Narrativa italiana Racconti Ferragosto in giallo
 

Ferragosto in giallo Ferragosto in giallo

Ferragosto in giallo

Letteratura italiana

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Nel giorno che segna il culmine del caldo, gli investigatori di casa Sellerio, finalmente si rilassano. Ma è una illusione di breve durata, perché l’imprevisto è dietro l’angolo e non possono proprio fare a meno di occuparsi del caso che capita loro improvvisamente. Salvo Montalbano ha scelto di restare a Vigàta e pure Livia è venuta a trovarlo per qualche bagno alla Scala dei Turchi, mentre Petra Delicado e Fermín Garzón, gli antieroi picareschi di Alicia Giménez-Bartlett che si erano separati per andare in vacanza con i rispettivi coniugi, si ritrovano loro malgrado a sudare per le ramblas di Barcellona; l’irresistibile quartetto dei vecchietti di Malvaldi non cambia le proprie abitudini e neanche a Ferragosto si schioda dal BarLume, punto d’inizio e fine di ogni loro indagine. Neppure Eugenio Consonni si riposa il 15 agosto, infatti è rimasto a vigilare sulla casa di ringhiera (creatura di Francesco Recami), insieme a lui solo la professoressa Mattei-Ferri, tutt’altro che delusa se la rinunzia alla tradizionale gita vuol dire una inedita intimità col tappezziere in pensione in una Milano più calda e umida che mai. Il vicequestore Rocco Schiavone, il poliziotto «preferibilmente fuorilegge» di Antonio Manzini, costretto a restare per servizio a Roma, non manca di mostrare le sue doti di intuito geniale. L’elettrotecnico Baiamonte - l’investigatore dilettante di Gian Mauro Costa - ha portato la sua Rosa in vacanza a Menfi attratto dalla spiaggia tutta dune e gigli di mare e da una manifestazione enologica, ma la «Lupa», la nebbia bassa che ricopre la costa della Sicilia che guarda l’Africa nei giorni più torridi, nasconde qualche segreto e Baiamonte messe da parte le romanticherie avrà il suo da fare.



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Ferragosto in giallo 2017-07-24 06:19:17 Pelizzari
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Pelizzari Opinione inserita da Pelizzari    24 Luglio, 2017
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Sotto la canicola estiva

Questa è una raccolta di racconti gialli, commissionata dalla casa editrice Sellerio agli autori che scrivono per lei. L’idea è stata quella di dare a tutti il medesimo tema dell’umida e terribile oppressione d’agosto, per raccogliere, da ciascuno di loro, spunti eterogenei, per poter proporre una raccolta di racconti a tema. Come in tutti questi tipi di raccolta, ci sono alcuni racconti meglio riusciti di altri, tutti però devo dire di assoluta piacevole lettura. I miei preferiti sono stati il racconto che vede Pedra Delicado ed il suo fedele Garzon come protagonisti, forse perché li adoro comunque e sempre e quindi anche quando sono ko e un po’ poco sopportabili causa la calura estiva, il racconto dei vecchietti del BarLume, davvero molto spassosi e, assolutamente, indiscutibilmente, il racconto di Camilleri, perché come sempre, con il suo stile inconfondibile, la sua è una vera pennellata di colore, nonché pennellata d’autore.

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Ferragosto in giallo 2017-04-12 16:37:01 GPC36
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GPC36 Opinione inserita da GPC36    12 Aprile, 2017
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Il delitto non va in ferie

