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E' una vita che ti aspetto
 
E' una vita che ti aspetto 2013-11-15 14:47:13 AndCor
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AndCor Opinione inserita da AndCor    15 Novembre, 2013
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Un personaggio in (disperata) cerca d'autore

Il romanzo di formazione che ci propone Fabio Volo vede come protagonista principale Francesco, che possiamo definire in tutto e per tutto come il gemello del più famoso 'Mattia Pascal' pirandelliano;
Si tratta di un giovane benestante e che possiede tutto a livello materiale, ma è vagabondo ed immaturo a livello psicologico. Una situazione paradossale che lui stesso definisce così: "Nonostante tutte queste cose, però, non ero felice. Soprattutto non ero una persona libera. [...] Desideravo soltanto un po’ di quiete. Non chiedevo molto. Volevo solo stare bene."

L'ansia, la paranoia, il pessimismo e la fragilità delimitano perfettamente tutte le sfaccettature del suo carattere, finché non sarà il suo amico medico Giovanni ad aprirgli gli occhi una volta per tutte: "Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. [...] Se vuoi essere felice, se vuoi essere libero, impara ad amare. Ad amare, e a lasciarti amare."

Amare, e lasciarsi amare.
Due concetti che Francesco non conosce, perché comprende come non gli sia mai interessato scoprire quale sia la vera essenza, il vero motore, il vero significato di ciò che viene definito Amore.
Nelle riflessioni che caratterizzano la parte centrale del romanzo, egli comprende realmente i limiti e la nudità della sua personalità nei confronti degli altri individui e della società in generale. Perchè prima affermerà come sia "Pazzesco scoprire che sai come si muore, ma non come si vive.", poi passerà a scrivere che "Vivevo nella paura. [...] Paura del domani. Paura di non essere pronto. Di non essere all’altezza.", finché non capirà che è arrivato il momento di cercare quella "... persona che mi facesse sentire speciale."

Il titolo del Capitolo 9 - 'Fortuna che mi sono accorto' - segna l'inizio del vero riscatto del protagonista;
Si parte dalla scelta di passare dal lavoro full-time al part-time, affinché gli resti più tempo libero da dedicare a sé stesso ed alla ricerca del proprio Io. Come armato di un bisturi sottilissimo, Francesco continuerà a rivangare il suo passato, rendendosi conto di quanto avesse coltivato le proprie relazioni affettive solamente con semi ricchi di arroganza, superficialità e presunzione.
Ma, per fortuna, Francesco si mette alle spalle gli errori e prosegue per la nuova strada: smette di fumare su consiglio di Giovanni, e soddisfa il suo sogno d'infanzia di lavorare come panettiere aiutando occasionalmente un amico fornaio. E questo cambiamento nella sua vita sarà dovuto al fatto che "Ho iniziato a concepire la vita non come una proprietà, ma come un dono straordinario. [...] Perché lo schiavo non è chi ha la catena al piede, ma chi non riesce più a immaginare una vita in libertà."

Questa nuova vita la deve anche ad una fiorista, di nome Ilaria, che entra a far parte dei suoi affetti. Una giovane donna forse non perfetta, ma che lo sradica dall'apatia e che gli regala un modo nuovo di vedere il mondo che lo circonda. E Francesco non può far altro che innamorarsene.
Ma questo non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Un punto di partenza dal quale nascono parole bellissime, ricche più di affetto sentito che di romanticismo retorico fine a sé stesso. Finché non arriva quell'abbraccio notturno, con la meravigliosa sensazione di essere parte integrante della propria amata, come se il mondo intero si fermasse per un istante a versare una lacrima di gioia per l'infinito affetto che può scaturire da un gesto così semplice ed, allo stesso tempo, magico nella sua unicità.

PS: Concludo con una delle frasi più belle del romanzo, che ciascuno di noi può fare propria: "Fortuna che ho capito che la mia vita ha un valore e quel valore glielo do io con le mie scelte e con il coraggio delle mie decisioni."

Eccolo qui, l'ingrediente segreto della ricetta per ricercare la Felicità.
Grazie Francesco, grazie Fabio; fortuna che ci siete anche voi due ad illuminare il nostro cammino di vita quotidiana.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
'Il fu Mattia Pascal' di Luigi Pirandello.
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Commenti

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Ahahah, Pirandello che prende il Volo! Abbiamo opinioni letterarie diametralmente opposte :-)
In risposta ad un precedente commento
AndCor
21 Novembre, 2013
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L'avevo già intuito dalla 'disputa' che abbiamo avuto riguardo 'La signora delle camelie' :D
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