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Colpa delle stelle
 
Colpa delle stelle 2014-09-02 16:52:15 Vanellope Von Schweetz
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vanellope Von Schweetz Opinione inserita da Vanellope Von Schweetz    02 Settembre, 2014
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Mentre leggeva, mi sono innamorata così come ci si

John Green è un grande narratore e questo è il suo capolavoro.
Ecco, potrei chiudere così questi pensieri su "Colpa delle stelle" perché non ci sono molte altre parole per descrivere un libro che fa piangere e ridere insieme, che ti lacera l'animo e diverte al tempo stesso. Un libro che tratta un argomento tabù, doloroso e lacerante con il sorriso sulle labbra e un contagioso buonumore.

"Stringi i denti. Guardi in alto. Ti dici che se ti vedono piangere resteranno feriti e tu non sarai altro che una Tristezza nelle loro vite, e non devi essere solo una tristezza, quindi non piangi, e ti ripeti tutte queste cose mentre guardi in alto, verso il soffitto, e poi mandi giù anche se la gola non vuole,saperne di deglutire e guardi la persona che ti ama e sorridi."

La storia ormai è arcinota a tutti: Hazel e Augustus sono adolescenti malati di cancro, lei è costretta a portarsi sempre dietro la bombola dell'ossigeno che le permette di respirare, lui a causa di un osteosarcoma ha perso una gamba. Si conoscono ad un incontro per ragazzi malati di cancro, uno di quei gruppi tipicamente americani simili agli alcolisti anonimi, e si innamorano.
La storia è semplice e sembrerebbe banale e già vista. Una storiella strappalacrime alla "Love Story" per intenderci. Ma qui c'è molto di più... Ci sono due ragazzi, ammalati, due persone con le quali la vita è crudele, che hanno più vitalità e gioia di stare insieme di tanti altri loro coetanei in salute che danno ogni cosa per scontato. E poi c'è tanta ironia, nel loro modo di vedere la malattia, la morte, la vita: il modo che ha Hazel di parlare della sua bombola dell'ossigeno, che ha perfino un nome, gli scherzi tra loro che prendono a calci il dolore nel quale dovrebbero invece sprofondare.
Questo è un libro che fa piangere e ridere, che fa riflette e che rende indimenticabili questi due ragazzi dal destino già segnato.
E' solo per un caso fortuito che io abbia letto il romanzo solo ora, a pochi giorni dall'uscita del film che ne è stato tratto, perché John Green mi ha affascinato da quando l'ho conosciuto attraverso le pagine di "Cercando Alaska" e da tempo volevo leggere questo suo romanzo, oltre agli altri che ha scritto!
Uno dei miei preferiti dell'anno fino a questo momento!!
Leggetelo e non ve ne pentirete!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Cercando Alaska, Norwegian Wood, Dio di Illusioni
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60
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