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L'ultima riga delle favole
 
L'ultima riga delle favole 2017-05-09 18:39:53 combinazionimagiche
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combinazionimagiche Opinione inserita da combinazionimagiche    09 Mag, 2017
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Rimedi per l'anima

Mi sono imbattuta casualmente in questo libro nel 2013, e ricordo chiaramente di aver pensato che Gramellini fosse un visionario. Non riuscivo a trovare un filo logico nella sua narrazione, continuavo ad andare avanti per comprenderne il senso…senso che poi trovai d’improvviso. Questo libro parlava esattamente di me! Più scendevo in profondità insieme al protagonista, più mi imbattevo in me stessa, nel mio intimo, nei miei errori, nei miei rimpianti, nelle mie questioni irrisolte e in quelle risolte frettolosamente. Il mio IO coincideva esattamente con quello di Tomàs (e dell’autore).
Il nucleo centrale della narrazione è l’Amore, inquadrato nel suo elemento fondamentale: l’Anima gemella. Tomàs aveva fin da piccolo un’ossessione: accoppiare tutto in fila per due. Ascoltava a bocca aperta le favole che la madre gli raccontava, ma l’ULTIMA RIGA lo lasciava sempre insoddisfatto. “E vissero per sempre felici e contenti. Avrebbe voluto sapere che cosa succedeva davvero, dopo”.
Era stato proprio il “dopo” a renderlo una persona timorosa, con il “cuore ustionato”, che aveva imparato a reagire ai colpi della vita chiudendosi a riccio su se stesso e scegliendo sempre la via più semplice nei rapporti a due: la fuga.
Almeno finché non appare Arianna e tutto si ribalta. con lei non potrà fuggire, il “disertore sentimentale” viene bruciato sul tempo. Tomàs sta passeggiando sulla spiaggia in cerca di se stesso e del senso della sua vita, quando si imbatte in un gruppo di balordi e cade in acqua; mentre sta per annegare il tempo inspiegabilmente si ferma.
In bilico tra la vita e la morte, il suo ultimo pensiero va a lei, Arianna.

“Noi accogliamo coloro che scappano dalla vita, ma covano un desiderio non realizzato in fondo al cuore…un uomo arreso non è ancora un uomo perduto. A salvarlo sarà sempre il suo pensiero più ardito.” (…) Tomàs abbassò le palpebre e fece finta di assopirsi. Era una delle sue specialità. Fin da bambino aveva imparato a indossare la maschera dell’addormentato per scappare dalle situazioni che lo mettevano a disagio. Si girò su un fianco e incominciò a pensare. All’anima gemella.
Da qui inizia il viaggio attraverso se stesso nelle ” terme dell’anima” , alla ricerca dell’amore e della guarigione. D’altronde ci dice Gramellini
"Se vuoi fare un passo in avanti, devi perdere l’equilibrio per un attimo."
Trovo che questo sia un libro che scatena sentimenti controversi, può piacere o meno, in ragione dello stato d’animo in cui ci si trova e con il quale lo si legge; è forse più adatto alle anime in pena che ai cuori felici.

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Commenti

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Bella recensione! Di Gramellini ho letto solo Fai bei sogni e mi è piaciuto molto, leggerò anche questo
Grazie Elena, io te lo consiglio, anche se all'inizio può risultare un pò ostico come stile. Fai bei sogni è più scorrevole e immediato.
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