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Norwegian Wood
 
Norwegian Wood 2012-05-16 12:36:44 C l a r a
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Stile 
 
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Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
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C l a r a Opinione inserita da C l a r a    16 Mag, 2012
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Murakami Love.

Mettetevi comodi, sistemate i cuscini sul divano, accendete una candela, fumate una sigaretta in totale calma e premete play:
http://www.youtube.com/watch?v=lY5i4-rWh44

Ecco ora immaginate di non essere soli, immaginate di essere in una casetta totalmente immersa nella natura con Reiko, una signora di mezz'età con delle rughette deliziose che si formano attorno alla sua bocca quando sorride che suona per voi la chitarra, Naoko, una giovane perla, piccola, fragile, silenziosa e sensuale e Toru con la sua indecisione, le sue riflessioni e il suo continuo oscillare tra la vita e la morte.
Ora potete leggere la mia recensione con il giusto spirito...

Se volessi riassumere "Norwegian Wood" in poche parole potrei affermare che è un racconto di formazione, di crescita, di esperienza.
Un percorso che da adolescente fa diventare adulti.
Una crescita non sempre lineare, in cui non mancano i dolori, le sofferenza, le perdite ma in cui si susseguono anche passioni fugaci di una sola notte, amicizie di una vita e amori.
Amori ingenui.
Amori passionali.
Amori sofferti.
Amori spensierati.
Amori platonici.
E morte.
La morte come elemento purificatore dell'amore, che lo eleva ad obiettivo ultimo dell'esistenza di ognuno e a mezzo per superare il dolore e imparare a vivere.

"La morte non è l'opposto della vita, ma sua parte integrante. Tradotto in parole suona piuttosto banale, ma allora non era così che lo percepivo, ma come un grumo d'aria presente dentro di me. La morte era parte di quel fermacarte, parte indissolubile delle quattro palline bianche e rosse allineate sul tavolo di biliardo. E sentivo che noi vivevamo inspirandola nei polmoni come una finissima polvere. Fino ad allora io avevo sempre considerato la morte come una realtà indipendente, completamente separata dalla vita. Come a dire: 'Un giorno prima o poi la morte allungherà le sue mani su di noi. Ne consegue che fini a quando ciò non avverrà essa non potrà toccarci in nessun modo? Questo mi sembrava un ragionamento assolutamente onesto e logico. La vita di qua, la morte di là. Io sono da questa parte, e quindi non posso essere da quella. Ma a partire dalla notte in cui morì Kizuki, non riuscii più a vedere in modo così semplice la morte (e la vita). La morte non era più qualcosa di opposto alla vita. La morte era già compresa intrinsecamente nel mio essere, e questa era una verità che, per quanto mi sforzassi, non potevo dimenticare."

Un Murakami che con il suo stile limpido e semplice ci porta nella Tokyo del '68 animata da proteste giovanili e da clima rivoluzionario, ma soprattutto un Murakami che ci prende per mano e ci guida ad esplorare le corde più intime dell'animo umano, le fragilità, le insicurezze proprie di ogni uomo.
Un libro che, nonostante sia stato scritto nel 1987 non porta affatto su di sé il peso dell'età.
Un piccolo capolavoro immortale.

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Commenti

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Complimenti Clara !!!
bellissima recenmsione clara,
Chissà perc hè però non mi attrae questo sig Murakami a volte sono tentata ma poi finisce sempre che esco dalla libreria con un altro libro.
C l a r a
17 Mag, 2012
Ultimo aggiornamento:
17 Mag, 2012
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Grazie ragazze, sono felice che vi sia piaciuta!
@ Katia: io sono di parte e non so se saró pienamente convincente, Murakami è tra i miei scrittori preferiti, sono sicura che lo leggeresti con passione perchè per il suo stile intimo di raccontare, di scrivere e descrivere ti fa entrare pienamente nella storia...
Norwegian Wood è il suo primo libro che ho letto, lo avevo in wl da tempo ma, come te, non ero poi così convinta, ti assicuro che dopo aver acquistato e letto Norwegian Wood non mi sono piú fermata con i suoi romanzi... :)))
Buona giornata!
Allora potrei provare senza rischiare niente ho visto che lo hanno in biblioteca !
Mi hai quasi convinta.
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