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Storia di una ladra di libri
 
Storia di una ladra di libri 2014-06-17 15:11:39 FrankMoles
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FrankMoles Opinione inserita da FrankMoles    17 Giugno, 2014
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E se anche la Morte avesse dei sentimenti?

Morte, distruzione, razzismo, orrore. Questo è ciò che viene in mente a chiunque senta la parola "Nazismo". Si prova quasi un brivido a pensare di immedesimarsi in coloro che l'hanno vissuto, ma non ci si rende conto che immaginare è difficile e che la nostra conoscenza di una così terribile realtà è sempre incompleta e parziale. Ognuno di noi sa i crimini compiuti dai nazisti e da Hitler, ma quanti di noi sanno cosa può provare una bambina costretta ad allontanarsi da sua madre dopo aver assistito alla morte del suo fratellino e calarsi in una realtà nuova e sconosciuta in tenera età? Quanti di noi possono immaginare le sensazioni di una bambina costretta a dire "Heil Hitler" sapendo che l'uomo a cui inneggia è la causa dei suoi mali interiori? E quanti di noi possono immaginare cosa si prova a vivere con un ebreo da nascondere al mondo per motivi che a dieci anni certamente sfuggono?
L'universo interiore di Liesel è un turbine di emozioni che si accavallano tra l'innocenza infantile e una precoce maturità necessaria per affrontare ciò che a dieci anni non si dovrebbe neanche conoscere. A dieci anni si dovrebbe andare alla ricerca del buono che vi è nel mondo, come Liesel fa con i libri o giocando col suo amico Rudy. Anche le "cattive" azioni da lei compiute, i furti dei libri, risultano facilmente perdonabili ad una bambina travagliata e distrutta. Forse i libri rappresentano per lei il ponte per oltrepassare l'abisso della morte in cui tutti coloro che le sono vicini sembrano cadere insieme alle sue speranze di una vita felice.
Un'altra grande abilità dell'autore, oltre quella di farci conoscere dall'interno un mondo, una quotidianità su cui nessuno riflette approfonditamente pensando al nazismo, è quella di porre la storia da un punto di vista inusuale. Per una volta infatti le emozioni non sono filtrate attraverso il cuore e la mente dei personaggi, ma attraverso la Morte. E chi meglio di lei poteva all'epoca conoscere i pensieri, le sensazioni e le emozioni che imperversavano tra i cittadini? E' lei la vera protagonista del libro e, come tutti gli altri personaggi, anch'essa è vittima, vittima della lucida follia di un sistema in cui si vive morendo ogni giorno. Ci si chiede spesso cosa provano gli uomini davanti alla morte; ma la Morte cosa prova di fronte a un uomo di cui ha appena raccolto l'anima?

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