La preda La preda

La preda

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Jean-Louis Daguerne non ha che un desiderio: «afferrare il mondo a piene mani», diventare uno di quelli che gestiscono il potere e gli affari. Per riuscirci accetterà di essere umiliato, di mentire, di adulare, di fare il doppio gioco, e persino di tradire il suo unico vero amico. Fino al giorno in cui ritroverà dentro di sé, con stupore e sgomento, «quel desiderio di tenerezza, quel disperato bisogno di amore» che per anni ha dovuto negare e soffocare. Allora cercherà, con una sorta di furioso accanimento, di farsi amare dalla sola donna tra le cui braccia abbia sentito riemergere la propria fragilità di bambino.



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La preda 2013-03-04 17:03:14 Pia Sgarbossa
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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    04 Marzo, 2013
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IO STESSA SUA PREDA.

Da subito catturata, io stessa sua preda, fino alla fine, che è stata per me una sorta di liberazione...il raggiungimento finalmente della pace.
Imbrigliata in un amore idialliaco, quasi catarchico...credevo di trovarmi di fronte ad una meravigliosa storia d'amore...ma non è stato così.
E' stata la storia della follia dei sentimenti.
Jean Luc , povero senza un futuro sicuro ; Edith , di famiglia benestante.
Lei che decide di perseguire una scelta diversa, che le permetterà una vita agiata...
A questo punto la belva della gelosia, l'incapacità di perdonare porterà il ragazzo, anche su consiglio dell'unico amico, a prendersi Etith, con l'astuzia.
Da questo momento il figlio che nascerà, la stessa Edith, il matrimonio diventeranno "un mezzo"e tutta la vita del ragazzo sarà una continua ricerca del successo , del denaro , del riuscire a farsi largo nel mondo della politica... dove regna la vanità e dove tutto è spietato, manipolato.
La morte del suocero li lascerà sul lastrico, ma tutto continuerà lo stesso,nella spasmodica ricerca di una vendetta personale nei confronti di un mondo che non gli è stato mai amico, sin dalla sua prima infanzia.
Jean Luc , si ritrova inaridito da qualsiasi forma e sorgente d'amore.
I suoi tentativi continui finalmente vengono ripagati e arriva a quel tanto agognato successo politico...Ma proprio quando sta per arrivare all'apice del raggiungimento dei suoi obiettivi, tutto inizia a diventare sordido e meschino.
Ed io mi sono ritrovata con lui incatenata nella sua meschina follia, con sentimenti a momenti di commiserazione ad altri di disapprovazione fino ad accompagnarlo nella piena consapevolezza del vuoto che si era creato, dove nessun sentimento poteva trovare il giusto spazio...ed è proprio a questo punto che Jean Luc, incontra una persona semplice, che gli trasmette pace e serenità, che non gli chiede nulla in cambio, con la quale può finalmente essere se stesso senza dover dimostrare nulla...può essere nudo con la sua anima; lei lo apprezza...ma non può amarlo perchè ama il suo amico, che sta scontando una pena in carcere...e il nostro sfortunato e triste protagonista , investe nonostante tutto ,ancora tutto se stesso su di lei...che lo appaga, ma che non lo ama !...
E alla fine questo amore che è impari , che non può trovare alcun sbocco , diventerà un sentimento che non riesce a domare...e ne sarà un'altra volta sua preda.
Un libro che mi ha frastornata per la forza dei sentimenti che hanno animato lo scorrere di un'esistenza...un'anima in pena,che non ha potuto trovare pace...
Buona lettura.
Pia

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Consigliato a chi ha letto...
A chi desidera vivere sentimenti forti...
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