Endurance Endurance

Endurance

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Nell'agosto del 1914 il famoso esploratore Sir Ernest Shackleton e un equipaggio di 27 persone salpò per l'Antartide. Lo scopo dell'Imperiale Spedizione Transantartica era di attraversare via terra il Continente Antartico da ovest a est. A sole 80 miglia dalla destinazione la nave, l'Endurance, rimase intrappolata nei ghiacci del mare di Weddell. I partecipanti alla spedizione rimasero bloccati per 21 mesi durante i quali diedero prova di grande coraggio e incredibile resistenza e alla fine riuscirono a salvarsi tutti dopo un'incredibile odissea.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
3.9
Stile 
 
3.7  (3)
Contenuto 
 
4.0  (3)
Piacevolezza 
 
4.0  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Endurance 2015-07-15 15:21:46 siti
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
siti Opinione inserita da siti    15 Luglio, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Alle latitudini estreme

Nel 1914 apparve un annuncio sul Times: “Cercasi uomini per viaggio rischioso. Paga bassa, freddo glaciale, lunghe ore di completa oscurità. Incolumità e ritorno incerti”. Arrivarono migliaia di candidature. L’organizzatore della spedizione che aveva come obiettivo la traversata a piedi del continente Antartico, estremo sud del mondo, era Ernest Shackleton, esploratore polare con alle spalle due spedizioni, una in qualità di terzo luogotenente (1901- 1903), l’altra come comandante (1907- 1909), che lo vide arretrare a 96 miglia dal Polo Sud e rientrare in patria senza raggiungere l’obiettivo per non mettere in pericolo la vita dei suoi uomini.

Nella vastità dei materiali disponibili: libri, film, rappresentazioni teatrali, foto, video, (si rimanda per approfondimenti al sito www.circolopolare.com,) un posto importante spetta al lavoro di Alfred Lansing che mi presto a recensire.
Il libro è stato pubblicato per la prima volta negli U.S.A. nel 1959 ed è diventato nell’immediato un best seller e un long seller poi. Shackleton di Franco Battiato ( dall’album Gommalacca, 1998, video reperibile su youtube) rappresenta una sinossi, musicale, sicuramente più interessante di quella che potrei scrivere io. A me allora il compito di lasciare qualche impressione personale.
Lansing ci avverte di aver scritto il resoconto di questa splendida avventura utilizzando i diari scritti dai membri dell’equipaggio, le interviste e i documenti di prima mano. Si assume quindi l’onere di eventuali imprecisioni.

La lettura, per me inizialmente stentata, è stata una gradevole sorpresa. Lo stile è scorrevole ma puntiglioso, vengono presentati i ventotto membri dell’equipaggio e io fatico, generalmente, a inquadrarne le singole personalità. La prima parte di sette totali scorre dunque lenta presentando già la situazione dell’abbandono della nave e dell’impresa per poi, a ritroso, raccontare i nove mesi nei quali, l’Endurance, sopportò insieme ai suoi uomini lo stritolamento costante dei ghiacci che l’avevano circondata. Superata questa prima empasse, si entra poi in una narrazione che assume i tratti del romanzo d’avventura e allora diventa difficile lasciare le pagine o gli uomini in balia di spezzoni di banchisa galleggianti in una lenta deriva o peggio, in seguito , in mare aperto col rischio di perdersi per sempre.
La lettura è interessante sotto diversi punti di vista. Si può conoscere una parte di quello spirito che animò la gara tra potenze in un colonialismo meno noto di quello che concorse ad alterare i delicati equilibri imperialistici sfocianti poi nello scoppio del primo conflitto mondiale. Shackleton rispondeva certo a necessità individuali cavalcando un interesse nazionalistico, ma non si deve dimenticare che gli estremi del mondo furono teatro di una gara fra nazioni come poi successe con gli spazi interplanetari. Fa riflettere il fatto che la partenza coincise con lo scoppio della prima guerra mondiale, mettendo a repentaglio la spedizione faticosamente allestita con fondi di diversa provenienza, ma che l’Inghilterra preferì non rinunciarvi. Gli altri aspetti che potrebbero interessare il lettore sono le descrizioni degli ambienti estremi e delle condizioni di vita che può sopportare il corpo umano. Bella è anche la mitizzazione che secondo me opera Lansing della figura di Shackleton; viene rappresentato come il leader assoluto del gruppo, l’irreprensibile comandante, l’autorevole uomo capace di riportare i suoi ragazzi a casa. Anche il lettore può ritrovarsi dunque ad apprezzare le qualità dell’uomo che non cede mai e vigila notte e dì comprendendo e gestendo tutte le dinamiche di gruppo onde evitare scompensi micidiali. La narrazione avvincente e mitizzata non si abbandona mai ad alcun giudizio morale assumendo quindi i tratti di una vera e propria cronaca come solo un giornale di bordo avrebbe potuto restituire. Interessante lettura di una delle ultime grandi avventure che animano anche lo spirito più pacato in questo scorcio di estate rovente capace di far sognare temperature decisamente meno calde.

