A un metro da te A un metro da te

A un metro da te

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

A Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna eccezione. L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo. Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare a regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una punizione", che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso l'altra se questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
A un metro da te 2020-02-12 04:25:53 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    12 Febbraio, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Non avvicinarti tanto da toccarli

Will è ricoverato per una “cura sperimentale per il B. cepacia”. Stella è in attesa di trapianto dei polmoni. Quando i due ragazzi si incontrano nel medesimo ospedale, fanno scintille per via dei caratteri così diversi: lei è metodica (“Una lista di cose da fare?... Un metodo un po’ vecchiotto per una che crea app…”) e altruista, lui è cinico e provocatore. Basta scorrere i loro desideri su Roma. Quello di lei: “Vado al numero 27, Cappella Sistina con Abby” (Abby è la sorella). Quello di lui: “Mi accontenterò di fare sesso in Vaticano”.

Ma, come spesso accade, la diversità attrae e così le cose ben presto si complicano (“Sei una ragazza che sta morendo con il senso di colpa di un sopravvissuto. È roba da impazzire”) perché l’attrazione deve fare i conti con la malattia che entrambi patiscono: la fibrosi cistica (“Non avvicinarti tanto da toccarli. Per la tua e per loro sicurezza”).

Il romanzo appartiene al filone sconsigliato tanto agli ipocondriaci quanto ai teneri di cuore (ahimé, temo di appartenere a entrambe le categorie e certi romanzi stimolano la mia voluptas flendi), ma ha anche finalità divulgative su una patologia tragica alla quale la scienza non ha ancora trovato rimedi. Non oso pensare al film…

Giudizio finale – citazione: La malattia è un impedimento per il corpo, ma non necessariamente per la volontà. (Epitteto)

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Love story?
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La donna che fugge
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ti ricordi Mattie Lantry
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.8 (3)
Ambos mundos
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
Il mantello dell'invisibilità
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Chi dice e chi tace
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Se solo tu mi toccassi il cuore
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Fiocco di neve
Chaos. La guerra
Chaos. Il nemico
I tre gatti
La montagna di libri più alta del mondo
Neverworld
Cenerentola libera tutti
Blackbird. I colori del cielo
La notte dei desideri
Thornhill
L'Ickabog
Corri ragazzo, corri
John della notte
Il cane che aveva perso il suo padrone
Ogni prima volta
Lucas. Una storia di amore e odio