Narrativa straniera Romanzi Tutti i figli di Dio danzano
 

Tutti i figli di Dio danzano Tutti i figli di Dio danzano

Tutti i figli di Dio danzano

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Sei incontri che possono cambiare il corso di un'esistenza, o che promettono una via d'uscita dal dolore, la cura di una ferita, la decifrazione di un mistero, o addirittura la salvezza di una città intera. Un uomo abbandonato dalla moglie parte per l'isola di Hokkaido per consegnare un pacchetto alla sorella di un collega. Cosa contiene il pacchetto? Forse il vuoto che sente dentro, quella "bolla d'aria" per cui la moglie lo ha lasciato. In una località di mare una ragazza stringe amicizia con un pittore la cui unica vera passione è accendere falò sulla spiaggia. Qual è la forma del fuoco?



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.5  (4)
Contenuto 
 
4.5  (4)
Piacevolezza 
 
4.5  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Tutti i figli di Dio danzano 2013-06-02 15:32:29 faithpirate
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
faithpirate Opinione inserita da faithpirate    02 Giugno, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I nostri sentimenti si rivelano sempre...

Lo ammetto: ho un debole per Murakami.
Sì, non lo posso negare, amo il suo modo di scrivere e ciò che mi comunica ogni volta.
Il libro è una raccolta di 6 brevi racconti, tutti collegati tra loro dal terribile terremoto di Kobe del 17 gennaio 1995 che uccise più di 6.000 mila persone.
In questi racconti emerge la paura data sia dal terremoto sia da ciò che ognuno di noi ha dentro, un qualcosa di ignoto che però è definibile solo guardando dentro noi stessi, e lì si riconosce e ci spaventa. La solitudine, che accompagna quasi tutte le donne e uomini di questi racconti e che forse accompagna anche lo stesso Murakami, dato che in quasi tutti i suoi libri si colgono dei riferimenti alla sua vita personale e hai suoi gusti.
Riesce a parlare dei sentimenti delle persone come se niente fosse e sinceramente devo dire che tutti e 6 i racconti mi sono piaciuti, ma in modo particolare il primo.
Magari tutti quanti potessimo mettere il vuoto che c'è in ognuno di noi in un pacchetto e liberarsene..

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Tokyo Blues, Kafka sulla spiaggia...
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
Tutti i figli di Dio danzano 2013-04-26 13:00:48 LadyA
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
LadyA Opinione inserita da LadyA    26 Aprile, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La libertà è una danza

Il racconto che dà il titolo all’intera collana di testi scritti da Murakami è quello che ha colpito di più il mio interesse non solo per il titolo, dietro il quale si celano molteplici significati ma soprattutto per la trama in cui si intrecciano temi tanto visionari quanto perversamente realistici ed attuali, di proposito somministrati al lettore senza alcuna pillola edulcorante che ne attenui l’impatto quasi folle.

I racconti sono sei, sullo sfondo dei quali si prospetta un unico tema comune: il terremoto avvenuto in Giappone, a Kobe, nel 1995, che funge da telone unificante dietro il quale le varie scenette narrative prendono lentamente piede, ospitate da un palcoscenico fin troppo spesso fantastico ed irreale, a volte persino eccessivamente colorato e burlesco.

I protagonisti sono uomini e donne comuni, al limite della banalità, con vite alienate e spesso solitarie, il più delle volte taciturni ed in cerca di un motivo qualsiasi per cambiare la loro vita.

“La forma del fuoco è libera. E siccome è libera chi la guarda può vederci qualunque cosa. Se lei guardando il fuoco prova una sensazione di pace, è perché la sensazione di pace che ha dentro ci si riflette.”
E’ così che attraverso una scatola magica o un fuoco sulla spiaggia che i personaggi riconoscono dentro di sé la flebile speranza della trasformazione, che si attua sempre agganciando una forma superiore di auto-conoscimento, una maturazione interiore che coincide con la tanto agognata liberazione della propria natura.

Yoshiya, il giovane protagonista di Tutti i figli di Dio danzano è l’emblema della volontà dell’individuo di uscire dallo stato di oppressione e staticità che coincide con una condizione di oscurità, che come una coda lunga e buia lo insegue, obbligandolo a portarsela ovunque. Cresce senza sapere chi è il padre e con la convinzione inculcatagli dalla madre, di essere figlio di Dio e come tale figlio del mondo stesso. Certezza che si trascina dietro fino a quando comprende che non è importante l’identità del padre, quanto liberarsi da quell’inappetenza vitale derivata dal senso di sconforto e di alienazione propri di una condizione di sentirsi privi di un posto nel mondo.

