Narrativa straniera Classici L'immortalità
 

L'immortalità L'immortalità

L'immortalità

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

Kundera ha l’arte di dire nel modo più limpido le cose che è più difficile dire a se stessi. E in questo romanzo ha teso all’estremo questa sua capacità. A partire dal semplice gesto di un braccio, da cui vediamo nascere – quasi davanti ai nostri occhi – un memorabile personaggio femminile, sino a figure di «grandi uomini» come Goethe e Hemingway, colte nel proprio imbarazzo di fronte al loro ruolo di «immortali», una tessitura musicale finissima di temi e di caratteri ci avvolge in queste pagine, che procedono per sorprese magistralmente scandite, al punto di introdurre uno dei personaggi più importanti proprio quando la narrazione si avvia alla fine. Se l’arte del romanzo ha oggi ancora una voce, è quella che ci parla e ci trascina dietro di sé in questo libro. L’immortalità è uscito per la prima volta in Francia nel 1990.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
5.0  (2)
Contenuto 
 
4.5  (2)
Piacevolezza 
 
4.0  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'immortalità 2020-03-22 11:19:24 topodibiblioteca
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    22 Marzo, 2020
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Desiderio di immortalità

L’inconfondibile stile di Kundera, il romanzo-saggio, è uno dei tratti essenziali dell’immortalità, opera di certo non inferiore al più noto“L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Un libro diviso in sette parti, denso di contenuti e con un titolo che lascia intuire quanto l’autore desideri approfondire il tema dell’immortalità. Per introdurre questo concetto Kundera ci racconta la vita di Goethe, il celebre romanziere, poeta e drammaturgo tedesco, perché tra le pieghe della sua vita privata, quella meno nota al pubblico, di un rapporto ambiguo e conflittuale vissuto con la scrittrice Bettina Brentano Von Armin, si nasconde questa tensione verso l’immortalità che “non ha niente a che vedere con la fede religiosa nell’immortalità dell’anima. Si tratta di un’altra immortalità, tutta terrena, l’immortalità di coloro che dopo morti restano nella memoria dei posteri. Ogni uomo può raggiungere questa immortalità”. Si tratta di una forma di “grande immortalità”, quella che riguarda Goethe, perché rimarrà il ricordo imperituro anche nel pensiero di coloro che non lo hanno conosciuto personalmente. Le pagine in cui Goethe dialoga, in un aldilà ipotetico, con un altro grande “mostro della letteratura” come Ernest Hemingway, sono spassosissime e molto divertenti, lasciando la sensazione come di una sorta di amaro in bocca però, a proposito di un’immortalità che non puoi levarti di dosso perché “Un uomo può togliersi la vita. Ma non può togliersi l’immortalità”.

La grande immortalità non è l’unica tuttavia, infatti Kundera ci racconta anche di una “Piccola immortalità”, quella che ognuno di noi può acquisire, anche la gente comune, per ricordare ed essere ricordati dalle persone con le quali siamo entrati in relazione nelle nostre vite. E per spiegare questo concetto alla biografia di Goethe e del suo rapporto con Bettina, l’autore alterna sapientemente e parallelamente quello che chiama “il suo romanzo” che racconta di stare scrivendo, nel quale i protagonisti sono la gente comune: Agnes e Paul, moglie e marito, Laura sorella di Agnes e Bernard suo compagno. Si tratta di vite comuni che si intrecciano, talvolta configgono, in cui troviamo gioie e dolori, sesso, amore, tradimento, invidia. Ognuno di loro lotta per cercare un “posto al sole”, per emergere e ritagliarsi un’isola di felicità, anche a scapito di rovinare vite altrui. Kundera sottolinea questa ricerca egoistica del “desiderio di immortalità” descrivendolo con un semplice gesto ma estremamente significativo: “l’io, qui, e l’orizzonte laggiù, in lontananza; solo due concetti: l’assoluto dell’io e l’assoluto del mondo”.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore
L'immortalità 2012-11-08 20:32:53 enricocaramuscio
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    08 Novembre, 2012
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Cocktail ben riuscito

E’ possibile creare una storia partendo da un semplice gesto di saluto? Si può scrivere un libro sull'immortalità ponendovi come protagonista un soggetto che nell'immortalità non crede? Può quest'opera essere considerata un capolavoro nonostante una trama confusa che balza continuamente da un personaggio all'altro, cambia spesso argomento, propone situazioni surreali? Visto che stiamo parlando di un genio della letteratura del calibro di Milan Kundera la risposta non può che essere si. Si parte da una signora che non vuole invecchiare e si va avanti passando per radiosveglie, asini integrali, professori fuori dagli schemi, occhiali scuri, gente che aspira all’immortalità e/o al suicidio, mostri sacri dell'arte, collezionisti di donne. Si arriva persino ad ipotizzare un dialogo ultraterreno tra Johann W. Goethe ed Ernest Hemingway che è una delle parti migliori dell'opera. Il tutto condito da una fortissima vena filosofica, da un velato erotismo e da interessanti teorie come quella del “Computer del Creatore” e quella del “quadrante della vita”. Il linguaggio semplice e la grande verve con cui Kundera racconta e disquisisce rendono la lettura piacevole e mai noiosa. L'immortalità è il tema di fondo ma gli argomenti trattati sono tanti altri: si parla d’amore, di matrimonio e di adulterio, di politica e di religione, di arte e di letteratura. Un mix che inizialmente può sembrare confusionario ma che andando avanti acquista sempre più senso dimostrando le grandi doti letterarie dell'autore non solo nello scrivere bene e nel creare interesse nel lettore, ma anche nel saper gestire e coordinare diversi temi facendoli ruotare intorno allo stesso concetto. E’ come se Kundera abbia messo in uno shaker i più svariati ingredienti e, dopo aver mescolato ben bene, abbia offerto al lettore un cocktail di personaggi, materie e pensieri che non si può definire ne saggio ne romanzo ma che affascina per stile e contenuti e che esalta l’amore per quest’autore e per i libri in genere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
180
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero
Il mago