Lume Lume Lume Lume

Lume Lume

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di Lume Lume, opera di Nino Vetri edita da Sellerio. «Difficile imbattersi in una narrazione che da questa materia possa trarre motivo di sorriso. Perciò la prima cosa che felicemente balza agli occhi leggendo Lume Lume di Nino Vetri è il tono leggero e a volte svagato col quale l’autore riesce a rappresentare la complessa esistenza quotidiana di un quartiere dove convivono etnie, religioni, costumanze, credenze tra loro diversissime. Il protagonista è un giovane palermitano il quale vorrebbe conoscere le parole di un’antica canzone rumena, intitolata Lume Lume, che significa gente, mondo. Impresa che si rivela subito quasi impossibile perché lo svagato protagonista queste parole o le chiede a rumeni troppo giovani per ricordarsene e che comunque preferiscono Ramazzotti, o a non rumeni che a lui sembrano tali. Comunque si tratta di un esile pretesto che si rivela nella sostanza saldissimo e il più adatto al sistema narrativo di Vetri, che è quello di sistemare una dopo l’altra tante piccole tessere, in ognuna delle quali è contenuta una microstoria compiuta, sino a formare un vasto, movimentatissimo, coloratissimo affresco dentro il quale si muove (i personaggi sono sempre in movimento) un’affascinante, mutante come in un caleidoscopio, grande quantità di figure. Perché se gli abitanti extracomunitari del quartiere hanno comportamenti che possono stupire, bisogna ammettere che anche i comportamenti degli abitanti autoctoni reggono al confronto. La qualità migliore dello sguardo di Vetri (e della sua scrittura) è, a mio avviso, la sua finta oggettività. Vetri infatti sembra non commentare, non giudicare, non intromettersi. Pare voglia raccontare le cose come stanno senza alcuna interferenza. In realtà l’angolazione dello sguardo incantato di Vetri fa sì che il non giudizio non significhi estraneità, anzi. Niente, nulla gli risulta estraneo o perlomeno distante, esso accoglie tutto, tutto amalgama in un impasto dove al massimo ci può essere qualcosa che sorprende, mai che susciti un netto rifiuto». Dalla Nota di Andrea Camilleri

Nino Vetri è nato a Palermo nel 1964. Suona nel gruppo «La banda di Palermo». Con questa casa editrice ha pubblicato Le ultime ore dei miei occhiali (2007).



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Lume Lume 2012-06-15 13:13:31 Argento
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Argento Opinione inserita da Argento    15 Giugno, 2012
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Fratello mondo

Se si vive in un quartiere centrale, in una qualsiasi città europea, è facile incontrare persone di diverse culture, nazionalità, religioni: in una sola parola persone di origine straniera.
In questo caso la città è Palermo e il quartiere è un mercato del centro storico.
Tutto questo succede al protagonista del libro di Nino Vetri, Lume Lume, edito da Sellerio.
Il caseggiato dove abita sembra essere un crocevia di gente: stranieri e palermitani si alternano in un viavai continuo. Popolano il palazzo e i vicoli di questo piccolo squarcio della città, mentre il protagonista osserva e interagisce senza mai giudicare, limitandosi ad accettare qualsiasi diversità con curiosità e ironia, a volte con amarezza. Il romanzo non è canonicamente un romanzo, non c'e una trama che si sviluppa, non ci sono conclusioni né colpi di scena. È una sorta di diario in cui il protagonista appunta gli eventi della giornata, gli incontri fatti, la vita che ha visto scorrere; ogni storia è una voce solista e tutte insieme, alla fine, formano un coro.
Il pretesto per tutto questo è la ricerca delle parole e della relativa traduzione di un canto tradizionale rumeno, “Lume Lume”, che da il titolo al romanzo. “Mondo, fratello mondo” recita la bella canzone e ben si adatta allo sguardo attento e ironico dell’autore che abbraccia e accoglie le diversità non solo degli stranieri, ma anche dei suoi stravaganti concittadini.
È bravo Nino Vetri a dirigere questo coro di umanità, però, e questo lo dico perché anche io sono palermitana, tutto questo potrebbe succedere in qualsiasi altro posto. Palermo è poco connotata, e spero che chi non è palermitano come me, riesca a immaginare le atmosfere, gli odori e i colori che fanno di questa città un posto unico, di rara bellezza, ma anche dai forti contrasti.
La canzone “Lume Lume” potete cercarla su internet (c'è anche la traduzione in italiano), è bellissima e ve ne consiglio l’ascolto.

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