Le piace Brahms?
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Il complesso di Giocasta
(Oggi, 24 settembre 2014, è il decimo anniversario della morte di Françoise Sagan. Questo commento – che colloco nel percorso dedicato all’erotismo - è il mio personale omaggio alla memoria di un’autrice che è tra le mie preferite.)
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Il rapporto tra una donna matura e un uomo più giovane è un classico dell’erotismo. Vi si cimenta Françoise Sagan in “Aimez-vous Brahms?”, ove si narra la storia sentimentale della trentanovenne Paule. Costei ha una relazione con il coetaneo Roger, esplicitamente infedele (“Non ne poteva più di quella libertà messa tra loro come una legge, quella libertà di cui solo lui si serviva…”), che – forte della sua sicurezza (“Lui restava l’amante, quello vero, il maschio”) – ingenera un senso d’insoddisfazione e solitudine nell’amante (“Era sola, anche quella notte, e la vita futura le apparve come una lunga fuga di notti solitarie…”)
Svolgendo il suo lavoro di arredatrice, Paule conosce Simon Van Den Besh, venticinquenne figlio di una dama della bella società parigina (“Aveva una ciocca di capelli sulla fronte, la luce delle candele gli scavava il viso, era stupendo”). Simon, avvocato praticante a sua volta insoddisfatto (“… sono la copia sbiadita di una dozzina di ragazzi troppo viziati, cacciati a forza nelle professioni liberali grazie ai genitori…”) s’innamora ben presto della donna con la voracità di un piccolo carnivoro (“quel moscardino che seguiva Paule dovunque”).
L’erotismo che si sprigiona dalla nuova relazione è descritto nell’atmosfera magica (“Attraverso i vetri rigati d’acqua, il sole li passava da parte a parte, con quelle improvvise vampe di calore piene di rimorsi provocati dall’autunno”) e nei profumi (“Il Bois odorava di erba bagnata, di legno che ammuffisce pian piano, di strade d’autunno”) autunnali (“L’autunno saliva al cuore di Paule con una grande dolcezza”) dall’affascinante scrittura della Sagan, che indugia con dolcezza struggente (“Paule sentì una specie di tenerezza per quella figura silenziosa che le teneva il braccio”) sulle fasi della passione (“Paule sentì il cuore battere a precipizio, e fu invasa da un turbamento improvviso”) fatta di:
- appuntamenti (“C’è un bellissimo concerto alle sei… Le piace Brahms?” “Ci credi?... Non ricordavo più se mi piaceva Brahms…”);
- sensazioni (“… le tratteneva la mano nella sua un attimo di troppo, come gli eroi romantici di cui s’era fatto beffe tante volte”);
- sguardi (“Simon, i cui occhi come un faro, ogni due minuti, le sfioravano il viso, indugiando un secondo di troppo a cercare il suo sguardo”);
- manifestazioni affettuose (“Simon copriva di baci il suo volto”).
Ma Françoise Sagan non è soltanto questo. Il suo stile disegna con pennellate improvvise (“Gli uomini erano decisamente delle bestie feroci”) e contorni più definiti (“per un attimo pensò, crudele verso se stessa, d’essere finalmente arrivata allo stadio materno”) il senso dell’endemica insoddisfazione umana, tessendo una trama che sfocia in un finale “alla Sagan”: “E intanto respirava l’odore ben noto del suo corpo, del suo tabacco, e si sentiva salva. E perduta.” Ove prevale “un bel dolore, di cui lei non avrebbe mai conosciuto l’eguale.”
Se non si fosse capito, questo è l’erotismo che piace a…
…Bruno Elpis
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Aimez - vous Brahms ?
Trentanove anni, un bel viso raffinato.
Seduta di fronte ad uno specchio si osserva il volto, la pelle tiepida leggermente segnata , piccole rughe di espressione, prende atto senza troppa nostalgia di quanta differenza ci sia tra l’essere una donna giovane e l’essere una donna ancora giovane.
Paule e Roger, una relazione di alcuni anni, lo chiamano amore ma fino a che punto sia radicato tale sentimento non e’di scontata profondita’. Quasi fossero due adolescenti invecchiati, lei che non sa opporsi, lui che non vuole impegnarsi e ostenta un po’ troppo frequentemente il suo vessillo : liberta’.
Paule sola . Sola a cena, sola in salotto, sola nel letto con un libro accanto.
Simon, molto giovane, sfrontatamente bello, ingenuo e sornione , timido ma audace, testardo e buffo, con fascino felino intenerisce tra le fusa e con lo sguardo furbo pianifica il pacifico attacco.
Le piace Brahms ?
Con una prosa semplice ed elegante, Francoise Sagan ci propone una controversa storia d’amore fine anni ‘50, tra la staticita’adultera di una relazione ormai inflazionata e le palpitazioni disarmanti di un giovane sentimento.
Vibrante come ogni brivido che scorre al centro della schiena di una donna, quando indipendentemente dall’eta’ , un uomo riesce a farla imbarazzare e arrossire come fosse una ragazzina.
Leggero e fresco come un sussurro all’ombra delle ali di Cupido, in volo nel plumbeo cielo di un autunno parigino del 1959, decidendo se vivere la certezza di una promessa d’amore o il rischio di un amore vero.
Brahms ? Mi piace da morire …
Buona lettura