Dettagli Recensione

 
La ferocia
 
La ferocia 2015-07-16 10:15:45 Cristina72
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    16 Luglio, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

“Ma il mio dolore è amputato”

"Chiamarlo inconscio, un secolo prima, era stato già un errore, un sistema per contenere in un canone linguistico forze di segno opposto”.
Il romanzo Premio Strega 2015 parla di sentimenti basici come odio e amore, senza trascurare l'estesa zona grigia che sta nel mezzo, ma individua nell'anestesia dei sentimenti la piaga principale della nostra epoca.
Viene in mente Jonathan Franzen per l'analisi impietosa di certe dinamiche familiari e, risalendo ai classici, si pensa ai Buddenbrook di Thomas Mann.
Perché il marcio viene proprio dalla famiglia, fonte primaria di conflitti irrisolti, di amore che non trova espressione (ma c'è poi davvero, l'amore?), di rancori che trovano sfogo nei modi più disparati, dall'autolesionismo all'affetto posticcio che fagocita tutto ciò che è autentico:
“Ma il mio dolore è amputato”.
Non mancano passaggi un po' ostici e poco masticabili che costringono il lettore a tornare sul concetto: l'impressione è che lo scrittore eriga a volte tra sé e chi legge un muro che lascia fuori chi non riesce ad oltrepassarlo, ma nonostante questa sporadica chiusura lessicale si resta incollati alle pagine grazie ad una buona dose di suspense opportunamente distribuita.
Ci vuole bravura, del resto, per riuscire a conferire un certo fascino noir ad una città come Bari, “senza grandi tradizioni a parte l'intraprendenza delle imprese edili e la tenacia degli studi legali”.
Lagioia è bravo, sì, ma anche talentuoso, capace di fotografare con precisione un volto e quello che ci sta dietro (“sorrideva gonfio di tristezza”) e di dare voce alla potenza della comunicazione non verbale in mezzo all'inutilità delle parole.
Parole inutili come quelle tra Clara e Michele, uniti da un amore fraterno e puro, troppo fragile per stare al mondo ma forte abbastanza per andare oltre la morte.
Si perde una madre, una sorella, un animale domestico, si perde l'innocenza e si cerca a tentoni una strada:
“La totale inconsapevolezza del male, e il fatto di trovarcisi davanti all'improvviso. Era sempre in fondo solo questo”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Molto intenso, ben tornata :-)
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
17 Luglio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Cub ;-)
ho letto questo commento con grande interesse, anche perchè quest'anno non ho letto nessun titolo dello Strega
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
21 Luglio, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Silvia è un autore interessante e dall'occhio acuto, te lo consiglio.
4 risultati - visualizzati 1 - 4

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante
Il cognome delle donne