Il monte ai piedi del cielo
Letteratura italiana
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Poetica ironia
Brillante testo che ci catapulta in un mondo a metà fra i racconti di Loriano Machiavellico e quelli di Mauro Corona. Ritratto vivido e sincero, di un mondo in stile "giardino segreto"; prezioso, nella sua piacevolissima forma, ed intessuto di attimi di vita da cartolina dei beti tempi che furono. Storie del giovane Remigio, che un'esplosione rese orfano di madre e di padre, e di quel nonno druido che fu per lui il miglior "orfanotrofio" che si potesse trovare; storie di boschi, di osterie e di volti e immagini dell'infanzia che, se ben osservati, appartengono al repertorio memoriale di ognuno di noi.
Stile lineare, scorrevole, avvolgente. Quadri ben pennellati. La lettura procede in modo piacevole. L'autore dimostra di essere in possesso di un ricco vocabolario e di una spiccatissima attitudine alla narrazione elegante e concisa. La potenza immaginifica del racconto è ben sviluppata. Atmosfere nitide, seppur cullare in quella dolce vaghezza tipica dei "racconti dei boschi".
Ci vedo dentro il sapore "magico", quasi di un'arcadica era passata. della schietta provincia italiana.