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Quattro etti d'amore, grazie
 
Quattro etti d'amore, grazie 2013-04-07 13:41:34 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    07 Aprile, 2013
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Io ti bamo e tu mi bami?

"E la pasta ce l'ho già… ce l'ho già
E non la devo comprare.
Mmm… quel formaggio francese
Mi sconquassa le spese
Ci dovrò rinunciare.
Uff… c'è la fila alla cassa
E la voglia mi passa(...)
Ma chi è quello lì
Con le cosce come copertoni
Quello lì, quello lì
Vicino al banco dei peperoni (...) così cantava qualche tempo fa Mina , così potrebbero cantare Enrica e Tea, le protagoniste di questo romanzo che s'incontrano ogni giorno fra i banchi di un supermercato "ma chi è quella lì , quella lì?", si chiedono entrambe.
La prima, Enrica, sembra uscita dalla pubblicità del Mulino bianco, tanto è vero che Tea l'ha soprannominata "la signora Cunningham, la bella e rassicurante mammina della famosa serie TV, Happy Days", sembra una donna felice, madre di due splendidi bambini Viola e Gustavo detto "Gu", sposata felicemente da undici anni, si è presa una pausa dal lavoro, dopo che presso la filiale della banca dove lavora è rimasta coinvolta in una rapina , per fortuna senza tragiche conseguenze. Tea Fidelibus, invece è un'attrice di teatro sposata con Riccardo collega di lavoro,il suo di matrimonio comincia a scricchiolare, per fortuna ha da poco raggiunto il successo con una soap opera, così il successo televisivo sembra averle dato una certa tranquillità anche se è pur vero,come sanno i colleghi di lavoro e il marito che Tea, è figlia di un grosso industriale che quando è stato chiamato dalla figlia in difficoltà è sempre stato pronto ad aprire i cordoni della borsa. Le due donne dunque s'incontrano spesso fra gli scaffali del supermercato e spiano l'una la vita dell'altra, senza mai parlarsi, ognuna vorrebbe vivere la vita dell'altra che dall'esterno sembra , come la famosa erba del vicino, più verde,più interessante e più originale.Sarà vero?
Il romanzo accanto al confronto fra queste due tipologie di donne, mette al centro dell'attenzione di noi lettori anche quello psicologico rappresentato dai cosiddetti complessi di Wendy o di Peter Pan. Nella vita ognuno di noi prima o poi è chiamato a fare delle scelte , ma c'è chi queste scelte non le vuole fare e si rifugia sull'isola che non c'è per rimanere eterno Peter Pan, questa considerazione vale sia per gli uomini che per le donne. Ma è anche vero che spesso gli uomini e le donne che decidono di lasciare l'isola per diventare Wendy sentono di non essere pienamente realizzati , e allora? Con questo romanzo, Chiara Gamberale , con uno stile asciutto e dialoghi divertenti ci invita a riflettere su quell'intricatissima condizione della vita degli uomini e delle donne che chiamiamo: l'età adulta.

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