, la sua abitudine a sollecitazioni sensuali e informi; e quando il mondo della politica la respinge e il marito l'abbandona, essa da quello scontro con un mondo e una maniera di concepire l'esistenza finora a lei ignoti, ricava come una specie di allegria disperata.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.5  (2)
Contenuto 
 
4.5  (2)
Piacevolezza 
 
4.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Dopo il banchetto 2014-03-12 10:06:29 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    12 Marzo, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ritratto di Signora (orientale)

Alla pubblicazione di quest'opera, un uomo politico giapponese intraprese una causa legale contro lo scrittore, essendosi riconosciuto in un personaggio del libro. Ci fu un processo. Mishima, ritenuto 'colpevole', dovette risarcire. A noi rimane, però, il bellissimo romanzo, ambientato nel dopoguerra nipponico, quando la lotta politica già ricalcava quella occidentale, comprese le bassezze a cui siamo abituati: dalla propaganda convulsa alla 'macchina del fango', ed è proprio in questo torbido che si trova ad agire la cinquantenne Kazu.
La donna, nelle prime pagine, viene rappresentata in una dimensione 'orientale': la vediamo, appagata, passeggiare nello splendido parco del suo "Rifugio dopo la nevicata", ristorante di lusso frequentato da anziani uomini politici, in prevalenza Conservatori. Pensa che la propria vita non possa avere più svolte (come vedremo, si sbagliava). Quando conosce Noguchi, Progressista con ancora velleità politiche, si lega a lui affettivamente. Ma 'di che cosa parliamo quando parliamo d'amore'? Perché in Kazu si agitano motivazioni complesse: lei, che ha un passato non limpido, è attratta perfino (soprattutto?) dalla tomba di famiglia di Noguchi, caricata del valore simbolico della rispettabilità...definitiva.
Kazu, in fondo, è una donna passionale, non esita a coinvolgersi lella lotta politica, da cui verrà segnata. Ma non si pensi ad una Madame Bovary orientale: in Kazu non prevale l'aspetto egocentrico nevrotico distruttivo: lei anela alla vita!
L'unione fra l'attivissima Signora e il compassato e introverso Noguchi durerà? Il romanzo non termina con questo interrogativo. A me interessa qui rilevare la bellezza dell'opera, che va ben oltre la trama ( la struttura è comunque solidissima). Gli elementi forti sono però lo splendore estetico della scrittura e l'approfondimento psicologico: nessun dettaglio è superfluo e 'tutto torna'. Percorriamo il racconto con crescente interesse e stupore, arricchiti da una complessità/profondità che solo le grandi opere possiedono.

Trovi utile questa opinione? 
191
Segnala questa recensione ad un moderatore
Dopo il banchetto 2012-12-20 13:55:00 C.U.B.
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    20 Dicembre, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

UTAGE NO ATO

Mi apparto nella quiete di un paravento, indosso un kimono di crepe nero con stampate felci bianche e denti di leone ombreggiati d’oro, come un prato a primavera. L’obi in broccato di seta raffigura una luna calante tra le nuvole. Ora sono pronta, posso parlarvi di questo libro, passeggiando sulle lisce pietre grigie ricoperte di brina disposte ordinate ai bordi di un lago argentato.

Ambientato nel Giappone degli anni ’50, DOPO IL BANCHETTO narra la storia di un’indimenticabile protagonista femminile: Kazu, cinquant’anni e una bellezza ancora viva, pelle bianca e compatta che non tradisce le sue misere origini.
Giunta da ragazza dalla campagna, si e’ arricchita nel corso degli anni grazie al suo fascino e al suo lavoro. Possiede un magnifico ristorante, circondato da un immenso parco secolare dove castagni, lecci, pini centenari allungano i rami verso il cielo e le radici nella morbida terra ornata di aghi di erba.
Ma la ricchezza e la tranquillita’ raggiunte non colmano le lacune di Kazu, al cui benessere manca il tocco nobile del potere sociale, la cui tomba sara’ destinata ad un oblio solitario e senza onore .

Yukio Mishima ci propone un personaggio molto intenso, ben lontano dai contorni della geisha che spesso si accostano al Giappone del passato. Una donna caparbia, ambiziosa, estremamente vitale che condurra’ all’ombra del marito una campagna elettorale all’ultimo sangue, giocandosi il tutto per tutto con appassionato coraggio. L’argomento politico e’ il piu’ sviluppato nella narrazione, ma questo non annoia né tanto meno oscura la bellezza delle descrizioni e la lirica decisamente orientale di questo autore, che rende estremamente delicato e poetico tutto cio’ di cui scrive.
Un libro per chi subisce il fascino dell’esotismo orientale, per chi apprezza storie di culture lontane, ambientate in uno spazio ed in un tempo cosi’ diverso dal nostro.
La quarta di copertina accosta il personaggio di Kazu alla piu’ nota madame Bovary, io in verita’ non ci trovo alcuna assonanza, se non nel fatto che se la dama di Flaubert e’ un intramontabile personaggio della letteratura Occidentale, anche la signora Kazu potrebbe meritare una promozione ad icona femminile del panorama orientale.
Felice di avere affrontato questa lettura, mi appresto a riporre in un baule il mio splendido kimono.
Almeno fino al prossimo viaggio nel Paese del Sol Levante.
Buona lettura.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
240
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra
Lezioni di chimica