Il pianista Il pianista

Il pianista

Letteratura straniera

Classificazione

Editore


Il 23 settembre 1939 Wladyslaw Szpilman, un giovane pianista di Varsavia, suonò il Notturno in c diesis minore di Chopen per la radio locale, mentre le bombe tedesche cadevano sulla città. Il rumore era così forte da impedirgli di udire il suono del suo stesso pianoforte. Fu l'ultima trasmissione dal vivo in onda da Varsavia. Più tardi, quello stesso giorno, un ordigno tedesco distrusse la centrale elettrica e la stazione radio polacca fu ridotta al silenzio. La guerra precipitò Varsavia nell'orrore feroce dell'occupazione. Rinchiusi nel ghetto e assediati dalla fame e dalle malattie, gli ebrei furono a poco a poco decimati.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 4

Voto medio 
 
4.2
Stile 
 
4.5  (4)
Contenuto 
 
4.8  (4)
Piacevolezza 
 
3.8  (4)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il pianista 2019-10-01 22:06:05 cristiano75
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
2.0
cristiano75 Opinione inserita da cristiano75    02 Ottobre, 2019
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La musica come strumento di pace

Naturalmente quando si sente il titolo "il pianista" ci si immagina quasi subito il film capolavoro di qualche anno fa, del geniale Polanski.
Poi ho scoperto che era tratto da un libro, che narrava una storia vera e non ho potuto fare a meno di comprarlo.
A mio parere il libro, per bellezza è paragonabile alla pellicola, con la caratteristica decisiva di dare un significato maggiore alle immagini trasmesse sul grande schermo.
Alcune parti dell'opera sono abbastanza ripetitive (e di fatti nel film sono state ampiamente saltate), però il libro ha delle descrizione, delle caratterizzazioni psicologiche talmente potenti e lucide che lo rendono una lettura per molti versi, imperdibile.
Più di una volta, mentre leggevo mi saliva una certa angoscia provocata dalla disperata ricerca della salvezza da parte del protagonista.
Braccato per ogni dove si avverte, proprio, il fatto che per salvare la propria pelle un uomo sarebbe disposto a fare qualunque cosa.
Naturalmente, parlare di politica, guerra, credo religioso è sempre un terreno minato, ma l'autore non si sofferma su moralismi, prese di posizione, riflessioni su quanto sia spietata la guerra. Il suo intento è quello di descrivere la vita di una persona, che poi è stata la vita di decine di milioni di persone, che all'improvviso da un posto dove avevano tutto (affetti, denari, case, auto, amici) all'improvviso si sono visti catapultati in un vero è proprio inferno terrestre, con spesso la morte come unica via di uscita migliore a tutto il male che li circondava.
Il passaggio più bello è naturalmente, quello dedicato alla musica, al potere salvifico di Chopin e delle sue opere immortali.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il pianista 2014-01-30 15:58:15 Cristina72
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    30 Gennaio, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Notturno in do diesis minore

