La cacciatrice di ossa La cacciatrice di ossa

La cacciatrice di ossa

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Gambe flesse, cosce strette al petto, capo chino. Un braccio piegato all’indietro, l’altro teso verso l’alto con le dita irrigidite alla ricerca di un’impossibile via di fuga. Il cadavere ritrovato nella discarica di Morehead Road dentro un fusto riempito di cemento non ha ancora un nome. Ma ha già un codice: MCME 227-11. Il codice del nuovo caso affidato a Temperance Brennan, l’antropologa forense più brillante degli Stati Uniti. Tempe inizia subito a indagare, nonostante l’FBI sembri decisa a metterle i bastoni fra le ruote.



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La cacciatrice di ossa 2012-11-02 09:09:11 Lostris
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Lostris Opinione inserita da Lostris    02 Novembre, 2012
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MAH.... DUBBI

Ho finito di leggere questo libro ieri e ancora adesso non so dire se mi è piaciuto o no. Mi ha lasciato qualche dubbio. La trama non è affatto male, ma non l'ho trovata avvincente, non ha saputo catturarmi e rendermi curiosa.
Più di qualche volta ho pensato di lasciare il libro e dedicarmi ad altre letture, ma non l'ho mai fatto perchè mi ero imposta di finirlo. Alla fine non me ne sono pentita perchè la storia di per se non è male e la Reichs scrive in modo abbastanza fluido, ma non mi ha convinto. Leggerò sicuramente un altro suo libro perchè voglio "darle un'altra possibilità". Cmq leggete "la cacciatrice di ossa" e fatemi sapere cosa ne pensate.

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La cacciatrice di ossa 2012-06-14 12:27:31 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    14 Giugno, 2012
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"Troppi fili pendenti"

“E' archiviata nella mia memoria come la “settimana delle corse sotto la pioggia”: temporali quasi ogni santo giorno. Certo, era primavera, ma quei nubifragi non si erano davvero mai visti.
E alla fine, Summer mi salvò la vita.
Suona improbabile, lo so.
Ecco cosa avvenne.”

Rieccoci a Charlotte, North Carolina; per chi ha già letto i precedenti libri di Kathy Reichs l'incipit di questo libro lascerà un po' perplessi (si domanderà Summer?! Quella Summer???), ma invoglierà a leggere il seguito; per chi invece per la prima volta si avventurerà nelle imprese della nostra Doc... non ne resterà di certo deluso!
Come detto prima siamo a Charlotte, proprio nella settimana in cui ha luogo un evento che richiama migliaia di persone: la NASCAR, ovvero la National Association for Stock-Car Auto Racing; ed è attorno a quest'ambiente che si svolge l'intera vicenda.
Un cadavere ritrovato in un fusto nella discarica della cittadina sembra strettamente legato alla scomparsa, avvenuta più di dieci anni fa, di due ragazzi: Cindi Gamble e Cale Lovette, le cui tracce si sono perse nel lontano 1998; del caso si occupò anche l'FBI, ma venne archiviato senza dare la possibilità ai familiari di sapere cosa ne fosse stato di loro. Ciò almeno fino ad oggi. Il caso viene infatti riaperto e a indagare saranno la nostra Tempe, insieme al detective “Skinny” Slidell, a Cotton Galimore, un tempo poliziotto e ora responsabile della sicurezza del Charlotte Motor Speedway, e all'aiuto inestimabile degli appunti del compianto amico e collega Eddie Rinaldi; ed è proprio grazie a quest'ultimo se i nostri riusciranno a risolvere anche questo caso ricco di colpi di scena, di momenti a tratti divertenti, a tratti carichi di tensione, di minacce, di scomparse e di morti improvvise.

In questo thriller viene dato più spazio alla figura del detective Slidell, mentre il lieutenant-détective Andrew Ryan resta un personaggio più che secondario, comparendo soltanto tramite una telefonata e una mail; quindi non aspettatevi la solita bagarre sentimentale tra lui e la dottoressa!
Aspettatevi invece la solita vita di coppia tra Tempe e l'amato felino Birdie, un'insolita “amicizia”, o meglio sodalizio, tra Tempe e Summer (la futura nuova sposa di Pete), che avrà un ruolo fondamentale nella parte finale del libro, nonché qualche utile spiegazione sulla NASCAR e sulla scienza forense.
Che dire? E' il solito libro della Reichs, che si legge in pochi giorni, che non delude, diverte e sconvolge per il finale sempre inatteso... ma d'altronde è proprio vero che l'animo umano è oscuro e ... del tutto inspiegabile!

