Chi non muore Chi non muore

Chi non muore

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Angie è in fin di vita colpita a morte dall’assassino che stava cercando. Riversa su un pavimento, ripercorre la catena di eventi che l’ha portata fin lì, lei, studentessa abruzzese di ventidue anni, fuorisede a Bologna. Tutto per Angie cambia quando si ritrova per caso a indagare sull’omicidio di tre dei quattro componenti di una band bolognese, perpetrato otto anni prima, senza il minimo movente. E quando, soprattutto, si innamora di Mizar, l’unico superstite della band. Angie scivola lentamente in una spirale sempre più oscura. E poco a poco la vicenda si sposta dalla sala prove e dai vicoli di Bologna a due case gemelle, al termine di un sentiero di cipressi, mentre le atmosfere del romanzo rock si mischiano a quelle di Almost Blue e La casa dalle finestre che ridono. Fino allo sconvolgente, imprevedibile finale.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.7  (3)
Contenuto 
 
2.3  (3)
Piacevolezza 
 
3.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Chi non muore 2012-02-03 14:29:07 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    03 Febbraio, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Chi non muore" di Gianluca Morozzi - Il commento

Mi sono divertito, leggendo “Chi non muore” di Gianluca Morozzi.
Accostandomi al libro, mi è stato naturale recitare il proverbio mozzato del titolo nella sua forma completa. Il mistero del “si rivede”, implicito nel titolo troncato, viene svelato nell’ultima sezione del romanzo, “La soffitta”, da leggere al ritmo della tensione dopo due parti, “Angie” e “La tana del topo”, nelle quali imperversano leggerezza e amore per il paradosso.
L’autore, quarantenne portare del cromosoma y, con metamorfosi letteraria degna di un metaforico transgender e con l’abilità di chi sa uscire dal proprio ego per raccontare storie, si immedesima nell’io narrante, una ragazza abruzzese che alloggia nella città ove compie gli studi: la Bologna universitaria e culturalmente stimolante.
Angela, nel suo privato ‘pensionato’, convive in modo forzato con altre quattro ragazze, designate unicamente con soprannomi: Papagirl, Candeggina, Acido/Acida, La Cosa. E, nel tempo libero (anche se in realtà non la vediamo mai studiare!), coltiva il suo interesse per la musica: questo la induce a frequentare, oltre che i componenti di una band nella quale canta con lo pseudonimo di Angie, un ambiente – una sottospecie di centro sociale a pagamento - ove provano e si esibiscono altri potenziali artisti. Proprio in questo luogo l’estroversa e intraprendente Angela conosce Mizar, giovane “bello e impossibile” dall’animo martoriato. E, quando si imbatte in lui, udite udite, è … colpo di fulmine! Angela, con la pertinacia e la caparbietà che le derivano sia dal temperamento sia dalla forza del sentimento fulminante, si fa spalleggiare dall’amico Lucio e, spronata dall’ambigua sorella di Mizar, che di nome fa Valentina, persegue caparbia l’obiettivo di scoprire tutti i segreti che tormentano la vita dell’amato. Nonostante questi le abbia apertamente proclamato: “Io non sono normale, Angela. Io non ho una vita normale. Non posso avere una vita normale. Non l’ho mai avuta davvero …”
Accanto al piacere di una lettura veloce e intrigante, segnalo quelli che a parer mio sono i motivi che caratterizzano il romanzo.
Innanzitutto lo stile di Gianluca. Abbondante nell’uso di costruzioni iperboliche e paradossali, sarcastico, nonostante (o forse ‘grazie a’) il frequente ricorso a ‘espressioni’ che abbondano nel linguaggio parlato studentesco e … non soltanto. Con l’amplificatore applicato all’espressione, l’aristovacca é “la nobildonna annoiata che ama accoppiarsi con le maestranze nel fienile” e “fuma come se stesse praticando sesso orale al virile mezzadro”. E la vergogna viene resa in questo modo: “Si sta vergognando come se sua madre lo avesse scoperto nudo sul letto sotto un poster gigante di Freddie Mercury.”
Quanto alla vicenda, la storia è quella di un’ordinaria follia fatta di “sesso, droga e rock and roll”. Una formula forse sfruttata e saccheggiata, ma che a parer mio può ancora reggere se sostenuta dall’ironia narrativa.
Il sesso, fortunatamente più per allusioni e in modo implicito, viene sventagliato in ogni forma: autoerotismo praticato anche con moderne connessioni e tecnologie, esperienza saffica, sesso selvaggiamente etero, amore teneramente esercitato con abbracci e romantiche scritte a fior di pelle.
La droga è quella consumata in ogni dove: in sala prove dagli aspiranti artisti, alla festa di compleanno di Lucio, nelle esperienze devastanti rivelate nella ‘soffitta’.
Mentre il rock & roll è quello di Angie (sì, Angie, proprio come la canzone dei Rolling Stones!) & c. O quello degli “Inarcadia Ego”, ex compagni del ‘musicista maledetto’, sterminati in modo misterioso in tre punti diversi di Bologna, mentre Mizar “stava suonando quattrocento chilometri più a sud.” Il “rock & roll” della fatidica triade, infine, è la ricerca ossessiva della ‘melodia perfetta’.
Dunque, possiamo completare la premessa “Chi non muore” – come non sono morti i superstiti de “La zattera della medusa” di Géricault, la riproduzione del dipinto posizionata in prossimità della scala che conduce alla soffitta – con la sua naturale conseguenza: chi non muore, dicevamo, è destinato a rivedersi.
Così ha concluso proverbio e lettura anche …

… Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ama letture divertenti e velocità narrativa
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
Chi non muore 2011-12-09 19:47:55 pier
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da pier    09 Dicembre, 2011

così così

Che dire di questo romanzo di Morozzi. Dopo aver letto CICATRICI e il meraviglioso BLACKOUT, non posso essere soddisfatto, la storia è un pò fragile con un finale che lascia il tempo che trova, come se l'autore non sapesse più come finirla. Forse è un romanzo adatto ad una fascia d'età sicuramente più giovane della mia; detto questo non posso dire che questo libro mi abbia annoiato, anzi è abbastanza scorrevole, si legge con piacere e mi anche strappato qualche sorriso. Consiglio la lettura? Ma sì dai, ho letto molto di meglio, ma anche molto, ma molto di peggio, magari fatto passare per un grande libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
Chi non muore 2011-10-29 14:06:16 alessia
Voto medio 
 
1.0
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
1.0
Opinione inserita da alessia    29 Ottobre, 2011

Romanzo Spazzatura

E' brutto questo romanzo di Gianluca Morozzi. A dire il vero chiamarlo romanzo suona pure altisonante e offensivo verso i veri romanzi. Si perchè altro che non è che una puntata dei ragazzi del muretto in cui a forza è stata cacciata dentro la musica, una protagonista insopportabile e sessualmente vorace, un mistero e un'indagine da sorpresa delle patatine tanto è banale e scontata tutta la vicenda, per giunta l'indagine è inestistente e fatta all'acqua di rosa e solo per chiarire che questo libro non è nè thriller nè noir. Al massimo assomiglia ai romanzi di Moccia ma con meno onestà e sincerità. Almeno Moccia si è sempre rivolto ai giovanissimi e pensa come loro. La storia fa acqua da tutte le parti, i personaggi sono noiosi e irritanti con i loro turbamenti e un linguaggio volgarissimo che fa giovane ma non lo è affatto, la vicenda gira su se stessa senza andare mai da nessuna parte, tanti particolari, tanti dettagli completamente inutili per poi arrivare ad una svolta paranormale horror che fa veramente cadere le braccia, un modo per chiudere qualcosa che proprio fatica a stare in piedi, figuriamoci a chiudersi. Tutto appare scontato, fin dall'inizio scopiazzato da vecchi film, da idee prese qua e là da altri romanzi, l'autore cambia continuamente tono senza seguire regole e metodo dei romanzi di genere e il finale è qualcosa che lascia a dir poco basiti. Da vergognarsi per autore ed editore che pubblicano certe schifezze. Se è horror è di sicuro scadente. Se è altro allora questo libro può andare a finire dritto nella spazzatura. Nessuna tensione narrativa, nessun coinvolgimento, nessuna voglia di continuare a sfogliarlo. I romanzi gialli, noir, horror, ma pure i semplici romanzi sono un'altra cosa e l'autore non è decisamente capace di scriverli. In un certo senso è un canto del cigno del cigno dell'autore che non ha davvero più niente da dire e da scrivere. Assolutamente sconsigliata la lettura a chiunque, tempo perso. E' davvero brutto

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Consigliato a chi ha letto...
lando e tromba
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione
Tutti i particolari in cronaca
Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia
La forma dei sogni
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America
Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi
Sua Eccellenza perde un pezzo
Il sale sulla ferita
L'educazione delle farfalle
Il cliente di riguardo
L'ultimo ospite
La morra cinese
Colpo grosso ai Frigoriferi Milanesi
Colpo di ritorno