L'acquario
Letteratura italiana
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La verità è che la verità cambia.
Scongiurare l’imprevisto, proteggersi la salute, il portafogli e il cuore e costruire graziosamente la propria vita entro illusorie e riparate nicchie, ebbene, è un’idiozia etica. Come il buon vecchio Simenon insegna, l’irreparabile irrompe senza preavviso, dal sotterraneo che è in ognuno di noi e nella natura stessa dell’esistenza: trasformazione.
Questo è l’ingresso, il senso letterario che meglio si cuce addosso a questo romanzo (definirlo? giallo? noir?..), ambientato in quel che resta della Milano da bere di craxiana memoria, animato da persone – non personaggi – le cui vite potrebbero, ad un primo sguardo, essere proprio le nostre.
E persone “normali” sono i protagonisti: Marco, promotore finanziario in ascesa, si innamora lentamente di Rossana, studentessa universitaria, in un lieve e giocoso – quasi grossolano – crescere di una relazione che li conduce via via alla decisione di sposarsi.
Alla vigilia del matrimonio, Rossana muore assassinata.
Il dolore e le oscurità che ribollono in un uomo strappato ai suoi sogni trasformano la trama in un impercettibile, ben curato crescendo: Marco brancola nel tentativo di indagare, capire, trasgredire quel segreto che gli ha portato via la sua Rossana, mentre accade quel che deve accadere…. la Polizia non indaga, non soddisfa….gli amici ascoltano, ma non consolano… Milano e gli implacabili mercati finanziari incombono quasi a dirgli “non è successo nulla, su, ripigliati…”.
Marco invece è in lenta, inesorabile, sacrosanta trasformazione. Non sarà più lo stesso. Non si accontenta, non si protegge,non si rifugia, vuole capire; rifiuta il sedativo imperante del “don’t worry – be happy” (la vera droga occidentale), finchè il segreto esplode, una coltellata di verità descritta con pochissimi, scarni passaggi narrativi, tanto più efficaci in quanto prosa nuda e tagliente, in un cupo rumore , sotto, che aumenta.
In questo viaggio verso la verità e la giustizia - che forse a nessuno dovrebbe essere risparmiato - ci sarà dubbio, sangue, lotta , sesso, paura, verso un epilogo sorprendente.
Forse è solo tutto un film.
“Tutto ciò che è profondo ama la maschera”(F.W. Nietzsche)