La ragazza n. 9
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Il racconto della ragazza n 9 è una storia dedicata ai giovani di oggi, nei quali troviamo quelli che sognano di diventare supereroi, quelli che cercano di piacere agli altri per il semplice motivo di non essere derisi e quelli a cui piace mortificare i più deboli, i cosiddetti bulli. Se a tutto questo aggiungiamo l’eterno confronto tra genitori e figli può a volte succedere che si innesca una miccia pericolosa vicino un barile di benzina.
Siamo alla vigilia di Capodanno e mentre molta gente cerca di divertirsi, sulle strade di Minneapolis in Minnesota avviene un evento: Una ragazza giovanissima sbalza dal cofano posteriore di un auto e viene scaraventata in strada rimbalzando tra le ruote di un'altra auto.
Il viso è orribilmente deturpato, irriconoscibile presentando numerose ferite da arma da taglio tanto da essere soprannominata “zombie Doe”.
A questo omicidio accorrono due poliziotti in servizio quella notte, Sam Kovac e Nikki Liska i quali già impegnati dalle indagini su una serie di omicidi avvenuti in quell’anno precisamente otto e presumi mente effettuati da un serial killer denominato “DOC Holiday” ancora libero, chiamano il cadavere con il nome della “ragazza n°9”.
I due poliziotti prendono il caso a cuore e cominciano ad indagare per scoprire prima il nome della ragazza, chi erano i suoi genitori e chi erano gli amici che frequentava fuori e a scuola.
Ma il teatro intorno alla giovane vittima diventa sempre più misterioso e cupo e nella mente dei due investigatori prende sempre più strada che questa volta il serial killer non centri e bisogna cercare la verità intorno alla vita che conduceva la giovanissima vittima la quale risultava dalle testimonianze essere un soggetto molto problematico con difficoltà di socializzazione con i suoi stessi coetanei, ma nello stesso tempo desiderava essere accettata solo per quello che era. Cosa era capitato ad una ragazza di 16 anni per essere stata uccisa cosi con tanta cattiveria?
Intanto il vero serial Killer risvegliato da questa vicenda decide di pianificare un ‘altro omicidio con una altra ragazza cambiando il suo modus operandi convincendosi di guadagnare la popolarità sui media avvalendosi del titolo di “genio” del crimine deridendo con soddisfazione tutto lo staff investigativo presente in quel territorio. Tutto questo complica la indagine dei due poliziotti sulla morte della povera ragazza, ma il fiuto, l’esperienza e l’amore per il proprio lavoro portano i due poliziotti ad una sconvolgente verità.
Sebbene il racconto non l’ho trovato da ritmo elevato è tuttavia un buon romanzo, molto riflessivo sui valori ed i pensieri dei giovanissimi odierni attraverso il mondo dei social-network, insieme agli egoismi nascosti, delusioni e scarso sacrificio d’amore che presentano le figure di maggiore riferimento di una famiglia.
Il linguaggio molto semplice consente una piacevole e scorrevole lettura, i personaggi molto diversi fra di loro danno modo di ricordarli con precisione. L’unico giudizio personale non molto positivo riguarda la parte narrata sul seria killer che a mio avviso presenta alcuni punti di interruzione circa le descrizioni del racconto stesso.
Buona Lettura