Isolato Isolato

Isolato

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Isolato è un mulo testardo. Come tutti i muli, del resto. Orfano dalla nascita, la solitudine è l'unica figura che l'accompagna fino a quando non conosce il padrone, un uomo dal "buffo cappello in testa da cui spiccava una piuma marrone bella dritta". Assieme, affiorano in lui tutti quei sentimenti negati dal fato e, in breve tempo, diventa l'unica vera persona su cui poter contare.Scoprendo il calore della fiducia, però, si rende conto anche di quanto sia facile perderla. E in quel momento, di nuovo solo, decide di reagire.Durante il suo percorso, tra alti e bassi, si imbatte in un ragazzino, a prima vista molto diverso dal padrone. Ma sarà poi davvero così?Un racconto personale di un mulo, della sua solitudine e della sua battaglia; tra sofferenze, ricordi e piccoli momenti di felicità, questo cammino tra le montagne alpine in tempo di guerra lo porterà a farsi delle domande e a capire che l'aiuto è qualcosa di spontaneo, perché, con la persona giusta al nostro fianco, l'esserci non dev'essere neanche chiesto. Qualunque sia il cammino, nessuno potrà mai farcela da solo.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Isolato 2020-08-28 11:33:30 Mian88
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    28 Agosto, 2020
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Pienezza nella solitudine

Il suo nome è Isolato ed è un mulo mosso in ogni suo comportamento e pensiero da grande determinazione. Il suo nome trae origine dal fatto che è sempre stato solo, senza padre né madre, senza nessuno che badasse a lui. Di indole solitaria mai ha inoltre instaurato rapporti con gli altri animali della stalla, accrescendo, per questo, la sua natura riflessiva e meditabonda. Quando l’alpino decide di prenderlo con sé, non c’è fiducia da parte dell’animale nell’uomo. È soltanto dopo qualche giorno scandito da gentilezza, zuccherini e da una routine all’inizio incompresa e poi sempre più chiara che questa viene conquistata. Per Isolato, da questo momento, far bene nell’eseguire le richieste del suo Padrone è più che vitale. Non sa bene di cosa si occupi quel membro della Resistenza che l’ha preso con sé in quei primi giorni di marzo del 1941, ma non perdere quell’attestato di stima e quell’affidamento verso di lui riposto, è cosa di primaria importanza. Tuttavia, la vita ha ancora molte sorprese in serbo per il giovane mulo. Malauguratamente, dopo una prima solitudine colmata dall’affetto di colui che ha riposto nelle sue mani rivolte all’animale gentilezza e nei suoi occhi sullo stesso poggiati dolcezza e rispetto, seguiranno giorni bui in cui tornerà una nuova solitudine e a cui seguiranno vessazioni di vario carattere e sempre maggiori difficoltà. Perché la vita è imprevedibile, perché tutto può cambiare da un momento all’altro. Perché anche quel secondo e garbato Padrone può venire meno. E Isolato questo lo sa molto bene.

«E quando lo vidi partire non lo seguii, non ragliai, non volevo cambiasse idea e restasse qua per me, volevo scappasse da tutto questo. Amare significa saper lasciare, a volte, a ormai era giunto il momento di sdebitarmi. […] Ero di nuovo solo e un preoccupato sibilo nell’aria sussurrava che questa volta non sarei stato fortunato come le precedenti. Ma ormai avevo fatto la mia scelta e non ne provai nessun rimpianto.»

Ha inizio da questi brevi assunti il viaggio del lettore con “Isolato”, il titolo proposto da Marco Arcangeli che spicca sin dalle prime battute per la sua originalità nella trama, nel personaggio e nel messaggio del quale lo rende destinatario. L’autore ci permette di osservare la dimensione umana da una prospettiva diversa, ci permette, con queste pagine intrise di riflessione e di introspezione, di meditare su situazioni e circostanze che a noi possono sembrar banali o di poco conto ma che per chi osserva dall’esterno affatto lo sono.
Al contempo chi legge è spinto a interrogarsi anche sul legame che si instaura tra umani e animali, tra quel dogma di lealtà e gratitudine reciproca che può instillarsi tra loro o che al contrario può tramutarsi in un vincolo di sudditanza dell’animale, considerato mero strumento e oggetto da sfruttare privo di sentimenti ed emozioni, a favore di quei padroni incapaci di forma alcuna di rispetto, cura o sensibilità. Quasi come se fosse impossibile pensare che un animale, perché tale, possa essere privo di emozioni e sensazioni quali il dolore e la sofferenza.
Quello proposto da Marco Arcangeli è un percorso di crescita personale che ha luogo per mezzo di un personaggio eclettico che in un lungo flusso di coscienza prende per mano, avvince e trattiene. È un cammino di ricerca, di comunanza, di solidarietà. È una ricerca di pienezza di quel vuoto che spesso ci accompagna, è una ricerca di consapevolezza di noi stessi affinché possa essere chiara qual è la nostra strada, il nostro posto nel mondo, è una ricerca di accettazione e ricerca di una certezza spesso schiacciata dalla verità dell’incertezza, è la ricerca del nostro scopo nel vivere ed esistere. Ed è anche un percorso che riporta alla luce una pagina della storia meno conosciuta e valori che sembrano sempre più dimenticati. Un esordio che non passa inosservato e che solletica le corde più intime del viaggiatore.

«Ecco il suo ricordo più prezioso. Solo per tutta la vita, provava quel tipo di felicità mai conosciuta alla stalla in cui era nato. Si sentiva accettato, amato e rispettato, con uno scopo ben definito, fermo nella convinzione che il suo posto fosse là, in quel preciso istante e da nessun’altra parte. Nessuno avrebbe potuto separarli. Al suo fianco, pensava, non sarebbe potuto accadere niente di male o di così terribile da farlo soffrire. Si sentiva invincibile, al sicuro e compreso, certo, come in una bella favola, che avessero sempre vissuto felici.»

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
2.9 (2)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Tutti su questo treno sono sospetti
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il nostro grande niente
Cuore nero
L'età fragile
Il rumore delle cose nuove
Vieni tu giorno nella notte
Giù nella valle
Abel
Il vento soffia dove vuole
La collana di cristallo
Romanzo senza umani
Resisti, cuore
La cerimonia dell'addio
La ricreazione è finita
Grande meraviglia
Le altalene
Rosso di fiamma danzante