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Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?
 
Se niente importa. Perché mangiamo gli animali? 2014-07-24 07:55:10 Marlene1
Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Marlene1 Opinione inserita da Marlene1    24 Luglio, 2014
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Se niente importa.

"Adesso posso guardarti negli occhi, non ti mangio più." Diceva Franz Kafka guardando un pesce.
Premetto che parlo da animalista e vegana convinta e ho trovato in questo libro spunti molto interessanti su quello che sono gli allevamenti intensivi, gli impatti sull'ambiente e sulla salute dell'uomo che mangia animali. Foer parla di quanto accade e ci fornisce numeri e percentuali reali relativi a Stati Uniti e America del Nord in generale. Questi stati hanno sicuramente un triste primato in quanto a consumo e abuso di carne, ma le percentuali non cambiano molto in Europa, dove gli allevamenti sono per la bellezza del 99,9% intensivi e si, crudeli. Io ho smesso di mangiare animali anni fa e inizialmente per questioni etiche, ma in seguito mi sono ovviamente documentata e interessata sulla verità che accompagna la storia di un animale da quando nasce al nostro piatto. Penso sia un libro illuminante su aspetti che la maggior parte delle persone ignora o preferisce ignorare volontariamente, perchè mangiare animali è comodo, veloce e piacevole al palato.
Perchè invece non riflettere sul fatto che si mangiano cadaveri? E che ogni animale è uguale all'altro?
Consiglio dunque questo libro non certo per essere "convertiti", anche perchè l'intento di Foer non è assolutamente questo: non fa certo del libro un manifesto del vegetarianesimo/veganesimo, ma da informazioni utili a chi è dotato di un certo tipo di sensibilità e solo ed esclusivamente per cambiare la propria vita in meglio.

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Commenti

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Grazie per il tuo commento e per aver segnalato questo libro.
Ti invio qualche parola di M. Yourcenar sugli animali: "questi esseri occupati, come l'uomo lo è, nell'avventura di esistere" .
L'anno scorso ho assistito alla mungitura di una mucca in una semplice fattoria. Il povero animale aveva sicuramente una mastite perché scalciava e c'erano tracce di sangue nel latte. E' vero, a certe cose si preferisce non pensare.
In risposta ad un precedente commento
Marlene1
24 Luglio, 2014
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Bellissime, ti ringrazio!
Se solo tutti si ricordassero che anche loro ESISTONO! E non sono oggetti da sfruttare al massimo puntando a spendere il minimo. E che, anche noi facciamo parte del regno Animalia, non di un regno a sè stante.
In risposta ad un precedente commento
Marlene1
24 Luglio, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Cristina! Da questo tuo commento emerge tutta la tua sensibilità a riguardo in quanto non parli nè di macelli o per esempio di una mucca munta in mungitrici meccaniche.
Purtroppo è proprio così, se già può averti colpito la "sofferenza" o comunque la condizione sicuramente non naturale della mucca, lascio immaginare cosa può voler dire assistere alla macellazione! Meglio non sapere, non vedere, non sentire. Questo libro può essere infatti un punto di partenza totalmente da approfondire per chi crede che gli hamburger crescano sugli alberi ;)
Rispetto e condivido la parte che segnala che come esseri viventi, gli animali vadano trattati con rispetto, e ribadisco, anche nel momento in cui entrano a far parte della nostra dieta... ( poi le scelte alimentari personali non si discutono). Non dimentichiamoci che siamo stati creati onnivori, e come tali, il nostro organismo ha bisogno di introdurre anche sostanze che provengono dal mondo animale per rimanere in buona salute.....
Il tuo commento mi è piaciuto molto, ma come hai fatto a reggere la lettura di un libro simile? Tutta la mia approvazione per l'autore, che in questo modo contribuisce ad informare sulla provenienza di cibo che, per arrivare sulle nostre tavole, oltre ad essere ottenuto provocando la sofferenza e la morte di queste creature, danneggia gravemente la nostra salute.
Io non sarei riuscita a terminarlo. Non voglio sapere nei dettagli cosa accade negli allevamenti intensivi...
Solo oggi, in aeroporto, ho notato che in alcuni punti ristoro si presentava un menù vegano. Finalmente! Segni di un mondo che cambia...in meglio!
Bella segnalazione, forse lo prendero'. Nel senso che mi interessa molto approfondire, ma non sono mai pronta davanti a certi argomenti. Gia' mi immagino gli incubi notturni durante la lettura.
Per quanto mi riguarda non sono vegetariana, ho pensato pero' che un buon passo e' meglio di nulla quindi ho da tempo ridotto drasticamente il consumo di carne e pesce, diciamo circa l'80% in meno rispetto all'italiano medio. Magari questo libro mi fa andare di traverso anche quel poco di carne che mangio, ben venga .
:-)
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