Dettagli Recensione

 
Il corpo umano
 
Il corpo umano 2015-04-10 11:28:18 Arrigo
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Arrigo    10 Aprile, 2015

Il corpo umano a brandelli, insieme alla sua mente

Bello. Uno di quei libri che non riesci a smettere. E l'ultimo 40 % (mi sono munito di tavoletta elettronica pure io, e ora non vado più a pagine, ma a percentuali) me lo sono fatto seduto in un bar impossibilitato dal muovermi e credo di aver avuto in più punti anche espressioni che a guardarmi dal fuori si saranno chiesti se stessi male, i proprietari intendo.
Il libro unisce, come già più volte detto da altri, la storia, e la crescita (crescita no, implosione? Sbriciolamento?) , di diversi personaggi dal prima al dopo l'attraverso di una valle in Afghanistan, la valle delle rose, per portare degli sfigati camionisti locali sulla Ring road, unica strada asfaltata e 'sicura' del paese. Una valle che incrinerà per sempre, ma in modo molto diverso, il loro mondo interno, trasformando quelle che prima ritenevano certezze, nella classica polvere.
I pensieri che caratterizzano ogni personaggio sono narrati da un punto di vista esterno, asettico e implacabile, mi hanno ricordato le analisi psicologiche dei maestri scrittori russi, rivisitati però in chiave moderna, più leggera, sostenibile. Più scorrevole.
Una domanda mi tormenta: come si può descrivere una guerra, un'azione militare, senza averla vissuta? Come ha fatto Giordano a scrivere di questo? È stato là? Non credo di volerlo sapere, forse sarebbe anche facile leggendo la sua biografia. Ho sempre creduto, senza averne però le prove, che gli unici libri a lasciarmi dentro scosso, a coinvolgermi veramente, fossero quelli a forte carattere autobiografico, magari non esplicito, non esposto, ma con emozioni descritte dai personaggi vissute almeno in parte in prima persona da chi le scriveva. Ora ho il dubbio, forte, di essermi sempre sbagliato.
In quella valle in qualche modo ci sono finito, non so come, pure io insieme ai protagonisti. E ora che ne esco, chiudendo il tablet (che visione romantica vero?) la mia vita ovviamente è rimasta uguale, a differenza della loro, ma la nausea per la tensione mi è venuta sul serio.
Il tenente Egitto sempre chiuso nel suo mondo interiore (una stanza senza vie d'uscita), il maresciallo ex gigolò René, il soldato sbruffone e troppo sicuro di sé Cederna. Sono stato un po' di tutti loro. E io odio, ho sempre odiato, la guerra.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante