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La femmina nuda
 
La femmina nuda 2016-05-24 20:14:41 topodibiblioteca
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topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    24 Mag, 2016
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L'amore ed il tradimento all'epoca dei social

Ho deciso di acquistare e leggere questo libro spinto sostanzialmente da due ragioni. La prima riguarda l'editore, "La nave di Teseo", la nuova casa editrice nata (anche) con il contributo di Umberto Eco, come risposta alternativa al colosso "Mondadori-Rizzoli", al fine di pubblicare liberamente opere letterarie di valore al di fuori dalle strette logiche commerciali. La seconda ragione invece va ricercata nel fatto che il suddetto libro è tra i candidati al “Premio Strega 2016" e pertanto l'ho ritenuto assolutamente degno di approfondimento.
Fatte le necessarie premesse, a lettura ultimata, credo di potere affermare che le mie aspettative siano state in parte confermate per ciò che riguarda alcuni spunti sicuramente interessanti a proposito dell'amore e del tradimento "2.0" vissuto all'epoca di Internet, ed invece in parte disattese con riferimento a certe esasperazioni narrative. L'autrice infatti per cercare di esprimere gli stati d'animo di Anna - la protagonista tradita dal compagno che vive contemporaneamente una relazione con un'altra donna - ricorre a toni decisamente forti e ad un linguaggio crudo, volutamente ed eccessivamente volgare. La narrazione avviene come se si trattasse di un racconto epistolare: Anna, a posteriori, si sfoga scrivendo all'amica Valentina, confessandole la spirale di idiozia e di nevrosi raggiunte a seguito della scoperta del tradimento subito. Anna smette di mangiare alimentandosi esclusivamente con crackers e succhi di frutta, comincia a soffrire di insonnia, interrompe la sua vita sociale ritirandosi in sè stessa e spiando il suo (ex) fidanzato tanto su Facebook (riesce a scoprire la password di accesso entrando così nel suo profilo) quanto tramite un App per telefonino, che le permette di controllare virtualmente gli spostamenti di lui e le scappatelle a casa dell’amante. Quest’ultima viene ribattezzata spregevolmente col nomignolo di "Cane", esattamente come il nome dato dalla stessa al suo cagnolino.
Ed è proprio questo atteggiamento voyeuristico, spinto all'eccesso la parte più intrigante del libro, in quanto dimostra come ormai i social network condizionino pesantemente le nostre vite permettendoci di spiare impunemente la privacy altrui senza essere visti, come ammette la stessa Anna:
“ ….Se invece ci spostiamo per intero dentro la virtualità spariscono tutti i freni, perché sparisce la nostra identità”.

Questa presunta libertà ed impunità tuttavia ha un impatto negativo sulla qualità della vita della protagonista. L’accesso incondizionato al profilo di Facebook dell’ex fidanzato non fa altro che aumentare le nevrosi e le isterie di Anna che rimane tramortita dalla scoperta dei particolari anatomici del corpo di “Cane”, trasmessi come allegato ai messaggi che i due si scambiano.
La donna vive il suo malessere di fronte al tradimento, prova rabbia e frustrazione alla vista delle foto che ritraggono la rivale nella sua nudità. Questa mancanza di veli, richiamata anche dal titolo dell’opera, sta a dimostrare come il corpo nudo possa in qualche modo rappresentare la fragilità mentale dell’individuo, in questo caso una donna, nel momento in cui viene messo di fronte ad un fatto così evidente e sconvolgente.

In definitiva potrei consigliare la lettura di questo libro perché contiene riflessioni assolutamente attuali e vicine al nostro modo di vivere quotidianamente il rapporto con i social network, oltre che rappresentare uno spaccato piuttosto realistico della vita di coppia e del tradimento che viene svilito nella sua gravità, come se i tempi moderni avessero in qualche modo svuotato il significato e la portata di certi comportamenti. Tuttavia, come già accennato precedentemente, non ho apprezzato in toto la scelta dell’autrice di raccontare la storia in modo così “urlato”, così eccessivamente viscerale, con la sensazione che si sia trattato di una scelta consapevole per ottenere visibilità e fare parlare del libro, magari proprio a ridosso del periodo di assegnazione del premio Strega.

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Commenti

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Bel commento, esaustivo. Anch'io mi ero riproposta di leggere questo libro per gli stessi tuoi motivi.
Ciao ti ringrazio!.....si ci può stare anche perchè bisogna essere sempre attenti a tutte quelle proposte editoriali un po' "fuori dal coro", pubblicate da editori interessanti come ad es. La nave di Teseo ma anche Beat, Minimum fax etc....
ottimo commento Gabriele, dopo aver visto che il titolo era stato candidato allo Strega, ero in cerca della prima recensione....
vedremo se passa la prima scrematura a giugno
Ciao Silvia grazie!.....si vedremo cosa succederà per lo Strega....sempre a proposito di Strega a breve mi piacerebbe leggere anche un altro libro candidato, "L'uomo del futuro" di Affinati sulla vita di don Lorenzo Milani.
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