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Braccialetti rossi

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Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di contagiare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro esemplare la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato.



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Braccialetti rossi 2018-05-07 20:14:16 Flavia Buldrini
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Flavia Buldrini Opinione inserita da Flavia Buldrini    07 Mag, 2018
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"Impara a morire e così imparerai a vivere"

“Impara a morire e così imparerai a vivere” (dal libro I miei martedì col professore di Mitch Albom): partendo da questo assunto, si svolge l’intero tessuto del libro, una sorta di manuale di istruzioni per l’uso della vita, da parte di chi l’ha imparato sulla propria pelle, apprezzandola nella sua essenzialità, perché per essa ha sacrificato una gamba, un polmone e un pezzo di fegato: “queste pagine sono un compendio di quanto ho imparato dal cancro e delle scoperte fatte grazie ad amici che, come me, hanno lottato contro la malattia.” Così, quello che comunemente è considerato un handicap, diventa un valore aggiunto, capace di spalancare nuovi orizzonti e soprattutto di dare la chiave di volta di lettura dell’esistenza. Ecco, dunque, da buon ingegnere, “una lista di concetti, di idee, di emozioni, una lista piena di felicità. Una lista di scoperte che mi hanno spinto a creare quello che considero il mio mondo.” Dal paradosso del dolore e della morte, intriso delle vicissitudini dei suoi compagni di stanza - i cosiddetti “Capelloni”, come li denominavano i dottori quale parodia della loro calvizie - si eleva un inno di magnificenza alla vita. Quest’ultima, proprio quando è respinta fino all’estrema frontiera, è allora che si rivela in tutta la sua pienezza. Il paziente Albert, che ha trascorso la sua giovinezza, dai 14 ai 24 anni, in ospedale, con l’acutezza che scaturisce dalla sofferenza, è attento osservatore che fa tesoro di ogni insegnamento che gli venga somministrato da medici, infermieri, malati e dalle proprie esperienze personali, ciò che declina in ventitré scoperte. La prima, fondamentale, è: “Le perdite sono positive. (…) Dobbiamo imparare a perdere, visto che prima o poi perderemo ogni cosa.” Allora, per esorcizzare il trauma, ecco l’umoristica quanto grottesca “festa d’addio alla mia gamba”, prima che venga amputata, suggerita da un dottore, ciò che gli permette di rielaborare il lutto.
Dopo quest’ampio ventaglio di suggerimenti, gli ultimi capitoli sono dedicati alla personale visione del “mondo giallo”, vale a dire intinto nell’oro della gioia e dell’amicizia, immerso nella luce calda della vita, in tutta la sua positività che sa trasformare anche il negativo in preziosa risorsa. “I gialli sono il nostro riflesso, colmano alcune delle nostre lacune e, quando entrano nella nostra vita, le fanno fare un salto di qualità”: sono persone che schiudono nuovi spiragli, che ci permettono di guardare dentro di noi, svelandoci verità che ci danno il trampolino di lancio per un’evoluzione.
Infine, l’autore affronta con serenità sorprendente un argomento diventato tabù per la nostra società: la morte. “Bisogna morire per lasciare un’eredità, per finire in bellezza. Devi pensare alla morte come qualcosa di positivo. La gente celebra la vita, festeggia i battesimi; a maggior ragione dovrebbe festeggiare la morte delle persone care, rendendo onore al loro ingresso nell’universo del ricordo. (…) Ma non devi perdere di vista il fatto che la morte in sé non esiste. Quando qualcuno muore, si trasfonde nella gente che ha conosciuto. I suoi ricordi perdurano, la sua vita si divide tra chi gli era vicino, come se si moltiplicasse in tante persone.”


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Braccialetti rossi 2014-09-23 08:08:11 Virè
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Virè Opinione inserita da Virè    23 Settembre, 2014
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Non lasciarsi ingannare dal titolo

Innanzitutto una premessa: non bisogna lasciarsi ingannare dal titolo. Questo è il libro che ha ispirato la serie televisiva, "Braccialetti Rossi" in Italia, il cui soggetto è opera dello stesso autore, ma non ha niente a che vedere con la storia raccontata in tv.Non è un romanzo, ma semplicemente un insieme di consigli dati dall'autore sulla base della propria esperienza.
Detto questo, passiamo alla recensione.