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La cacciatrice di ossa 2011-12-29 07:50:48 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    29 Dicembre, 2011
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“La cacciatrice di ossa” di Kathy Reichs - comment

Una vera americanata, passatemi il termine, questo romanzo uscito dalla penna di Kathy Reichs, professione antropologa forense.
E pensare che il profilo professionale della protagonista (il medesimo dell’autrice) sarebbe un'ottima premessa per sviluppare una storia di suspense, ricca di dettagli scientifici che spesso intrigano il lettore sempre in cerca di curiosità e novità.
Valga, per i non addetti ai lavori, la seguente distinzione: “I patologi lavorano su cadaveri recenti o relativamente integri, per stabilire identità, causa del decesso, intervallo post mortem … Gli antropologi rispondono alle stesse domande nei casi in cui i tessuti siano assenti o compromessi e lo scheletro sia l’unica parte rimasta.”
“La cacciatrice di ossa”, dunque, è Temperance Brennan, antropologa forense che si destreggia tra ossa e scheletri con grande disinvoltura.
Il caso si apre in una discarica, ove viene ritrovato un cadavere in condizioni insolite: è stato infilato in un fusto con una colata di cemento. Così appare: “Un corpo nudo giaceva rannicchiato nell’acciaio inox. Le gambe erano flesse, le cosce strette al petto. La fronte premeva sulle ginocchia, i piedi puntavano in direzione opposte, con dita aperte in angolazioni innaturali. Un braccio era piegato all’indietro, l’altro teso verso l’alto con le dita irrigidite nell’atto di cercare una via di fuga.”
Con questa premessa, lo sviluppo della storia viene impresso da un sospetto avanzato da un meccanico di scuderia delle corse automobilistiche NASCAR: Wayne Gamble rivela che la sorella, Cindi, è sparita senza lasciare traccia insieme al fidanzato, l’aspirante pilota Cale Lovette, simpatizzante neonazista del movimento Patriot Posse. Il caso era stato sommariamente liquidato come fuga d’amore, con la quale i due fidanzati non avevano voluto lasciare tracce.
Le indagini, che l’antropologa conduce sia con l’investigatore Skinny Slidell sia con l’ex poliziotto Galimore, e le ricerche scientifiche sui cadaveri nell’ambito dell’istituto di medicina legale diretto da Larabee porteranno all’identificazione di MCME 227-11 (così si chiama in codice il cadavere ritrovato nel fusto) in Heli Hand, personaggio sovversivo, dopo una serie rocambolesca di vicende: l’apparente atteggiamento ostile dell’FBI, casi di avvelenamento da ricina e da abrina, fanatismo politico e razzismo, atteggiamenti estremi di idolatria sportiva nell’ambiente delle corse.
La debolezza del romanzo, tuttavia, sta nell’eccessiva dovizia di personaggi, che disorienta il lettore. Dopo tanta carne al fuoco, l’epilogo è, francamente, deludente, soprattutto se si analizza quale sia il movente dei delitti.
Le pagine migliori sono quelle ove l’autrice dimostra la propria competenza professionale.
Infine un’annotazione di costume. Riconfermo un luogo comune: gli americani non hanno proprio buon gusto in fatto di educazione e cultura alimentare. L’antropologa continua a sorseggiare diet coke. I suoi pranzi (ne estrapolo solo alcuni) sono: sandwich al cheddar e pomodori; sandwich al pollo; filetto di platessa con insalata russa e maionese (!) rigorosamente qualificata come prodotto gastronomico da supermercato; pizza in scatola con la scritta “Donato’s”. Per una cena l’esperta in antropologia concepisce le seguenti alternative: a) verdura: pomodoro molliccio, cetriolo vischioso, lattuga floscia e annerita ai bordi; b) cibo in scatola. Ma il colmo lo si raggiunge quando galantemente Galimore propone un pranzo, per offrire alla dottoressa un’appetibile alternativa al suo sandwich al formaggio. I due si recano al Bad Daddy’s e cosa consumano? Lui insalatona con una vagonata di ingredienti e the freddo, lei hamburger Mama Ricotta con diet coke. Siamo lontani anni luce dai sapori mediterranei e dalle raffinatezze italiane, quelle che tanto piacciono a …

Bruno Elpis

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La cacciatrice di ossa 2011-08-31 21:38:07 Tanu
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Tanu Opinione inserita da Tanu    31 Agosto, 2011
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Meno rosa, più thriller del solito

"Allora ... Erskine Slidell è ancora il tuo bastardo preferito?"
Forse Tempe Brennan preferisce il fascinoso Ryan al suo fianco ma come lettore preferisco Slidell; meno smancerie, un accenno di Philip Marlowe e - perchè no - un poliziotto più vero dell'omologo canadese. Il caso è ambientato nel mondo delle Nascar e dei movimenti neonazisti americani ed il ritrovamento di un cadavere vicino al circuito automobilistico di Charlotte scatena una serie di eventi funesti. Non travolgente come alcuni capolavori del passato, ma senz'altro coinvolgente; soprattutto nel finale, non del tutto scontato, l'adrenalina scorre a fiumi quando Tempe si ritrova in un mare di guai. Divertenti anche le gag con la fidanzata svampita del suo ex-marito che, inavvertitamente, darà a Tempe un aiuto imprevisto ...

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