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Il cimitero di Praga
 
Il cimitero di Praga 2013-02-22 10:29:22 Hope
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
1.0
Hope Opinione inserita da Hope    22 Febbraio, 2013
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Fatica!

Contorto, meccanico, tecnico, arcaico, sempre alla ricerca di qualcosa di filosofico.
Estenuante leggere un libro così mediocre, a tal punto da benedire quando arrivavano le pagine con le immagini, anche se talvolta le didascalie riguardano pagine successive.
Per non parlare dell’elenco abbastanza ripetitivo di pietanze e ingredienti, una volta passa, ma così si esagera!
Eco, a mio modestissimo avviso, ha voluto fare un esercizio, si è voluto spingere oltre, criticare e sputare veleno su questo e su quell’altro e solo per poco non ha superato il limite.
Cosa voleva dimostrarci con questo libro ancora non l’ho capito, a distanza di mesi dalla lettura.
Non si riesce a capire chi parla, una continua rincorsa, sempre nell’attesa che succeda qualcosa di strabiliante ma che in realtà non accade mai.
Leggendo varie recensioni, sono arrivato alla considerazione che sia il classico libro che si ama o si odia, (anche se un libro non si odia mai veramente!).
Io rientro nella seconda categoria, però sono contento di vedere che qualcuno – forse più intelligente di me – ha trovato un senso a questo libro.
Una fatica leggerlo e penso sia stata anche una fatica scriverlo!

L’unica nota positiva di questo libro è che per fortuna è uscita la versione economica!

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Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
a chi ama follemente Eco.
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170
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Commenti

16 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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22 Febbraio, 2013
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Hope
22 Febbraio, 2013
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"Il nome della rosa", anche se parecchi anni fa.
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Mario Inisi
22 Febbraio, 2013
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A me non è piaciuto nemmeno Il nome della rosa. Mi sembra una lettura un po' arida e cerebrale. A me non piace quel tipo di libro anche se prende tutti.

22 Febbraio, 2013
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Eco è sapere, il sapere è fatica, per leggerlo bisogna amarlo, e amare soffrire, tutto qui...
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Mario Inisi
22 Febbraio, 2013
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Non ho trovato il libro faticoso ma arido. Il sapere senz'anima non mi interessa. Preferisco l'anima senza la sapienza anche perché il sapere intellettuale è comunque limitato e illusorio. Chi pretende di sapere con troppa convinzione e con una certa supponenza mi rimane irritante. Anche Socrate, in fondo, a fine carriera, dichiarava di sapere di non sapere. Credo che dovrebbe essere così per tutti. Eco è un grande studioso ma fa pesare la sua mole di studi in modo un po' antipatico. O così mi è sembrato da quell'unica lettura.

22 Febbraio, 2013
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@Mario Inisi, a parte che rispondevo a Michele , il fatto che Eco sia arido è solo una tua opinione, il fatto che Eco abbia la supponenza di credere tutto e questo traspaia dai suoi scritti è solo una tua opinione, che i suoi scritti non abbiano un'anima è solo una tua opinione. Una tua opinione e quindi rispettabilissima, come io la pensi in maniera opposta ! Ho rispettato l'opinione di Michele non votando negativamente la sua opinione, anche se io questo romanzo l'ho amato.
Hope
22 Febbraio, 2013
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Mi trovo perfettamente d'accordo con Mario Inisi, avrei scritto le stesse identiche cose (tranne Socrate!)
Comunque Valeg ho scritto questa recensione anche per confrontarmi con chi non la pensasse come me e a questo proposito, visto che sei un amante di Eco, consigliami il suo libro migliore e quando lo leggerò ne riparleremo!
Well, la piacevolezza è sempre personale!
Non ho mai letto Eco, scoraggiata dalla mia insegnante di storia che aveva definito "Il nome della rosa" un mattone per addetti ai lavori. Questa recensione è un'ulteriore conferma.
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Mario Inisi
22 Febbraio, 2013
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In effetti è proprio la mia opinione. Scusa, ti ho risposto perché pensavo dicessi a me. Anche io rispetto le opinioni di tutti. In fatto di libri, in particolare. Non litigherei con nessuno per un libro.
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