Narrativa italiana Romanzi Le mogli hanno sempre ragione
 

Le mogli hanno sempre ragione Le mogli hanno sempre ragione

Le mogli hanno sempre ragione

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Il maresciallo Gino Clemente ama la canottiera bianca, il karaoke, il suo labrador e soprattutto la moglie Felicetta, e coltiva un unico desiderio: andare presto in pensione. Dopo anni passati lontano da casa, viene finalmente trasferito nel suo paese d'origine, Polignano a Mare, a ridosso della festa patronale di San Vito che dà inizio all'estate. Per l'occasione, la famiglia allargata degli Scagliusi decide di celebrare il compleanno della piccola Gaia con una "festa nella festa", durante la quale Matilde può inaugurare e soprattutto mostrare la sua nuova masseria a parenti e pochi amici. Non mancano i manicaretti peruviani preparati dalla fedele Adoración, la tata tuttofare della famiglia. Oltre a Ninella, don Mimì e a tutti i protagonisti di "Io che amo solo te" è stato invitato anche il maresciallo Clemente che però declina, ma sarà chiamato con urgenza sul posto: Adoración è stata trovata senza vita nel salottino degli angeli collezionati con amore dalla padrona di casa. È subito chiaro che non si tratta di una morte accidentale. Chi può essere stato? Nel pieno della notte di San Vito, il maresciallo si troverà ad affrontare un po' controvoglia la sua prima vera indagine. Ad aiutarlo nell'impresa ci penseranno la brigadiera Agata De Razza, salentina dai capelli ricci e dalla polemica facile, e l'appuntato Perrucci, il carabiniere più sexy del barese, oltre naturalmente al suo fiuto, a quello del suo cane Brinkley e ai consigli disinteressati della moglie. Per tutti gli abitanti della zona sarà il giallo dell'estate.



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Le mogli hanno sempre ragione 2022-04-18 07:35:26 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    18 Aprile, 2022
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Un giallo insipido

Luca Bianchini, scrittore torinese, torna con i soliti personaggi seriali, in un giallo che lo contraddistingue, però, in un libro intitolato Le mogli hanno sempre ragione.
Questa volta i suoi personaggi di sempre sono alle prese con un giallo di sicuro impatto emozionale. Siamo a Polignano a Mare, a ridosso della festa patronale di San Vito, quando per il compleanno della piccola Giada, la nipotina degli Scagliusi, famiglia un po’ smembrata attualmente, decide di dare una festa in pompa magna, corredata anche di fuochi artificiali. Ma nulla va come deve. E così la cameriera tuttofare, Adoracion Rodriguez, viene trovata assassinata in salone con uno degli angeli della padrona di casa. Lei che era:
“Piccola, formosa, spesso truccata e sempre con la risposta pronta, si era lentamente conquistata la fiducia di Matilde”.
Una tragedia. Come è potuto accadere?
Ad indagare un pigro quanto svogliato maresciallo, tale Clemente detto Gino, che prossimo alla pensione, vorrebbe occuparsi di tutt’altro. Per esempio uscire con il fidato cane labrador, Brinkley, o stare in compagnia della moglie Felicetta. Invece … gli tocca indagare per la prima volta! Riuscirà a scoprire l’assassino?
Luca Bianchini, prende a prestito un luogo comune diffuso e preciso, che recita: “le mogli hanno sempre ragione”, per costruire un giallo classico dai contorni indefiniti. Peccato che non ci riesce. Ne risulta, infatti, un prodotto commerciale ben costruito, ma privo di qualunque afflato narrativo. Si, si sorride un po’, ma nulla di che. I personaggi sono quelli già conosciuti ne Io che amo solo te, con qualche piccola evoluzione e cambiamento. Tanto cibo, tante situazioni imbarazzanti e grottesche, un po’ di musica di altri tempi, e tanta maldicenza e pettegolezzi. Una commedia rosa con una tinta noir ben pubblicizzata, che si legge in poche ore. Una lettura per evadere, senza particolare infamia o lode. Così ….

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