Dettagli Recensione
Affascinante e faticoso
Prima di iniziare questa lettura, avevo già "assaggiato" la scrittura di Lagioia attraverso due suoi racconti ("Un altro nuotatore" e "I miei genitori") decretandolo una buona penna, dalla prosa elegante e molto immaginifica...pur avendo trovato il primo dei due scritti contorto e poco chiaro.
Diciamo, quindi, che, nella "breve distanza", non avevo percepito troppo la fatica...
Questo romanzo, invece, se dovessi definirlo in due sole parole (cosa improbabile date le molteplici sensazioni ed emozioni che un libro riesce ad evocare)...probabilmente direi: "affascinante e faticoso".
Faticoso perché caratterizzato da una scrittura ricercata, forse troppo, che fa sì che alcuni periodi necessitino di rilettura per coglierne il senso, a causa di metafore ardite e similitudini decisamente sopra le righe...altri periodi, invece, un senso non ce l'hanno affatto, ma sono comunque ben incastonati nel quadro generale del romanzo.
Vi chiederete...e perché mai dei "nonsense" dovrebbero essere sdoganati come qualcosa di piacevole o comunque non respingente in un romanzo?
E' difficile da spiegare, ma la scrittura di Lagioia, secondo me, piu che a raccontare una storia, mira a farti "visualizzare" delle sensazioni, delle piccolissime percezioni, che in realtà sono inafferrabili (anche se ci appartengono) cercando di riproporre con le lettere, con le parole, un arcobaleno fatto di mille sfumature e, inevitabilmente, finisce per confondere troppi colori (e un po' anche la mente del lettore!).
Ma il risultato finale risulta comunque affascinante...come un quadro astratto, di cui non comprendi bene il significato, ma che ti piace lo stesso...e rimani lì a guardarlo.
A questo punto la domanda è...lo vorrei portare a casa e appenderlo in salotto?
No, grazie...forse un po' eccessivo, stancante...
Ecco come ho vissuto io questo romanzo.
La storia è buona, anche se non riesce a prendere una direzione precisa: un po' giallo, un po' dramma famigliare, un po' romanzo di denuncia sociale.
Feroce? Sì...lo è, ma non potrebbe essere diversamente quando si racconta di corruzione, di coloro che rispondono solo ai richiami del dio-denaro, dell'uso e abuso di droghe e sesso...
Insomma, un romanzo che poteva essere splendido e non lo è...ma comunque da leggere.
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