Dettagli Recensione

 
Vacche amiche
 
Vacche amiche 2015-07-06 03:57:15 Bruno Elpis
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    06 Luglio, 2015
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L’amore, come la satira, ottunde

“Vacche amiche” è un’autobiografia che Aldo Busi scrive con la tecnica della vernice a spruzzo, disseminando episodi a singhiozzo in un terreno fertilizzato dallo spirito critico e dalla libertà stilistica.
Il titolo costituisce un ossimoro con la cover, affidata alla riproduzione di un’opera di Fabio Romano (Paesaggio 2008).

Durante il viaggio verso Davos, il racconto si snoda bizzoso, stizzito, a momenti nostalgico, con toni che oscillano tra il narcisismo creativo (“I neon che accecano ogni umano discernimento, il mio a parte”), la polemica sociale (“Il mio dolore era un dolore tutto sommato occidentale e ormai privilegiato, un dolore che non usciva da una guerra, da una fuga fortunosa da un paese martoriato…”), l’indifferibile solitudine (“Più si allungano le aspettative di vita, più si accorciano quelle di stare in compagnia”) che costringerebbe chiunque in un angolo: chiunque, non Aldo Busi.

Oltre alle memorie dell’infanzia e della gioventù, colpiscono le riflessioni sulla condizione dello scrittore contemporaneo (“La prima volta che andai in televisione… mi fu chiesto quanti erano secondo me in Italia i lettori che avrebbero potuto leggerlo – ndr: Vita standard di un venditore provvisorio di collant -… Risposi di getto, Diecimila… oggi… risponderei Seicentosessantasei, tanto per gradire e perché la televisione vuole le sue diavolerie di risposte un po’ d’effetto, ma anch’io come Manzoni penserei Venticinque, e non uno di più”) e sulla letteratura dei nostri giorni (“Morta è ogni cultura che non sia edibile all’istante, collettivamente partecipata e che non raggiunga il suo apice in un karaoke da social network o da saga del cartaceo con incontro d’autore transeunte…”). Con qualche buona parola sui romanzi d’intrattenimento (in particolare, Aldo Busi si scaglia – senza mai nominarla - contro Donna Leon, americana che vive a Venezia e che lì ha ambientato le gesta del commissario Brunetti: ben 17 romanzi, pubblicati in 23 lingue ma non in italiano, per precisa scelta dell’autrice).

La parte centrale è strutturata sull’analisi del rapporto con tre donne, quella finale vira verso una proposta vitale che vede, forse, una via d’uscita nel ritorno alle origini contadine ed essenziali.

Lo stile è dovizioso, esagitato, talvolta delirante, provocatorio, stimolante, con qualche immancabile aforisma: “L’amore, come la satira, ottunde. Il sesso, come la letteratura, affila”.

Bruno Elpis

Trovi utile questa opinione? 
200
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Recensione ponderata e interessante. Reputo Busi un autore dotato di un immenso capitale artistico-culturale e al contempo fornito di un pessimo capitale sociale. Dato che dietro ad un'opera lo scrittore e l'uomo scompaiono per divenire altro, mi intono al tuo giudizio e lo sottoscrivo. Loris
Questo libro è un bocconcino talmente delizioso da non poter assolutamente perdere... Quindi: in lista, grazie al tuo consiglio!
Grazie Loris, è proprio come dici tu... :-)
Sì Mia, leggilo, poi ci dici... :-)
3 risultati - visualizzati 1 - 3

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il fuoco che ti porti dentro
Dare la vita
Come d'aria
Tempesta
Vecchiaccia
Stirpe e vergogna
Proust e gli altri
Una persona alla volta
I due palazzi
Scottature
Al giardino ancora non l'ho detto
Il lato fresco del cuscino
Senza
Il carcere
Sempre tornare
Fiorire tra le rocce