Narrativa straniera Romanzi storici Rincorrendo l'amore
 

Rincorrendo l'amore Rincorrendo l'amore

Rincorrendo l'amore

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Il primo romanzo di Nancy Mitford, in parte autobiografico, nel quale l'autrice ci offre un ritratto irriverente dei vizi e delle virtù della nobiltà inglese nella prima metà del nostro secolo: al centro della narrazione si trova la famiglia dei Radlett, signori di campagna dai gusti un po' eccentrici, presso i quali la nipote Fanny trascorre lunghi periodi della propria infanzia e adolescenza. Nei ricordi di Fanny ormai adulta spicca la cugina Linda, bella, passionale, sventata e coraggiosa: è proprio lei a "inseguire l'amore". La seconda guerra mondiale segna la fine di un'epoca, ma non appanna mai l'umorismo irresistibile e la frizzante ironia con cui le stravaganze dei Radlett meritano di essere raccontate.



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Rincorrendo l'amore 2023-04-21 14:19:12 Chiara77
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Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    21 Aprile, 2023
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Leggerezza

La parola chiave che mi viene in mente per descrivere questo romanzo è “leggerezza”; leggerezza non nel senso di superficialità ma nel senso di dolcezza, ironia e piacevolezza.

Scritto da Nancy Mitford e pubblicato nel 1945, subito dopo la fine della seconda guerra, racconta la vita e soprattutto le avventure sentimentali di una ragazza appartenente ad una numerosa ed eccentrica famiglia dell’aristocrazia inglese, Linda Radlett.
La voce narrante tuttavia non appartiene a Linda ma a sua cugina Fanny, ragazzina abbandonata dai genitori dopo la separazione e cresciuta dalla zia Emily, una sorella della madre di Linda e della madre di Fanny. Il racconto di Fanny è estremamente ironico e pungente, soprattutto quando descrive la condizione della donna di quell’epoca e di quel mondo, una donna in ogni caso ricca e privilegiata, ma ancora incasellata in uno specifico e ben delimitato ruolo. Inoltre la penna di Mitford riesce a descrivere brillantemente una classe sociale eccentrica e originale, con pregi e difetti ma che sicuramente è in grado di ridere e sorridere di se stessa.
Linda è una bella ragazza piena di sentimento e voglia di vivere; ha grandissima fretta di tuffarsi finalmente nella vita adulta, di appagare e realizzare il suo scopo in questo mondo: innamorarsi e sposarsi. D’altronde, si sa, la vita di una donna ruota tutta intorno a questo punto, a Linda è stato impedito di studiare e di pensare a qualunque altro tipo di realizzazione personale: una brava ragazza deve pensare solo al futuro marito e al formare la sua famiglia. Ma cosa succede se si fallisce al primo colpo? In effetti non è così semplice e scontato centrare perfettamente l’obiettivo al primo tentativo, soprattutto per le persone estremamente sensibili, sentimentali e ingenue come Linda. Quale sarà dunque il suo destino? Riuscirà a trovare il vero amore e la felicità?

“Non so bene perché, ma in qualche modo sentii che Linda era stata nuovamente ingannata dalle sue emozioni, che quell’esploratrice del deserto aveva visto solo un altro miraggio. C’era il lago, c’erano gli alberi, i cammelli assetati erano scesi ad abbeverarsi sul far della sera; ma ahimè, le sarebbe bastato avanzare di qualche passo per ritrovare lo stesso deserto di prima.”

In conclusione quindi si tratta di un romanzo piacevole e brillante, i cui punti di forza sono costituiti sicuramente dall’ironia e dall’effervescenza ma attraverso il quale si vogliono portare all’attenzione del pubblico anche questioni più profonde, che si celano sotto una maschera di apparente superficialità.


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Rincorrendo l'amore 2023-04-18 11:42:34 68
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68 Opinione inserita da 68    18 Aprile, 2023
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Ondivaga eccentricità

Una giovane donna in cerca dell’amore in un’ epoca sospesa tra le due guerre, una famiglia numerosa di possidenti, i Redlett,

…..”emozioni inespresse su un campo ordinario”…,…” all’ apice della felicità e sommersi nelle nere acque della disperazione”….

