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E le altre sere verrai? di Philippe Besson
Un’altra volta un quadro ha ispirato la scrittura di un romanzo. Stavolta è il dipinto “Nightawks” di Edward Hopper, che l’autore di questo romanzo ama particolarmente (non si può dire che io e lui in fatto di quadri, abbiamo gli stessi gusti).
L’azione in questo romanzo è ridotta al minimo, come per riprodurre l’immobilità del dipinto a cui si rifà. Quello che prevale (e questo mi piace, molto) sono le emozioni dei protagonisti: i ricordi, i rancori e i rimpianti che ribaltano i loro equilibri interiori e le loro vite.
E’ un romanzo particolare, perché non ci si trova la passione immediata che sconvolge subito, come invece succede per altri autori e altri libri. Qui ritroviamo parole e pensieri che vanno a scavare dentro di noi, per graffiarci lentamente, andando in profondità e lasciarci un segno.
I protagonisti del romanzo sono le frasi non dette, i pensieri dei protagonisti, i loro silenzi e i loro sentimenti. E’ un romanzo profondo, sottile e a mio avviso molto elegante.
Mi piace Louise, la protagonista, che purtroppo non è mai stata la prima scelta dei due uomini più importanti della sua vita (Stephen l’ha lasciata per una donna più seria e precisa, che corrispondeva ai canoni del suo status, Norman la lascia perché le preferisce la moglie), però è una donna forte, indipendente, spontanea e sincera, che sa tenere testa alle situazioni.
Non mi piacciono per nulla i due amanti della stessa, li ritengo vili e inadatti a una donna libera e “pura” come Louise. Dopotutto, è quasi impossibile trovare un uomo talmente intelligente e sicuro di sé, da accettare una donna così.
Le frasi o le espressioni che mi sono piaciute:
“…sedute su due sgabelli, appoggiate al bancone splendente, le due fiere che si fronteggiano, come preparandosi a un attacco o a un abbraccio….ritrovano la loro intimità passata, quel modo di chinarsi l’uno verso l’altra che è tanto un abbandono quanto una diffidenza, tanto una resa quanto una rivendicazione di libertà”;
“Quanto a Louise lei non ha preteso niente: ha deciso, un giorno di cinque anni prima, di non pretendere più niente dagli uomini”;
“Lei confida nell’intelligenza più che nell’affettuosità. E’ indubbiamente un tragico errore in materia amorosa. Un errore da debuttante”;
“Louise ha ricevuto la notizia della loro separazione in pieno petto, e in piedi. E’ stata spazzata via in un secondo. Ne è uscita devastata. Aveva semplicemente dimenticato di proteggersi. Come i grandi invalidi, non ritroverà mai completamente l’uso di se stessa”;
“Louise ha bisogno di sapere che è stata lasciata. Che, ancora una volta, non è lei la prescelta”;
“I loro sguardi si incrociano appena un secondo ma, in quel secondo, ci sono i cinque anni vissuti in comune…c’è tutto ciò che hanno condiviso e tutto ciò che li ha allontanati”;
“Il desiderio è palpabile. La violenza che percepiscono, che li scuote entrambi, è fisica. Tornano alle origini”.
Carino, da leggere!