Itaca per sempre Itaca per sempre

Itaca per sempre

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Ulisse è tornato a Itaca. Sotto le spoglie del mendicante, si rivela a Eumeo e a Telemaco, organizza la vendetta, la esegue. Ma a questo punto Malerba comincia a scavare, a introdurre il germe di un'inquietudine, a portare alle conseguenze più dirompenti un'intuizione: come è possibile che Penelope non riconosca mai, neppure nel bagliore di un sospetto, lo sposo? E infatti, la Penelope di Malerba ha riconosciuto subito l'eroe, ma tace. E nel silenzio, nell'inquietudine di una psicologia femminile ricostruita con magistrale sensibilità, si macera, a sua volta chiedendosi: perché? Perché Ulisse si svela a tutti e non a me? Il risentimento...



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Itaca per sempre 2012-09-25 14:02:19 Artemisia*
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Artemisia* Opinione inserita da Artemisia*    25 Settembre, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Volver

"Come può succedere questa pioggia improvvisa di lacrime all'astuto e forte Ulisse, al mentitore sublime, all'abile tessitore di inganni?".

Non più eroi, ma uomini. Uomini con le loro paure, con le loro debolezze, con i loro affanni, e con i loro acciacchi d'età. Non una storia di miti e leggende favolose ma semplicemente il viaggio di ritorno a casa di Ulisse. Il ritorno di un uomo solo, senza dèi, senza spada, senza difese. Inerme dinanzi alla vita; un ritorno che ci viene narrato dallo sguardo attonito e sperduto di Ulisse, e da quello triste e malinconico di Penelope.

"Il cielo è muto e gli dèi sono lontani. Ma no, il cielo è lontano e gli dèi sono muti".

Gli dei. Quell'intrecciata folla di personaggi, mezzi uomini e mezze donne, mezzi capri e mezzi alberi, dove sono dinanzi agli smarrimenti di Ulisse? Dove sono quando Penelope li invocava chiedendo il ritorno dell'amato marito? Muti. Muti dinanzi alle sofferenze degli uomini. Muti dinanzi ai dubbi, alle incertezze di una donna e di un giovane uomo (Penelope e Telemaco) che riconoscono in un mucchio di vecchi e luridi stracci colui che anni addietro hanno amato, rispettato e atteso per due lunghi decenni.

"Riuscirò mai a sapere la verità, ammesso che esista una sola verità sotto il cielo?"
"Senza il riconoscimento di Penelope ero ancora il mendicante che avevo simulato, prigioniero ormai della mia finzione. In quale stato di nullità ero dunque precipitato? Ero veramente Nessuno come avevo fatto credere a Polifemo?"

La realtà di Ulisse è la nostra, è quella di Pirandello, quella di Uno, di Nessuno, di Centomila. Quella dell'uomo moderno che ritorna a casa dalla guerra e trova un altro mondo, un mondo diverso, poco accogliente, poco ospitale nei confronti di chi è diverso, nei confronti del mendicante che in realtà è un re.
Quella stessa realtà che ha condotto tanti alla follia, all'inettitudine nei confronti di una vita dalla difficile interpretazione, a rivolgersi con insistenza una domanda : " IO chi sono?"

"Troia era così lontana dalla nostra mente e dalla nostra isola felice, e la guerra così estranea ai nostri interessi, che Ulisse più volentieri sarebbe rimasto in patria con la famiglia e i sudditi che lo adoravano".

Quella di Ulisse è la realtà dei nostri nonni che ritornavano dalla guerra smarriti, atterriti dagli orrori che la loro vista aveva dovuto sopportare. Morte. Distruzione.





Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Iliade di Alessandro Baricco
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella
La Malnata
Piero fa la Merica
Vi avverto che vivo per l'ultima volta
Se esiste un perdono
Una piccola pace
Gente in Aspromonte