Ho trovato questo libro molto particolare. Conoscevo già l'autore Albert Espinosa, avendo letto "Si tú me dices ven lo dejo todo... pero dime ven", dove, in tono più romanzato, già venivano fuori piccoli consigli e spunti di riflessione, che in questo caso sono invece i protagonisti assoluti.
La vita dell'autore non deve essere stata facile, con un tumore diagnosticato in giovane età, un'adolescenza trascorsa in ospedale (ben dieci anni), con interventi chirurgici che l'hanno privato di una gamba, di un polmone, di parte del fegato. Forse è facile capire perchè un uomo così sfortunato possa oggi apprezzare la vita, dopo essersela "guadagnata"; ma di sicuro non ti aspetti tanto entusiasmo, tanta gioia di vivere, voglia di insegnare agli altri ciò che ha imparato, in modo che, non solo lui, ma anche chi non ha i suoi stessi trascorsi, possa beneficiare della sua esperienza.
Il libro riporta 23 "scoperte", lezioni apprese nel periodo di ospedale, che l'hanno aiutato non a superare quella fase della sua vita, ma che sono risultate utili ed applicabili anche al di fuori della malattia, per affrontare le difficoltà di tutti i giorni. Nella seconda parte si sofferma, invece, su queste figure, da lui identificate con un nuovo termine: "amarillos", ovvero gialli; gialli come il sole, che si fa guardare per pochi secondi al massimo, ma ti riscalda tutti i giorni. Sono quelle persone che entrano nella nostra vita non come amici o amanti, ma con qualcosa di molto diverso; a volte sono semplici sconosciuti, che però, nel corso di un breve dialogo o attraverso un periodo trascorso insieme, sono in grado di lasciarti tanto, aiutarti, indirizzarti sulla retta via e farti procedere per la tua strada meglio di come, chi ti conosce da sempre, in quel determinato momento, potrebbe fare. Quelle persone che, da sconosciuti, riconosci che siano sulla tua stessa lunghezza d'onda, come a volte nemmeno gli amici, i familiari o gli amanti sanno fare.
Il libro sprizza gioia di vivere da ogni parola. Tutto può riassumersi in una frase che l'autore ripete e che si rispecchia in tante idee che esprime, ovvero il giorno in cui è stato operato non ha perso una gamba, ma ha vinto un "moncone". Vedere il lato positivo sempre, ogni perdita come un guadagno, non lasciarsi sopraffare dal dolore, dalla rabbia, dal senso di sconfitta, ma trasformare tutto in una nuova occasione di vittoria. Sembrano concetti ripetuti tante volte da guru del "saper vivere ed essere felici", ma qui è molto più semplice accettarli, forse perchè il conoscere la storia di chi ti parla, ti dà la sensazione non di una persona che dall'alto della cattedra pretende di insegnarti a vivere, ma di chi dal basso della sua esperienza drammatica, cerca di spiegarti come, anche le cose più difficili, possano essere superate.
Qualcuno può trovare assurdi certi consigli, può annoiarsi a leggere 23 capitoli di consigli di vita, alcuni possono risultare superflui, sciocchi, si può non riconoscere l'esistenza e la potenza di questi amarillos, non crederci. A parte che, scegliendo di leggere un libro di questo genere, ci si predispone innanzitutto ad accogliere il suo contenuto e farlo proprio; ma dopo aver completato la lettura credo sia impossibile, anche per i più scettici, chiudere l'ultima pagina senza portarsi qualcosa dentro.
Sono d'accordo con chi ha scritto che è un libro che va letto più volte per capirlo a fondo e farlo proprio. Non mi piace rileggere lo stesso libro, ne ho così tanti che attirano la mia attenzione, che non penso neanche lontanamente a rileggere nemmeno quelli di cui serbo un bellissimo ricordo o che ho dimenticato; quindi dubito di farlo anche con questo. C'è il vantaggio che i capitoli sono molto brevi e magari può essere piacevole sfogliarlo qualche volta, per rileggere qualche parte ed afferrarla meglio, questo no non lo escludo.
Mi è piaciuto, l'ho trovato un grande insegnamento di vita, a prescindere dal credere o meno ai consigli scritti e non posso far altro che ammirare ancora di più questo autore.
Avendolo letto in spagnolo, ovvero in lingua originale, mi auguro che la traduzione italiana riesca, con parole diverse, non solo a rendere gli stessi concetti, ma a trasmettere la loro forza.

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Braccialetti rossi 2014-03-24 07:58:41 Minuscola
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Minuscola Opinione inserita da Minuscola    24 Marzo, 2014
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Toccante e istruttivo

Indubbiamente un libro toccante perchè narra le vicende ospedaliere di Albert, bambino affetto da cancro. Perde una gamba e poi un polmone e una parte di fegato, ma non si dà per vinto. A ventiquattro anni (dopo 10 anni di ospedale) gli confermano che è guarito.

Ma non è la guarigione a sorprendere, ma gli insegnamenti che questo bambino prima e ragazzo poi, ha saputo dare. in 23 capitoli, chiamati "scoperte", Albert ci insegna a vivere. Insegna un modo per sconfiggere la tristezza, ci insegna come leggere una cartella clinica e trae insegnamenti da tutte le persone che incontra negli ospedali. Dall'anziano che muore e gli dice che deve imparare a dire NO, a tutti quei bambini amici suoi, che purtroppo lasciano questa vita, ma si accordano con lasciarne un pezzetto anche a lui. Ora Albert sta vivendo 3vite e 7 degli amici più la sua.

E' un vademecum di insegnamenti e di riflessioni questo libro al quale si aggiunge la parte finale che parla dei "gialli" e del mondo giallo. I gialli sono quelle persone che incontriamo nella vita che non è detto siano amori o amici, anzi, stanno esattamente nel mezzo tra l'amore e l'amicizia. Tutti noi incontriamo dei gialli in vita, (Albert sostiene 23 - il suo nnumero preferito- ) e si possono anche non incontrare mai più..cioè una sola volta nella vita. Ma danno tanto!

A mio avviso il libro è da leggere una prima volta per capire di cosa si tratta, poi una seconda per annotare tutti gli insegnamenti e poi una terza per comprenderlo.

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