Wladyslaw Szpilman è uno degli eletti, un ebreo sopravvissuto all'inferno della persecuzione nazista.
La sua storia ha dell'incredibile e merita di essere conosciuta per la straordinaria forza vitale che trasmette, malgrado parli soprattutto di morte.
L'orrore del ghetto di Varsavia, con mezzo milione di ebrei prigionieri in una piccola parte della città, è raccontato con uno stile sobrio che fa trapelare appena le emozioni e lascia soprattutto spazio ai fatti nudi e crudi.
Il ghetto, imposto dagli invasori tedeschi, è come una bolgia di dannati costretti a vivere in zone delimitate, a restare in guardia per non incrociare nazisti di cattivo umore, a tornare a casa ripulendosi dai pidocchi portatori di tifo.
E poi, mentre il cerchio si stringe, le retate, le uccisioni quotidiane, lo spettro della miseria, le umiliazioni dei sadici oppressori contro la gente inerme, i lamenti degli orfani che mendicano cibo, la sensazione costante di un pericolo che incombe.
Szpilman è pianista e compositore e continua a pigiare sui tasti anche quando il frastuono dell'artiglieria tedesca copre la sua musica, con un accanimento che ha tutta la dignità offesa della sua arte.
Costretto a nascondersi e a vivere di espedienti, porta sempre con sé le sue composizioni, insieme alle uniche cose ancora in suo possesso: un orologio e una penna stilografica.
Non c'è odio o desiderio di vendetta nelle pagine che ha lasciato, solo una pacata tristezza e il desiderio di ricordare, più per se stesso che per gli altri.
Con immagini vivide e toccanti racconta della sua famiglia scomparsa, racconta di sua madre, che non mancava mai di scodellare a tavola la minestra, assicurandosi che tovaglia e tovaglioli fossero sempre puliti e che non si parlasse di argomenti tristi:
“Passerà tutto, aspettate e vedrete”.
L'ultimo pasto consumato insieme ai genitori, alle sorelle e al fratello prima della fatale partenza (lui verrà sottratto al convoglio da un conoscente all'ultimo minuto) è una piccola crème caramel divisa in sei parti da suo padre.
Ricorda l'estremo saluto di quest'ultimo tra la folla di disperati prima di salire sul treno diretto ai campi di sterminio: “...sollevò una mano in un gesto d'addio, come se lui dall'oltretomba prendesse congedo da me, che partivo verso la vita”.
La morte gli passa spesso accanto, lo insegue ma non riesce mai ad agguantarlo.
Per qualche motivo, lui deve vivere ed andare avanti anche quando la sua stessa volontà è fiaccata dalle sofferenze.
Questo dato di fatto, percepito chiaramente dopo essersi risvegliato vivo tra i resti ancora fumanti di un edificio in fiamme, è una rivelazione che gli procura rinnovata energia:
“Una brama illimitata e animalesca di vivere a qualsiasi prezzo”.
E' ormai allo stremo delle forze e fuggiasco da anni quando un ufficiale tedesco lo aiuta a nascondersi e gli procura del cibo.
Nel bel film di Roman Polanski che ne è stato tratto, il nazista appare ammaliato e convertito al bene dall'esecuzione al piano di Szpilman.
In realtà l'ufficiale aveva già salvato diversi ebrei e l'incontro fra i due uomini è semplicemente il trionfo dell'umanità in mezzo alla barbarie, celebrato da un Notturno di Chopin che Wladek esegue con mani irrigidite e sudicie su un pianoforte scordato.
Le note fluttuano sulle macerie circostanti e tornano indietro “in un'eco sommessa e malinconica”:
è il primo spiraglio di luce, l'alba ancora timida che annuncia la sconfitta delle tenebre.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Storie vere sulla Shoah.
Trovi utile questa opinione? 
270
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il pianista 2011-08-28 08:48:00 CARELIA
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
CARELIA Opinione inserita da CARELIA    28 Agosto, 2011
Top 1000 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ricordare per non dimenticare

Da ben 50 anni leggo e posseggo tantissimi libri sulla Shoà. Trovo questo libro un ottimo passaggio per iniziare a capire non solo la tragedia degli Ebrei, ma la malvagità dei tedeschi. Risulta quasi impossibile (se non si leggono questi accadimenti) come un popolo così raffinato, letterato e musicofilo abbia potuto architettare ed eseguite la più grande mattanza del 20mo secolo a discapito di un popolo mite che per convinzione religiosa non ha mai arrecato durante i secoli danno ad alcuno.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Tutti i libri sulla Shoà
Trovi utile questa opinione? 
01
Segnala questa recensione ad un moderatore
Il pianista 2009-12-08 22:52:55 chicca
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
chicca Opinione inserita da chicca    09 Dicembre, 2009
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

il pianista

Questo romanzo autobiografico è decisamente toccante. Con Szpilman si entra nel terrificante mondo del ghetto di Varsavia durante l'occupazione tedesca, insieme a lui si vivono le privazioni sia fisiche che morali a cui sono stati sottoposti gli ebrei. Szpilman racconta come ha visto morire molti sui famigliari e amici e come quasi miracolosamente è riuscito a salvarsi.

Ma questo romanzo apre uno squarcio di speranza sull'umanità, egli infatti deve la vita proprio ad un ufficiale tedescoche lo udì suonare un pezzo di Chopin con un pianoforte trovato tra le macerie. Szpilman scrisse questo romanzo subito dopo la fine della guerra, ma le autorità polacche lo censurarono. Da questo libro è stato tratto l'omonimo film diretto da Roman POlanski.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Primo Levi e libri sull'olocausto in genere
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu
Oblio e perdono
Belle Greene