Anche Katagiri, protagonista del penultimo racconto, deve fare i conti con un’esistenza priva di slancio, tristemente annebbiata, nella quale piomba all’improvviso nientemeno che un ranocchio gigante, che lo aiuterà a distruggere il Gran Lombrico, altra ennesima incarnazione del deterioramento e dell’odio dentro cui le vite dei personaggi sono intrappolate. I protagonisti murakamiani hanno vite inconsistenti, ma ciò che dà forza al loro mondo è l’apparizione reale o sognante di strani esseri o cose che illuminano quel buio in cui tutto è attanagliato, proprio come se fosse stato fino ad allora tutto freddo e distrutto da un terremoto. C’è sempre una via d’uscita alla passività della vita, a volte una porta secondaria, che ci permette di allontanarci lentamente, senza mai scappare ma affrontando a viso aperto le nostre incertezze. Che sia attraverso una metafora o una visione, ogni nostra paura può essere abbattuta in nome di ciò di cui abbiamo bisogno, sia esso amore, felicità o comprensione. Sono tutte facce della stessa medaglia perché chi è realmente libero è sempre un figlio di Dio che danza agli occhi del mondo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
Tutti i figli di Dio danzano 2012-09-23 11:33:05 Lady Libro
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Lady Libro Opinione inserita da Lady Libro    23 Settembre, 2012
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Perdita e ricompensa

Sei racconti con sei rispettivi protagonisti.
Ciascuno di loro ha perso qualcosa: amori, amici, famiglia, emozioni... Alcuni sono nati fin dall'inizio senza di essi.
Eppure, grazie a imprevisti, eventi paranormali o situazioni improbabili quanto semplici, ritrovano la serenità interiore, la consapevolezza di se stessi e della propria identità, ricompensando in qualche modo ciò che hanno perduto o che non hanno mai avuto.

Leggere questo libro, esattamente come tutti gli altri di Murakami, è come entrare in un altro universo.
Si parla di una realtà mai troppo reale: un'esistenza ordinaria cambiata da un surreale non troppo esagerato. I protagonisti sono uomini semplici, comuni, senza niente di speciale, lo specchio della monotona vita di ogni uomo. E'solo lo stile sublime di questo scrittore che li rende unici, la sua splendida capacità di rendere accettabile e normale ciò che non lo è, di creare una Terra aliena.
Murakami non è per tutti: ha uno stile raffinato ma molto complesso, pieno di contenuti che possono sembrare privi di senso e senza scopo.
La stranezza è una cosa ordinaria, vissuta con stupore ma anche con normalità assoluta a seconda dei vari casi. Vi sono termini ed espressioni che si dimenticano in fretta appena li si è letti, ma alla fine della lettura rimane sempre un piacevolissimo e dolce peso nello stomaco.
Un peso che fa riflettere su quelle parole che gli occhi hanno appena sfiorato, che commuove e al tempo stesso costringe il lettore a decifrare il messaggio Murakamiano, complesso quanto e forse di più di un cubo di Rubik.
Spesso è impossibile: lo splendore di Haruki è proprio l'insensato e l'indecifrabile. Le emicranie sono d'obbligo, ma inevitabilmente tutto questo cambia sempre il lettore in un modo o nell'altro.
Dolci misteri e strani fenomeni che accompagnano persone comuni, colpiscono chi legge con soavi pugni in testa e nello stomaco.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
Tutti i figli di Dio danzano 2011-12-27 21:41:36 Hypo
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Hypo Opinione inserita da Hypo    27 Dicembre, 2011
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Signor Ranocchio e tanto altro

Come riesce a catturare, ad avvolgere, e a fornire frivola ma intensa immediatezza il signor Murakami solo lui lo sa. Anche in un racconto "sfuggevole" e breve (appena 130 paginette) come "Tutti I Figli Di Dio Danzano" riesce a far emergere tutta la passione per la scrittura. Questa volta ci troviamo di fronte a sei capitoli a se, sei storie che vedono all'opera protagonisti sempre diversi. Sei storie che vivono sullo sfondo del terremoto di Kobe del 1995. Il bello è che questo espediente usato come "trait d'union" non funge assolutamente da protagonista nelle sei storie, il suo ruolo è quello di far leva nella psicologia dei diversi personaggi.

Mi risulta impossibile riuscire a preferire uno spezzone piuttosto che un altro, ogni storia è intensa, viscerale, perfetta (e da ognuna potrebbe benissimo nascere un romanzo più corposo). Ho desiderato in più occasioni che le storie potessero in qualche modo continuare (nonostante le brevità del libro sia evidente al tatto) e non fermarsi bruscamente dopo poche pagine.

Stranezze, oniricità, insegnamenti si danno continuamente il cambio arrivando a toccare un completo trionfo emotivo. Ci si affeziona ai vari Komura, Miyake (quante verità non dette su un "semplice" fuoco), Yoshiya, Satsuki (quanto può essere controproducente odiare a dismisura qualcuno), Katagiri, Ranocchio (date un premio a codesto personaggio!!) e Junpei senza la minima fatica, senza nemmeno accorgersene, come se fossero protagonisti di storia già conosciute e lette svariate volte.
Inutile raccontare vagamente lo svolgersi degli avvenimenti, se conoscete e apprezzate Murakami anche in questo caso non sarete minimamente delusi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Day
Ci vediamo in agosto
Il segreto della libraia di Parigi
Il club del pranzo della domenica
Il club delle fate dei libri
Il filo della tua storia
Un oceano senza sponde
L'ora di greco
Gli altri
Baumgartner
I lupi nel bosco dell'eterno
L'isola nello spazio
La stagione della migrazione a nord
Fino alla fine
L'ultima cosa bella sulla faccia della terra
Lezioni di chimica