Con una simpatica iniziativa la direzione della Sellerio, volendo umanizzare i personaggi dei vari giallisti che operano nel cast editoriale, ha assegnato loro l’incarico di scrivere, in annate successive, raccolte di racconti aventi come tema feste comandate, importanti nella vita della maggior parte della gente: Natale, Capodanno, Ferragosto e le vacanze. Si intendeva così avvicinare i lettori agli indagatori che, con diverse caratteristiche e diverso stile, si arrovellano nella ricerca di bandoli di matasse più o meno imbrogliate e che, nelle circostanze tema dei quattro volumi, dovevano contemperare l’impegno dell’indagine con gli impegni, i condizionamenti o le situazioni che comunque possono segnare queste ricorrenze.
In “Ferragosto in giallo” ritroviamo così i cavalli di razza della scuderia Sellerio in questo ramo della narrativa: vecchie e nuove (per me) conoscenze con i consolidati triangoli scrittore – protagonista – contesto e l’abituale taglio stilistico: Andrea Camilleri – il commissario Montalbano – Vigata con un siculo – italiano più stringato del solito; Marco Malvaldi – Massimo e i quattro “vecchietti” del BarLume – Pineta e la costa versiliese in un racconto scritto con il consueto stile ironico, nel quale l’autore mette in evidenza le sue competenze in chimica; Antonio Manzini – il vicequestore Rocco Schiavone, sempre ai limiti (e oltre) delle regole del gioco – Roma (ancora per questo romanzo); Francesco Recami – il Luis De Angelis, difficilmente iscrivibile fra gli indagatori, - la casa di ringhiera milanese; Gian Mauro Costa – il detective Enzo Baiamonte – la Sicilia di Menfi. Con Alicia Gimenez Bartlett, unica penna non italiana e unica donna della squadra, il racconto si sposta fuori confine, a Barcellona, dove un caldo oppressivo non appanna la lucidità della ispettore Petra Delicado per la soluzione di un caso apparentemente scontato.
Se con libro da ombrellone si intende un libro piacevole, che non richiede eccessivo impegno intellettuale, compatibile con le conversazioni con i vicini di spiaggia, questo lo è doppiamente, sia per il contenuto che per il tema assegnato. Nonostante si possa presumere che la scrittura su ordinazione non sia graditissima agli scrittori i sette autori se la cavano molto bene, con racconti di buona consistenza e di coinvolgente intreccio.

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Ferragosto in giallo 2013-08-25 15:22:49 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    25 Agosto, 2013
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Una serie di gialli ferragostani

Come di consueto, Sellerio ci propina a Natale e Ferragosto raccolte di racconti “gialli” affidandosi alla penna di alcuni tra i migliori giallisti. Questa volta ecco Camilleri, punra di dianante della casa editrice, che apre il volumetto con una breve indagine dell’amato Commissario Montalbano. Suddivisa questa volta in soli quattro capitoli, l’indagine si srotola dal ritrovamento di un morto ammazzato sulla spiaggia, la notte che precede Ferragosto durante una festa in riva al mare : ci sono Fazio e Mimì Augello, l’immancabile Catarella che come di consueto annuncia costernato la telefonata del questore e perfino l’eterna fidanzata Livia, in trasferta a Vigata per Ferragosto. L’indagine viene svolta con solerzia ed il consueto acume : c’è di mezzo un traffico di droga, con la copertura di una Ditta di Import-Export. Camilleri la fa da padrone in questa raccolta ferragostana : gli altri scrittori, Gian Mario Costa con “Lupa di mare”, Alicia Giménez-Bartlett con “ Vero amore”, Marco Malvaldi con “ Azione e reazione”, Antonio Manzini con “ Le ferie di agosto” e Francesco Recami con “ Ferragosto nella casa di ringhiera”, si danno da fare con gustosi racconti, talora un po’ stiracchiati ( ad esempio “Lupa di mare”), talora brillanti e “mossi”, come il giallo di Recami, ove si racconta di un singolare personaggio che, mentre finalmente si gode la pace del giorno festivo, viene trascinato da una favolosa bionda in una serie mirabolante di avventure, che lasciano con il fiato sospeso e che terminano con un inatteso vero colpo di scena. Tutto sommato, e non solo per la presenza del Maestro Camilleri, un gustoso volumetto che può alleviare la noia delle abituali ferie estive. Attendiamo ora “Natale in giallo”, che Sellerio saprà pubblicare con la consueta puntualità.

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Camilleri e letteratura gialla in genere
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