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Apocalisse

Saggistica

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La presentazione e le recensioni di Apocalisse, saggio di D. H. Lawrence. Scritto nel 1929 alla vigilia della morte, Apocalisse è il testo più importante degli ultimi anni di Lawrence, il coronamento di una vita prodiga e infaticabile, tormentata ed inquieta. Vero e proprio testamento di una esistenza spesa nella dura battaglia contro la disumanizzazione dell'individuo, in nome di un misticismo laico e struggente di purezza interiore, può essere letto come un grido di ribellione a difesa della libera fantasia dell'artista.



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Apocalisse 2008-05-28 04:31:52 galloway
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galloway Opinione inserita da galloway    28 Mag, 2008
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Un libro che vive

"E' ben noto che un libro vive fin quando non sia del tutto scandagliato, dopo di che muore. E' straordinario come un libro sembri del tutto diverso se viene riletto a cinque anni di distanza. Alcuni di essi guadagnano molto, ci appaiono con cose nuove, tanto diversi da farci dubitare di essere rima ... Continue



"E' ben noto che un libro vive fin quando non sia del tutto scandagliato, dopo di che muore. E' straordinario come un libro sembri del tutto diverso se viene riletto a cinque anni di distanza. Alcuni di essi guadagnano molto, ci appaiono con cose nuove, tanto diversi da farci dubitare di essere rimasti quali eravamo prima. Altri, al contrario, perdono moltissimo. Ho riletto "Guerra e Pace" e mi sono meraviglito nel constatare quanto poco mi commovesse. Anzi, fui come atterrito nell'accorgermi di non provare più quella emozione che quel testo aveva suscitato in me tempo prima.

Succede così. Dopo che un libro è stato scandagliato fino in fondo, che lo si conosce, che il suo significato è stato ben segnato, dopo, è un libro morto. Esso vive solo fino a quando possiede la capacità di communoverci, in modo sempre nuovo, fin quando possiamo leggerlo, e ad ogni lettura, trovarlo diverso. Dalla gran congerie di libri un pò superficiali che una sola lettura è sufficiente a sondare, i lettori moderni sono spinti a credere che ogni libro sia così, esaurito ad una prima scorsa. Non è così. Pian piano se ne accorgeranno. L'autentica gioia di un libro consiste nel poterlo leggere più di una volta, e nel trovarlo ogni volta diverso, disvelandogli esso un significato sempre nuovo e sempre più profondo. Questione di valutazione, è ovvio: noi siamo così accecati dall'idea di quantità, anche nei libri, che quasi non avvertiamo quanto possa essere prezioso un solo testo, prezioso come un gioiello, come una pittura meravigliosa su cui possiamo fermare lo sguardo sempre più in profondità, fino a trarre una sempre più profonda esperienza. Molto, molto meglio leggere un solo libro sei volte che leggere sei libri diversi. Perchè se un libro ha in sè il potere di lasciarsi leggere ben sei volte, ciò vuol dire che ad ogni occasione di lettura è in grado di offrirci una più profonda esperienza e arricchirci l'anima di sentimenti e di pensieri. Al contrario, sei libri letti una volta, ci daranno soltanto un accumulo di interesse superficiale, consueto di questi nostri tempi moderni: quantità senza valore reale.

Si tornerà a vedere la massa di lettori divisa in due gruppi: il grande numero di quelli che leggono per puro divertimento o interesse del momento e una minima quantità di coloro che ricercano i libri che posseggano un autentico valore, capaci di sollecitare esperienze, sempre più profonde".



Questo dice Lawrence dei libri e quindi della sua lettura dell'Apocalisse. Da non perdere.

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Consigliato a chi ha letto...
l'amante di Lady Chatterley
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