Narrativa straniera Gialli, Thriller, Horror Maigret e le persone perbene
 

Maigret e le persone perbene Maigret e le persone perbene

Maigret e le persone perbene

Letteratura straniera

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Questa volta Maigret l'ha preso davvero male il ritorno dalle ferie: a Parigi si respira ancora aria di vacanze, l'estate non si decide a finire, e perfino al Quai des Orfèvres l'atmosfera gli pare insolita. Come se non bastasse, gli capita di avere degli incubi. Sicché accoglie quasi con sollievo una di quelle telefonate che lo svegliano in piena notte buttandolo giù dal letto mentre sua moglie scatta in cucina a fargli un caffè. La vittima dell'omicidio sul quale dovrà indagare è un tipico "uomo tranquillo", ex proprietario di un cartonificio in pensione da qualche anno per motivi di salute, buon padre di famiglia, amato dalla moglie e adorato dalla figlia - uno che non aveva nemici perché "tutti gli volevano bene".



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Maigret e le persone perbene 2013-06-06 11:16:17 silvia t
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silvia t Opinione inserita da silvia t    06 Giugno, 2013
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Maigret e le persone per bene

Per avventurarsi nel mondo dei gialli da profani e coglierne tutti i lati positivi Simenon è un buon inizio. Il suo stile così asciutto e descrittivo al punto giusto ipnotizza e incolla alle pagine, non lasciando scampo; così veloce e accattivante, il ritmo, da far trascorrere il tempo in modo veloce e sereno; la scoperta dell'assassino è un finale, come potrebbero essercene tanti altri: è un giallo e questo è il suo scopo.
Ciò che rende questo autore così gradevole è la capacità innata di riuscire a conciliare il mero delitto alla descrizione di un'atmosfera, di un mondo.
Nel caso specifico sono delle persone per bene ad essere colpiti dalla disgrazia e il mondo borghese è evocato in modo reale e il lettore, insieme a Maigret, si identifica in quelle persone a tal punto da rifiutare che possa essere accaduto loro una tragedia così grande come un omicidio, perché se così fosse potrebbe accadere a chiunque e questo è un pensiero che non deve mettere radici.
Se l'inizio del racconto, attraverso uno stile minimalista, che mette in luce il lato borghese di Maigret, è pervaso di un' ovatta che attutisce i suoni e i rumori generando un'ansia tipica di quando si empatizza con qualcuno, la rassicurante penna di Simenon, però, riesce piano piano a scardinare questo scrigno protettivo disintegrando quell'aura di perfezione così irritante; la cosa particolare è che non lo fa con eventi straordinari, ma con schegge impazzite che possono esistere, ma che sfuggono al controllo.
Il giallo in sé è atipico, non ci sono elementi nascosti che posso far intuire il colpevole, è la forza della disperazione di Maigret che gli fa seguire anche le piste più improbabili, in un' estenuante ricerca di indizi che alla fine, ma solo alla fine, porterà i suoi frutti.
Infine i personaggi, sono caratterizzati così bene che sembra di vederli, sia i principali che i secondari, con pochi tratti se ne comprende la psicologia e l'emotività.
Un buon giallo per trascorre qualche ora in piacevole compagnia.

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Maigret e le persone perbene 2010-08-06 14:22:35 Interferenze letterarie
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Interferenze letterarie Opinione inserita da Interferenze letterarie    06 Agosto, 2010
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Un romanzo insolito

“Maigret e le persone perbene” è un romanzo straordinariamente insolito. Parigi è sempre la stessa, quella del commissario, del Quai des Orfèvres (il palazzo di giustizia) e delle birre tracannate nei fumosi bistrot. Questa volta Maigret è alle prese con un inspiegabile delitto commesso in un appartamento dell’alta borghesia parigina. Un uomo perbene, senza nemici, amato da tutti, una situazione familiare impeccabile, una vita discreta e lontana dai pettegolezzi, viene freddato da un colpo di pistola mentre è seduto sulla sua poltrona. Tutti sono indiziati. La moglie, quasi un’antica matrona romana, la figlia adorata, il genero affermato pediatra, tutte persone “perbene”, con la loro vita perfetta e senza macchie. E’ un romanzo strano, dove ci si snerva insieme allo stesso Maigret, che trova insopportabile la noiosa e finta vita di questi personaggi. Per essere un romanzo giallo in realtà non succede nulla ed è questa la stranezza che affascina. La vicenda innervosisce, si comincia a odiare gli indiziati così patetici, noiosi e prevedibili, così perfetti, così perbene appunto, tanto da continuare a chiedersi chi possa mai aver ucciso un uomo così tranquillo e insipido.
La soluzione del dilemma mi è sembrata un po’ forzata, più frutto dell’acume e di un’invenzione estemporanea di Maigret che derivante da un ragionamento logico.
“Maigret e le persone perbene” è un romanzo in cui non ci sono improvvisi colpi di scena ma che appassiona nella stessa maniera, grazie alla perfetta e molto acuta delineazione psicologica dei protagonisti.

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Consigliato a chi ha letto...
A chiunque ami i romanzi del commissario Maigret o chi apprezzi i romanzi gialli in cui si debba "pensare"
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