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Tra loro
 
Tra loro 2017-05-21 08:55:38 68
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
68 Opinione inserita da 68    21 Mag, 2017
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Vita di coppia ed amore figliale

Lo scrivere un memoriale sui propri genitori, molti anni dopo la loro scomparsa, declinando variabili personali e sentimentali, raccoglie la difficoltà del presente nel riesumare ricordi lontani, poche residue immagini della memoria, vecchi racconti, fotografie sbiadite ed una intera vita alle spalle con una età ( l' autore oggi ha 73 anni ) che inevitabilmente può avere alterato la percezione e la precisione degli accadimenti.
Non so se Ford sia pienamente riuscito nel proprio intento, certamente nel testo emerge con forza il senso di un grande amore, di una unione felice, vissuta sempre nel presente, una simbiosi indirizzata alla costruzione e conservazione esclusiva della propria famiglia ristretta.
Al momento del matrimonio Parker ed Edna sono estremamente giovani, forse troppo, si conoscono, si riconoscono e si amano. Ha inizio una stagione della loro vita in cui condividono ogni scelta spostandosi di continuo all' inseguimento del lavoro di lui, commesso viaggiatore.
Siamo negli gli anni venti, alla vigilia della Grande Depressione, la coppia viaggia su una vecchia Ford percorrendo gli Stati del Sud, tra Alabama e Mississipi, è felice, considera il proprio rapporto come una scontata presenza.
Da sempre hanno desiderato dei figli, ma non è successo e questo ne ha rafforzato il legame, separando il presente da passato e futuro. La nascita di Richard, anni dopo, tardiva, inaspetttata, ma ben voluta, segnerà un cambio di rotta e l' inizio del pendolarismo lavorativo di Parker, la convivenza forzata di Richard con Edna, la riunificazione famigliare solo durante i week-end, in cui si cerca di mantenere una dosata tranquillità parlando solo di presente.
Il memoriale è volutamente diviso in due parti scritte in periodi diversi. La prima ( del 2015 ) ricostruisce la figura paterna, scomparsa prematuramente nel 1960 quando Richard aveva solo sedici anni, la seconda è stata scritta dopo la morte per malattia della madre Edna ( 1981 ).
Tra le pagine si respira da subito quella assenza paterna, divenuta costante, affidandosi ad una nuova stabilità, la propria.
Parker e' un padre grande e grosso, solare, ma che non trasmette un senso di forza, e' una persona che convive con la paura di essere ingannata, trascurata ( forse per i propri trascorsi, con un padre suicida ed una severa madre irlandese ), non è moderno, sembra venire da un altro luogo e da un tempo lontano, possiede talento nell' arte di farsi amare ma non ha qualità degne di nota oltre ad una brillante personalità.
E poi quella malattia cardiaca, improvvisa, invalidante, a rendere fragili le sue certezze e, dopo pochi anni, la morte nel sonno, inaspettata, crudele, con la necessità per Richard di crescere in fretta.
La seconda parte del memoriale ha inizio nel 1960 ( dopo la morte di Parker ) e percorrerà i venti anni successivi scavando nel rapporto tra Richard e la madre con quella vita condivisa e poi volutamente separata e l' inizio di un' altra storia, segnata da invecchiamento e crescita.
Edna è una donna graziosa, piccola, con i capelli neri, pratica, temprata dalle precoci esperienze lavorative dopo essere stata tolta bruscamente dal collegio, originaria dell' America rurale più profonda, con genitori disastrati, una madre troppo giovane e un padre assente, ha una stretta somiglianza fisica con Richard, è vissuta prevalentemente in città mescolandosi con persone diverse.
Il testo risente dei due diversi periodi di scrittura, i capitoli presentano ripetizioni ed a tratti disomogeneità.
Emerge con chiarezza la difficoltà di conoscere pienamente i trascorsi genitoriali, una condizione che esula dalle loro vite e riguarda la nostra, l'essere figlio unico e tardivo è un lusso che ti spinge a fare congetture sul tempo che ha preceduto il tuo arrivo e su quella lunga vita genitoriale a te oscura.
E poi vi è un lungo arco temporale, dopo i quarant'anni, vissuto senza di loro, quando si sarebbe potuto costruire e sviluppare un rapporto diverso.
Quello che resta e che scorre tra le pagine e' un soffio di ineluttabilità ed un senso di rassegnata presenza velato di malinconia. Il titolo, quel " Tra loro " ha suscitato in me qualche interrogativo irrisolto sul ruolo e l' amore riposto in Richard, il quale ci ricorda che, da bambino, a volte dormiva nel lettone tra i genitori, dopo una loro litigata, fornendoci indirettamente una indicazione di separazione ( coniugale ) che in chiave psicologica genererebbe qualche dubbio su quella imprescindibile e simbiotica unione matrimoniale descrittaci in precedenza.
Di certo dopo la morte di Parker Edna, impreparata ad una vita senza di lui, perde gran parte dell' interesse per la vita, con una tristezza che diviene rassegnazione.
Sono questi gli anni in cui Richard, anche se fisicamente lontano, e con una vita pubblica e privata ancora in costruzione ( la propria carriera letteraria ), vive con lei momenti autentici, disinteressati, sinceri, propri dell' amore figliale, conosce il presente, acquisendo quella consapevolezza che conferma la finalità della vita ed il suo valore più autentico.
Sono gli anni in cui va a vivere da solo, in cui pone fine alla sua infanzia, entrando in una dimensione adulta spezzettata, frammentata, di visite, lettere, telegrammi, telefonate, di incontri in luoghi lontani da casa, di tentativi di vedersi, in una imperfezione che forse non basta e sicuramente non sarà mai più quella che era stata all' epoca di Parker.
Poi, un giorno, la malattia progressivamente invalidante di lei.... Ma..."la morte inizia molto prima di quando arriva e persino nel cuore della morte c'è sempre della vita che deve essere vissuta "...
Ed allora si ha mai una relazione con la propria madre? Secondo l' autore no, perché il semplice e puro amore è qualcosa di affidabile, atipico, che mette al riparo da ogni cosa. Ma è la figura di quella madre che gli ha permesso di esprimere i suoi sentimenti più sinceri e
..." con lei ho conosciuto quel momento che tutti vorremmo conoscere, il momento in cui si dice. Si. È così. Una presa di coscienza che conferma la finalità della vita ed il suo più autentico valore. Con lei ho conosciuto mille di questi momenti nello stesso istante in cui si verificavano, e anche in questo. Suppongo che li conoscerò per sempre "...



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Commenti

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Mi sarebbe piaciuto sapere la loro versione...la lettura di un figlio è sempre limitante.
In risposta ad un precedente commento
68
23 Mag, 2017
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È questa la difficoltà, inserire e trasmettere una certa obiettività ed oggettività in una dimensione così privata, soggettiva, parziale e personale oltre che trasfigurata da tempo.
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