Buon refrigerio.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
a tutti
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore
Endurance 2012-06-26 11:50:44 Sandro C.
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Sandro C. Opinione inserita da Sandro C.    26 Giugno, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Eroi d'altri tempi

Impressionante pensare come "Endurance" sia una storia realmente accaduta. Sembrerebbe il classico romanzo avventuroso nato dalla mente di qualche scrittore ricco di immaginazione, invece l'opera di Lansing altro non è che l'intreccio degli scritti e dei ricordi lasciati dai ventotto eroi facenti parte dell'equipaggio della Spedizione imperiale transartartica, guidata da Sir Ernest Shackleton nel lontano 1914.
Grazie alle ricerche storiche certosine, Lansing è in grado di intrattenere il lettore in una ricostruzione dettagliata ma mai eccessiva delle vicende svoltesi quasi un secolo fa, in tempi duri per comandanti e marinai, quando la rotta la si stabiliva mediante bussole magnetiche e sestanti e non con i moderni gps.
Lettura consigliata a tutti gli amanti dell'avventura, dei viaggi, del mare e soprattutto delle storie d'eroi di altri tempi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
40
Segnala questa recensione ad un moderatore
Endurance 2012-02-16 21:22:28 Henry
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Henry Opinione inserita da Henry    16 Febbraio, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

L'unico obiettivo è tornare a casa

Immergetevi in questo viaggio realmente avvenuto. Shackleton mostrerà straordinarie doti di comando e un coraggio unico al mondo. Anche nelle scelte più difficili saprà farsi seguire dall’equipaggio. Presto iniziamo il viaggio perché la strada è lunga…

Nell’agosto del 1914 l’Endurance, una splendida nave concepita per la navigazione tra i ghiacci, molla gli ormeggi dal porto di Londra. Sir Ernest Shackleton ha un obiettivo ambizioso, attraversare l’Antartide. Dopo una sosta a Buenos Aires con un equipaggio di 27 uomini salpa per la destinazione finale. Le difficoltà non tardano ad arrivare. Più si avvicinano al polo sud più la navigazione si fa difficile a causa dei ghiacci che a più riprese intrappolano la nave. Siamo nel gennaio del 1915 quando la nave viene catturata da questi freddi artigli. Dopo otto mesi l’Endurance è irrimediabilmente compromessa e il capitano da l’ordine di abbandonare la nave. Con sole tre scialuppe, una scorta di viveri e una muta di cani l’equipaggio si trova a 450 km dalla salvezza. Scarsamente attrezzati, devo resistere a temperature inferiori a -30° e al continuo mutare del territorio. Ad aumentare le difficoltà se ne aggiunge un’altra che impedisce i soccorsi. È scoppiata la prima guerra mondiale. Ora il loro unico obiettivo è tornare a casa.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Libri di viaggi e storie vere
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'America in automobile
Java Road
Viaggio in Russia
Verso le isole luminose. Tahiti, Tuamotu, Marchesi
Cerchi infiniti. Viaggi in Giappone
Le voci di Marrakech
Fuori dal nido dell'aquila
Diario d'Irlanda
In viaggio con Erodoto
La bellezza del Giappone segreto
Una città o l'altra. Viaggi in Europa
Viaggi
Il Mediterraneo in barca
Pic
E quel che resta è per te
Viaggi con Charley