La vita di Linda nelle parole della voce narrante, la cugina Fanny, accolta sin dall’ infanzia nella grande dimora di Alconleigh

…” un luogo agitato e di emozioni violente, una costruzione da cui stare fuori tutto il giorno a uccidere nemici e animali”….

Fanny ha genitori altrove considerati depravati, forse è questo a renderla interessante agli occhi dei Redlett, per il resto è considerata molto noiosa.
Lei e Linda condividono una simbiosi sentimentale e l’ unicità di un amore, pensieri e passioni adolescenziali dolorosamente deliziose soppiantate un giorno da persone reali.
Linda vive un romanticismo disilluso e ramingo attraverso un destino inafferrabile e monco, un matrimonio fallimentare e un marito,Tony, noioso e pedante, un borghese che vede con gli occhi del denaro, che utilizza termini particolari, che insegue potere e gloria, lei figlia di una generazione di solidi proprietari terrieri, di investimenti sicuri e una figlia, Moira da tenere a distanza, ancora giovane e immatura.
La ricerca dell’amore la destituirà dall’amore, inseguendo un comunista (Christian ) squattrinato che la farà sentire ancora più sola, lontana da casa.
Nel bilancio della sua giovane vita ha sprecato la giovinezza, anni frivoli in cui avrebbe potuto ricevere una buona istruzione, dedicarsi allo studio e alla lettura, sospinta da un unico desiderio, l’amore, personale e particolare, concentrato su di se’, nel presente

…”condannata all’ esistenza solitaria e braccata di una donna bella senza legami”…
.
Eccola sola, triste, ferita, disillusa dalla vita, in preda a un’ eco frustrante, quella stessa vita che si manifesta improvvisa in una strana, incontrollabile, sconosciuta felicità, mostrandole per la prima volta il vero volto dell’ amore in un estraneo, Fabrice, un sentimento indescrivibile, una travolgente attrazione fisica, la certezza inspiegabilmente ovvia di come finirà.
Un sentimento che aveva creduto altrove, che solo ora riconosce per una serie di circostanze fortuite, cercando di ricordare le sensazioni vissute negli amori che furono.
Un legame intenso e fugace, che vivrà un esilio forzato, un rapporto fisico, scherzoso, poche parole in un tempo e in una città, Parigi, che sembra fatta per questo.
Fabrice è un Don Giovanni con un’ essenza di cui Linda non farà parte mentre si entra nella barbarie di una guerra che lei vive con una certa indifferenza, immersa nel presente, precaria e sempre più sola, lontana da casa.
Il tragico cambiamento le farà credere e realizzare la sola dimensione del ricordo, travolta da una nuova consapevolezza, il respiro bellico, a vivere una lontananza obbligata in attesa di uno squillo, di una voce, di una vita da condividere, di una famiglia allargata, e allora il ritorno ai luoghi dell’ infanzia profuma di casa e di legami fidati.

Nancy Mitford ( 1904-1973 ), la maggiore delle sei bellissime ed eccentriche figlie del barone Redesdale, scrive un romanzo che celebra l’ amore più importante della sua vita ( Gaston Palewski, comandante delle forze armate della Francia libera ) sotto le spoglie del seduttore Fabrice.
Un testo piacevole, irriverente, umoristico e con tratti malinconici, ingredienti tipicamente femminili, amicizia, condivisione, ideali, passione, desiderio, sogno ma anche gelosia, eccentricità, fragilità, invidia all’ interno di un mondo di tradizioni consolidate che stenta a riconoscere e a legittimare la neo realtà borghese.
L’ uso di una prosa scorrevole, precisa, ordinata, stride con il carattere e le eccentriche inclinazioni della protagonista, impegnata in una legittimazione di se’ e in una ricerca della felicità che si oppone al reale.
Ecco la minuziosa rappresentazione di un mondo a se’, spiccatamente inglese, tradizionale, conservatore, auto celebrativo, dal quale affrancarsi per farvi ritorno.
Linda è una donna naturalmente svagata, ondivaga, bizzarra, passivamente attiva, dolce, maldestra, che abbandona una figlia perché non sa cosa farsene, che ricerca certezze all’ interno di una fragilità manifesta, che vive l’ idea di un amore e la speranza di amare in una vita sul filo del rasoio.
Fabrice-Palewski sembra volerne approfittare ma si accorge di amarla, che sia troppo tardi?

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